lunedì 28 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI ( n.10) (Quando Dio decide di commuovere)

Da un incontro di ieri sulla preghiera sono uscita rinnovata, dopo aver pianto senza rendermene conto.
Ascoltavo con attenzione e gli occhi si son fatti lucidi, poi hanno preso a scendere lacrime sottili, di quelle che rigano il volto senza fermarsi.
Perché...? Mi sono chiesta.
Per quelle parole, così semplici e tanto efficaci o per le tensioni accumulate?
Pandemia e vaccini, guerra e pandemia e vaccini, caro bollette, soldi che non bastano, proteste, costrizioni e sanzioni.
Dove andremo a finire?
E piangevo, e i minuti come le parole andavano veloci, e velocemente l'animo si alleggeriva. Mentre continuavo ad ignorare il perché.
Del resto sono tanti i perché di questi ultimi anni, dal punto di vista umano senza risposta, e forse Dio ieri ha inteso che leggessi tra quelle righe segnate dal pianto.
Penso averci letto tanto, credo aver capito qualcosa. E mi sento leggera di quell'unica speranza che solo Lui può dare.
Per cui cerco con fiducia la risposta a ciò che in tanti si chiedono, la rendo plausibile, me la faccio bastare.
Credo si debba andare a monte, perché se si può essere artefici o semplicemente spettatori di tanta barbarie, è perché si è persa la capacità di andare oltre, il desiderio di Dio, comunque si voglia chiamarlo. Non ci si chiede più... Chi sono io? Da dove provengo e per quale fine?
Si procede alla cieca, senza tener conto di niente e di nessuno, pur di prevalere.
L'avidità e la brama di potere sono gli unici desideri.
Ah, dimenticavo. Si può essere credenti o meno, ciò che manca oggi, ed è cosa grave, è la spiritualità. La cura della pace interiore e dell'Amore.
E la parola "grazie", anche per le piccole certezze quotidiane step by step.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona

domenica 27 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.9) (Il desiderio di Dio)

Prima di poter parlare di preghiera bisogna conoscere l'uomo.
All'uomo è stato donato il Creato. Lui stesso fu creato ad immagine e somiglianza di Dio.
Ad immagine perché razionale, a somiglianza perché capace di amare come Dio.
Dio infatti è "Intelletto sommo" e "Amore infinito e incondizionato"
Si entra in intimità con Dio che è Amore, nel silenzio interiore tramite la Fede, la Speranza e la Carità.
La Fede è Amore che crede.
La Speranza è Amore che attende.
La Carità è Amore che dona.
Il Silenzio è Amore che contempla.
Per Chi sperimenta l'Amore di Dio non esiste solitudine né morte.
La Preghiera non è fatta di parole, è vita che si offre.
È un bisogno intimo dell'uomo, innato nel suo cuore, perchè Dio ci ha creato per infinito amore ed è naturale entrare in comunione con Lui.
La Preghiera è quindi uno strumento di amicizia, forse il più alto, il più misterioso, il più sublime.
C'è un sentimento importante che possiamo coltivare nei confronti di Dio ed è il desiderio.
Sappiamo che fede, speranza e carità sono i tre modi essenziali con cui ci si rapporta a Dio e si stabilisce con lui una specie di "contatto spirituale".
Ma la bellezza del desiderio consiste nel fatto che esso è il risultato e la sintesi di tutte e tre queste cose: fede, speranza e carità.
Per sapere cos'è il desiderio di Dio, bisogna sapere come prima cosa cos'è il desiderio.
Il desiderio è il movimento di protendersi verso qualcosa, sospirare, bramare. L'anima, mediante il desiderio, per così dire, si allunga, si distende nel tempo, impaziente di attingere ciò che brama.
Il desiderio di Dio è il più profondo tra quelli del cuore umano.
Purtroppo oggi è sensazione diffusa che caduto l'anelito verso Dio, con la fede e la preghiera, sia rimasto solo il vuoto lasciato dalla sua scomparsa. È rimasto il sentimento della sua mancanza, cioè la nostalgia di Dio.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante cielo

sabato 26 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n. 8) (Frammenti a metà)

