mercoledì 15 agosto 2018

VIGILIA DI FERRAGOSTO CON QUALCHE NOTA DI RIFLESSIONE IN PIU'


Manco un'ora fa una scossa di terremoto di media intensità, stamattina una grandinata improvvisa.
Solo un minuto prima della scossa la sensazione di stabilità eterea, e la seconda quasi a ciel sereno.
Tutto può cambiare, e nella tranquillità data per scontata ne siamo consapevoli. 
Precarietà, una delle note caratterizzanti dell'esistenza.
Così sono rimasta davanti ad una vetrata, ferma praticamente bloccata, a guardare i grossi chicchi di ghiaccio venir giù, rumorosi... e basterebbe questo a far pensare che in un attimo e per cause indipendenti dalla volontà, si diventa impotenti, vittime di un cambiamento che può insegnare, fortificare ma intanto va vissuto e superato.
Dopo venti minuti, sfido la pioggia normale, mio marito mi raggiunge e posso tornare a casa. E' incredibile come si apprezzi dopo, il certo riparo, un punto fermo e preciso.
Che strana vigilia di Ferragosto, se fosse una pagina d'agenda, sarebbe fitta di promemoria.
Ricorda che... un ponte può crollare, venire giù come fosse parte di un plastico, un gioco per bambini, un castello di carte. Senza curarsi di tante vite sacrificate.
Non ti scordare che... ogni tanto la terra può tremare, con il senso del vuoto dentro e non solo sotto i piedi. Poi tutto torna stabile, però il pensiero, il timore restano soprattutto quando c'è la notte, la non coscienza da affrontare.
Tornerà ancora l'alba e tante ne seguiranno, ci saranno interi giorni per continuare perché il sole torna sempre, non può mancare. Converrà però ogni volta farne il pieno di luce, per i momenti in cui il tempo potrà cambiare.

Nessun commento:

Posta un commento