Da stamani non si parla e non si pensa più ad alcun virus. Che strano, sì direbbe che si tratti del tipico chiodo schiaccia chiodo, solo che qui non ci si toglie alcun pensiero, anzi raddoppia, e non c'è limite al peggio.
I venti di guerra sono diventati burrasca, minaccia un altro gravoso periodo per equilbrio assai precario.
Dopo la pandemia era quello che meno ci voleva. Speravamo di riprenderci la vita per intero, oggi ci sentiamo frammenti a metà.
Quanto ci costa trovare un po' di pace...
La Storia dovrebbe essere maestra, ma i somari sono davvero troppi.
Senza contare i mistificatori, i prepotenti, i pecoroni.
Mi pare di sentir replicare... ma il mondo è sempre andato così.
E che giustificazione è...?
Stando così le cose, direi non va affatto bene.
Un passo avanti e dieci indietro, ogni tanto una caduta e poi finire alla rovescia.
Perché è un mondo alla rovescia se una sua parte preferisce sacrificare la pace.
E a Noi, gente semplice, altra parte del mondo, che cosa resta?
Non si può restare indifferenti...
"Il mondo è cambiato. Dobbiamo cambiare noi. Innanzitutto non facendo più finta che tutto è come prima, che possiamo continuare a vivere vigliaccamente una vita normale. Con quel che sta succedendo nel mondo la nostra vita non può, non deve, essere normale. Di questa normalità dovremmo avere vergogna".
-Tiziano Terzani, Lettere contro la guerra -
... e a capo chino e mani giunte in Dio cerchiamo rifugio, chiedendo perdono per coloro che non sanno quello che fanno.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

venerdì 25 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.7) (A mani giunte)

Anche col pensiero, giacché la preghiera non è solo atto formale, liturgia o formula, ma costante atteggiamento di vita.
Sempre con gli occhi al cielo e i piedi ben piantati a terra, come dire preghiera e vita per tutta la vita, per non stancarsi mai di Dio e della preghiera.
Così non dovremmo ricordarcene solo quando le cose si mettono male o spirano venti di guerra.
Anche se pregare è la prima cosa che fa spontaneamente Chi crede quando la misura è colma.
Qui e Ora, in silenzio per cercare la soluzione che serve, per ritrovare la pace in se stessi.
Pregare altro non è che parlare "sottovoce" con Chi ti ama, e ricevere come risposta serenità e tenerezza.
Pregare. Una voce unica che sale dal Cuore ed entra in grande sintonia col Divino. Questo è per me pregare.
Pregare è fondamentale per Chi si dice cattolico. La fede cattolica è cristiana e necessariamente mariana.
Sono cattolica, e professare la mia fede è recitare il Santo Rosario tutte le volte che ne sento l'esigenza... e non sono poche o rare... e proclamare il "Padre Nostro", la mia preghiera preferita. Per questo, è vero un Santo Rosario fa sempre bene, come preghiera d'abbandono e lode, ma appunto... sempre.
Spesso però trovo rifugio in Dio, all'improvviso come fossi in fuga.
Non uso formule ma pensieri. Esprimo dubbi, chiedo risposte, le cerco e le trovo nella Sua consolazione.
Sarà illusione? Di certo mi si rinnova la speranza.
Tutto molto intimo per me. Un abbraccio mio con Dio.
Potrebbe essere un'immagine stile anime

giovedì 24 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI APPENA TRASCORSI (n.6) (Interpreti consapevoli)

Non si fa in tempo ad uscire da un accidente che subito all'orizzonte ne compare un altro.
Ehhh, è la vita... mi par di sentire.
Vero... replicherei, però si tratta di vita fuori dall'ordine delle cose, in cui l'uomo rischia di sentirsi fortemente pedina e finisce col farsi vittima.
Niente di più errato.
Se cambiano gli scenari per forza di cose, non cambia l'andare della vita, con le attività di ogni giorno ed i suoi affanni. Monotona per i più che non vanno oltre a cavare ciò che di buono c'è in ogni giornata, dal sorgere del sole fino al calar della notte.
Eppure basterebbe poco, molto poco.
Guardare le proprie mani, guardarsi allo specchio e dire grazie perché ci sono, in questo contesto e di tale scenario faccio parte.
Cose che non vanno... tasse, bollette, lavoro precario. E a seguire... politica corrotta, cambiare rotta, promesse e cotillon.
Ci si stanca a parlarne di continuo, e per giunta ora si respirano pure venti di guerra.
Tale continuo lamentarsi, buttar giù quello che c'è e ritornare al punto di partenza è davvero inutile.
Aggrappiamoci all'ultimo sogno utile che ci ha fatto ben sperare, non buttiamolo giù come il resto, ché a coltivarlo avremo di certo buon guadagno.
La vita continua, come sulla scena, con gli sfondi e le comparse che cambiano ad ogni atto seguendo una trama, e a volte recitando a soggetto.
Mettiamoci in pausa, una sorta di "vuoto" di ogni attività precedente.
Vivere un po' senza programmi ma con la certezza che ce n'è uno apposta per Noi... una specie di "progetto", la crescita nel vero Sé, in quello che è la Nostra natura profonda, il Nostro scopo.
Così ogni momento che appare doloroso può essere vissuto come qualcosa che rafforza, una grande opportunità.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e testo

mercoledì 23 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI APPENA TRASCORSI (n.5) (Impariamo a ringraziare)

"Il potere trasformante della gratitudine", tema dell'odierno incontro GAMA.
Riconoscere tutte le emozioni, negative e positive, ad esse dare un nome, e da qui la consapevolezza che si può essere sereni nonostante tutto purché grati sempre.
Prima del rilassante esercizio di respirazione sarà utile chiedersi...
Come mi sento ora?
In attesa e ansioso/a - In pace e lieta - Triste - Confusa - Preoccupata - Non più in attesa ma felice - In ripresa dopo aver cercato il "vuoto" comunque sempre presente a se stesso.
Testimonianze, alcune particolarmente complesse, seguite con vivo interesse hanno portato alla scoperta di molti punti in comune.
La Vita non è facile né difficile per tutti, va presa per il giusto verso, nella consapevolezza che ogni accadimento o evento deve essere accettato, affrontato e superato. Siamo strutturati abbastanza per questo.
A volte rimaniamo intrappolati nell’abitudine della lamentela, del giudizio, siamo pronti a puntare il dito e a incolpare qualcosa o qualcuno, a volte la vita stessa per qualsiasi cosa e non ci rendiamo conto dei doni che la vita ci offre continuamente.
Le energie della lamentela e del giudizio ci tengono intrappolati nell’illusione e non ci permettono di sperimentare la bellezza di essere nel flusso della vita e di ricevere i suoi doni continui e sorprendenti.
Eppure basterebbe anche una piccola riflessione per capire che invece dovremmo essere grati, anche per il solo fatto di essere vivi.
Insieme all’amore, la gratitudine è una delle emozioni più potenti che possiamo provare per armonizzarci con la realtà.
Dire grazie col cuore significa essere consapevoli del fatto che niente è scontato in questa vita, che ogni cosa che ci arriva è un dono, letteralmente, anche ciò che può sembrare al momento negativo o ingiusto, è un’occasione che ci viene data per evolvere verso il risveglio spirituale.
Chi sa dire grazie per le cose più semplici, apparentemente scontate come le funzioni fisiologiche, il respiro, il poter camminare, non perderà mai queste capacità. Inoltre avrà accesso all'abbondanza e alla prosperità.
Quando diciamo grazie, stiamo mandando un messaggio di totale fiducia, stiamo affermando la certezza che ogni cosa avverrà per il nostro meglio.
* Al termine dell'incontro sono state distribuite bottigliette di gel e mascherine con il logo GAMA OdV.
Il GAMA sa adeguarsi con pazienza, la gratitudine la trasforma in speranza per andare serenamente al passo col tempo attuale.

lunedì 21 febbraio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI APPENA TRASCORSI (n.4) (Da me agli Altri. Esserci)

Amici miei, è solo un'opinione, forse solo semplice condivisione di persona che ha vissuto momenti di forte buio interiore.
Però mai venne meno la voglia di esserci.
Ero inquieta, a tratti insoddisfatta, pareva sempre fossi in attesa di qualcosa che non arrivava mai. Il mio matrimonio rifletteva lo scandire del tempo, nulla di esaltante... un ottimo compagno ma non l'uomo dei miei sogni.
Ma tant'è, ripeto... volevo esserci, e così un mese ero giù e una settimana al top.
Mi guardavo intorno e tutti, secondo me, avevano realizzato ciò che volevano. Mi guardavo dentro e... avrei voluto fuggire. Mi guardavo indietro e c'erano solo rimpianti.
Però volevo esserci, e in questo modo a lungo andare non sarei stata più nulla, né donna né moglie né madre, nemmeno persona. Così cominciai a spostare il "fuoco" dell'attenzione, non potevo esserne il centro, come del resto nessuno lo è. Occorreva crearsene un altro diverso da sé, per rinnovare gli interessi, far tornare l'entusiasmo per la vita stessa.
Io ci arrivai passando per la malattia, in realtà bisognerebbe farsi furbi o solo prendersi i tempi giusti per adottare strategie e modalità, per non ammalarsi.
Comincerai ad apprezzarti e nel modo in cui Ti mostri sarai apprezzata/o dagli Altri. Sarai amata/o perché Ti ami. E poi arriveranno idee e spazi nuovi da ritagliarsi, sempre nel rispetto di Chi è accanto ma privilegiando la propria persona.
Dedicarsi a qualcosa di diverso? Perché no, qualcosa di creativo in cui ritrovarsi...
E insieme esserci.
Perché finalmente "siamo a casa", dopo aver ritrovato Noi stessi, e ci sentiamo bene.
Portiamo conforto, serenità o quant'altro? Di sicuro la Nostra persona.
Con pregi e difetti, e la curiosità e la meraviglia comunque.
E torniamo a parlarne, perché in questa fase di transizione, dopo un duro periodo vediamo finalmente una possibilità, una nuova primavera.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore e il seguente testo "Esserci... poi, ognuno sceglie come."

E NON CONTANO QUESTI ANNI APPENA TRASCORSI (n.3) (Il Silenzio. Compagno di viaggio)

È ormai tanto tempo che a sera siedo al pc e scrivo i miei pensieri.
Lo faccio ogni giorno, spesso quando è notte, la casa è avvolta dal silenzio ed io posso dialogare con me stessa, ritrovare la mia umanità.
Prima consideravo solo ciò che vedevo e sentivo di conseguenza, in sintesi solo due più uno dava tre, oggi so che lo stesso risultato lo fa anche uno più uno più uno, c'arrivo magari lentamente ma così convinta che non torno indietro per alcuna verifica.
L'ho imparato durante i lunghi silenzi nella notte, quando mi svegliavo angosciata e mi chiedevo... perché!? E per darmi una risposta che fosse lucida e nello stesso tempo rassicurante, cominciavo a contare gli anni, i mesi e persino i giorni della mia vita e ad annotarne le cose belle che dessero un senso al tutto.
Sono le strategie del silenzio, mentre il Silenzio è "compagno di vita", forse il più grande, quello per eccellenza. Non fugge di certo di fronte alla solitudine.
Silenzio fuori e dentro di sé per meditare e poi andare "oltre"...
Oltre la fisicità, le tappe e le scadenze della vita e avvicinarsi al cielo e solo a questo punto far sì che lo spirito si acquieti.
E i pensieri, veicolati dalla scrittura arrivano a Chi legge e forse in essi si ritrova.
Siamo Tutti uguali, uomini imperfetti alla ricerca della perfezione, uomini inquieti che anelano alla pace con se stessi. Alcuni esprimono ciò che hanno dentro, altri lo serbano quali taciti custodi.
"La notte, quando il silenzio è talmente denso che sembra rimbombare, si alza, accende una candela e ci si siede dinanzi per un paio d'ore. A che fare?
A cercare di essere me stesso... a sentire la melodia."
- Tiziano Terzani -
Il silenzio, spesso compagno ideale del "viaggio", ricrea l'armonia dei ricordi e dei pensieri. Riporta entusiasmo e speranza nel futuro.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona