mercoledì 30 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.83) (Fiocchi per compagnia)

Diciamo che dei fiocchi è produzione continua. Tra incontri e turni in reparto non bastano mai, così un giorno si e l'altro pure sono alla scrivania a scrivere, ritagliare e infiocchettare. E i nastri li cerco vivaci ché colorino i giorni che saranno, e le frasi piuttosto positive ché siano di motivazione e incoraggiamento, anche se non lo sono le giornate, a volte rabberciate e rigenerate con gran fatica. - Questo è il terzo fiocchetto che mi dai. Ne ho uno lilla, un altro blu, oggi lo prendo rosso. Voglio collezionarli tutti. E la paziente che fino a poco prima era passata dall'appisolarsi a scambiare qualche parola, all'improvviso pareva entusiasta per quel piccolo dono colorato. Voglio collezionarli Tutti... e così implicitamente si fissava l'appuntamento volta per volta con la speranza. Che dire...? Quando decisi di cambiare i colori dei nastri che legavano i miei fiocchi di tenerezza, dal rosso e blu pensai al verde, tipico della speranza, ma una voce fuori campo suggerì... perché non color "arcobaleno"? Ci sono i braccialetti rossi, facciamo i fiocchi di tenerezza arcobaleno. Bella idea...pensai, ma più che un nastro arcobaleno ne avrei usato diversi, a più colori, nel cestino avrebbero fatto lo stesso effetto variopinto e gioioso. Ero sicura di stupire ancora, non per mio vanto, ma perché Tutti potessero sentirsi al meglio, provare pur tra cento pensieri e altrettante ansie, un breve momento di "benessere da leggenda". Uniti insieme, forti e solidali. E dopo anni è ancora così, tocco di colore in un momento grigio, nota di normalità per una parentesi scomoda.

martedì 29 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.82) (La Vita è... quella che è)

Ho letto da qualche parte che per vivere senza dover lamentarsi, la Vita non va presa troppo sul serio. Se si accetta la vita così come si presenta, alla fine si raggiungerà un buon grado di equilibrio tale da trovare la pace non solo nei momenti più felici, ma anche nelle occasioni in cui il gioco si fa duro. Perché il segreto è uno e semplice. È tutto nella testa, la realtà è una condizione mentale, niente altro. E la serenità non dipende da ciò che devi vivere ma da come lo vivi. Del resto è cosa nota, la Vita... ? Monotona mai. Varia come gli esseri umani. Non è forse tutta la Vita un po' così? Negativa e positiva, e pure con passaggi intermedi di tono chiaroscuro. Prendiamone comunque il buono che sempre c'è, magari nascosto dietro il velo della delusione, ma pronto a venire fuori là dove la trama è meno fitta. Fermarsi ogni tanto, prendere respiro. Una pausa serve a vederci meglio, a notare che tra le maglie larghe c'è sempre una via d'uscita. Di continuo è un alternarsi di luce ed oscurità, e sapersi adattare vuol dire farsi le ossa, diventare resistenti. Sarà come "vaccinarsi" contro eventuali malanni più grossi.

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.81) (Nonna Maria... anch'io)

No, non sto per diventare nonna, purtroppo. È che ogni tanto ci penso, e poi conto il tempo e mi piacerebbe fare in tempo per farla in barba al tempo. Perché i nonni sono a un passo dall'eternità. Come per gioco ripeto il mio nome che fu tappa obbligata, un diritto/dovere di primogenitura che mi toccò pienamente visto che entrambe le nonne portavano il nome che mi accompagna. Ora ci sta data l'età, e suona pure bene se tra me sussurro... nonna Maria. Nonna Maria... e sa di biscotti e tenerezza, di dolci ricordi e storie raccontate all'infinito. Invecchiare per uno scopo, vita che continua. Un sogno, un desiderio, magari un pensiero, come Chi sogna, desidera e pensa, e pure spera. Non ha grandi pretese, pensa volentieri al positivo, desidera una normale quotidianità, sogna di vivere a piccoli passi ma per una lunga strada. Provai questo io, quando pensai che non avrei avuto più il tempo per diventare nonna, e non sognandolo più... cominciai a sperare che quell'evento doloroso fosse stravolto. Perché, no?!... poteva anche essere, e fino ad ora almeno, così è stato. Nonna, non lo sono ancora ma continuo a pensare, desiderare e sognare di diventarlo. Mi proietto al futuro, e in quel verbo continuare ci sta tutta la magia della speranza, che da sostantivo astratto femminile, diventa la prima virtù che permette di vivere, anche coi venti contrari.

lunedì 28 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.80) (Prima che sia Dicembre)

Giornata uggiosa, piovosa e fredda, non riscalda la maglia in più, non c'è comfort food che tenga, perché è altro ciò che serve. In una giornata di pioggia si ha estremo bisogno di calore umano, sentir ripetere che non si è troppo sballati, le cose fatte o da fare sono più o meno giuste, e se possibile, ricevere anche qualche carezza. Affetto, solo di affetto si ha bisogno in giornate così, per poter continuare. Perché emergono ricordi, assalgono dubbi e timore, e poi perché... almeno per quanto mi riguarda... s'appresta Dicembre. E questo sarà l'ennesimo dicembre da quel dicembre... Un nodo alla gola mi prende quando i pensieri fanno ressa per la supremazia di triste presagio. Mi scuoto, apro l'animo e respiro. Sono cresciuta ormai, e restino pure i pensieri, ne hanno tutto il diritto giacché si accompagnano ai ricordi. Vorrei che l'ultimo mese dell'anno volasse via in un soffio, perché rivivo i suoi giorni nel ricordo di quel tempo che diventa sempre più lontano ma mantiene le spigolosità dell'antico che non le perde. E prima che arrivi Dicembre, la solita analisi che mio marito definisce masochista. Chi "ero"... Chi "sono" veramente? Una dualità resa effettiva da un'occasione estrema. Una realtà comunque, perché Io ero quella persona e Io sono questa persona. Una goccia bagna il ciglio. E poi si ferma lì. Non è la pioggia, poiché si cristallizza in tutta la sua purezza. Buonanotte... a Chi ricorda, e consapevolmente vive e spera.

domenica 27 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.79) (A poco più di un anno, dopo una celebrazione nel Suo ricordo)

Pensavo a quanto io stia bene stasera. Mi sento come dopo aver camminato sotto un temporale, finalmente a casa, non più fradicia e con abiti asciutti. Farà questo effetto l'elaborazione di una perdita? Lei, l'Amica più volte ospitata qui, con le Sue semplici emozioni, non era una persona qualunque, non lo è stata la perdita. Un esempio di malattia vissuta con grinta, ricarica continua di adrenalina, e fede, soprattutto fede, intesa come fiducioso abbandono tra le braccia del Padre. Se per Tutti la vita è un rapido passaggio su questa terra, per Lucia fu un volo si, tanto veloce ma non abbastanza da non consentirle di planare leggera sui pensieri di chiunque l'incontrasse pure una sola volta. Chi potrà mai scordarla? Di Lei resta tutto, intatto come fosse ancora qui, nella Sua stanza coi peluche, sul balcone di casa, persino in quella piazza fotografata decine di volte, stasera illuminata di rosso per ricordare la giornata contro la violenza sulle donne. Quasi una celebrazione in più per Lei che, come tante, subì la violenza della malattia ma ne sublimò la sofferenza con il sorriso e la gioia di vivere fino alla fine. "La donna ha la chiave della vita", la fabbrica. Lucia con la Sua pur breve esistenza ha dato risposte, indirizzato la vita a molti. Serenamente... pensando a Lei, ora nel Tempo senza tempo.

sabato 26 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.78) (Amorevole fatica)

Questi pomeriggi resto a casa a sfaccendare, coccolarmi un po', e non solo, pure a pensare, perché di cose ne ho davvero... Pensieri, progetti nuovi e antichi da rispolverare, idee e strategie per non fermarsi mai. Chi si ferma è perduto... diceva qualcuno... e Noi siamo alla continua ricerca del modo per non farlo. Siamo sempre attivi, in qualsiasi periodo dell'anno e in ogni maniera, tra eventi e fiocchi di tenerezza, incontri e contatti sempre intensi. Contatti, non è che mi piaccia molto questo termine, è freddo, sa di pubbliche relazioni, io intendo invece... Persone. Sono importanti le Persone, ognuna è un mondo a sé in un contesto universale, con più di qualcosa in comune con le altre. E quando "scelgono" Te come riferimento, ti caricano di grande responsabilità. Non puoi tirarti indietro, e poi comprendi in un attimo che non vuoi. Perché è bisogno reciproco, momenti originali di benessere condiviso. Abbracciami. Dammi Tu un bacio... mi ha detto una di loro, ed io sia pure con la mascherina mi sono chinata e l'ho fatto, e mi pareva di essere tornata indietro anni luce. E avrei voluto aggiungere... Grazie perché mi hai accolto, permettendomi di esserti d'aiuto, rendendomi felice perché motivata. Alla fine ho detto solo... io ci sarò per Te, e un brivido mi ha percorso perché era una promessa prima a me stessa. Promesse che sono un grande impegno. È darsi da fare, per far star bene ma pure sentirsi bene. Perché tutto ritorna come ricchezza compresi gli interessi.

venerdì 25 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.77) (Io ci sono... e tu?)

Lo confesso, a volte prende la sfiducia, per dire meglio, lo scoramento. M'impegno, cerco di coinvolgere in casa e fuori, credo fermamente nella partecipazione e condivisione, e poi... Mi ritrovo da sola a dire e fare, posso dire tutto ma di certo non posso farlo. Peccato, sentirsi un'isola, incompleta, a volte irraggiungibile. Così mi fermo ma solo a pensare, dopo poco e su due piedi ben piantati in terra, passo dopo passo riprendo per continuare. Perché si dimentica facilmente il perché si cominciò ed ogni buon proposito. Così si parte in quarta "Tutti Insieme", e poi ci si perde per strada. Quasi non interessasse più. E a procedere restano in pochi, sempre i soliti che cercano di mantenere alto il livello e risollevare le sorti. Anche se tempo è passato non può esserci disinteresse per quello che ha segnato la vita intera, compresa quella trascorsa che all'improvviso per confronto appare sprecata. Può passare in secondo piano, questo si ed è giusto, ma per senso di gratitudine dovrebbe essere elaborato in risorsa da donare, come fosse "investimento universale". C'è una religione indiana secondo la quale ognuno di Noi è una casa con quattro stanze. La fisica, la mentale, l'emotiva e la spirituale. Normalmente passiamo molto tempo solo in una di queste stanze, però se non le visitiamo tutte ogni giorno, anche solo per farle prendere aria, qualche cosa ci mancherà. È un invito a riflettere, e magari tentare un cambiamento. Dire... ci sono non è come esserci, che ha la stessa forza di un abbraccio. Dire... ci sarò, e poi mancare non è come lasciare un posto vuoto che nessuno nota. Pensateci... pensiamoci. E a domani... per ritrovarci "insieme".

giovedì 24 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.76) (Quando vorrai... "tu")

Porto me stessa, così come sono, agli altri. Non do per scontato di piacere ed essere accolta sempre. Per questo vado cauta, e sono preparata ad ogni evenienza. È esercizio continuo, formativo che a volte riserva sorprese. Da quest'estate incontro periodicamente una paziente. Entrammo subito in sintonia, grazie anche alla condivisione di ricette di pasta assai saporite. Ogni volta mi dice che ne ha sperimentata una, mi trattiene, fa tanti complimenti ma continua a darmi del "voi", nonostante il ripetuto invito al più familiare "tu". Si sa, Noi volontari non possiamo fare domande di alcun genere, e anche molti pazienti sono riservati e schivi a farcene, ma Lei oggi mi ha posto ad un vero fuoco di fila. Oltre le ricette, tanto di me. Ho risposto con gioia, perché ho visto la cosa come confidenza richiesta, stabilire un legame stabile sia pur temporaneo. Il tempo tra domande e risposte è trascorso talmente in fretta che ci siamo accorte dell'ora che si era fatta solo grazie alla conclusione della terapia. Allora adesso si, puoi darmi del "tu", vero? Le ho detto prima di andare via. Ok, ciao Maria... alla prossima. Chi di Noi due oggi ha donato di più?

mercoledì 23 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.75) ("Vorrei averlo fatto")

Entro un piccolo cerchio tanta ricchezza. Un incontro, per ogni partecipante un'opportunità per ricordare, rielaborare, fare un bilancio di scelte giuste per sé, altre volutamente subite, rimpianti. Il tema delicato della morte da un altro punto di vista, a cui siamo giunti partendo da un interrogativo... Come ci si può liberare di cose, oggetti che testimoniano periodi non belli? Non ci si vuole sbarazzare del ricordo, ma dell'ingombro che lo appesantisce. In realtà fare ordine all'esterno permette di mettere ordine anche dentro di sé, necessario per affrontare i cambiamenti inevitabili nella vita, anche lo sconvolgimento causato ad esempio da una perdita. Occorre coraggio per sentirsi non più ancorati al passato, pienamente nel presente, e alleggeriti verso il futuro la cui durata non è lecito sapere. "Vorrei averlo fatto", è il titolo del libro di Bronnie Ware che raccoglie le testimonianze di tante persone che, ormai consapevoli di essere sul punto di morire, ripercorrono la propria vita, raccontando in particolare cosa rimpiangono. “Vorrei averlo fatto” ci aiuta a capire quali sono le cose veramente importanti nella nostra vita e soprattutto come prevenire eventuali rimpianti. Dopo anni al fianco di tanti malati terminali, Bronnie Ware elenca, commenta ed analizza i 5 rimpianti più frequenti di coloro che sono sul punto di morire. - Vorrei aver avuto il coraggio di vivere una vita fedele ai miei principi e non quella che gli altri si aspettavano da me - Vorrei non aver lavorato così tanto - Vorrei avere avuto il coraggio di esprimere i miei sentimenti - Vorrei essere rimasto in contatto con i miei amici - Vorrei aver permesso a me stesso/a di essere più felice Sono state lette due testimonianze. Al termine dell'esistenza emergono occasioni perse, tempo sprecato nel rimandare, l'attaccamento esagerato a tutto ciò che è materiale. Dolore che si aggiunge alla sofferenza per Chi sente prossima la conclusione della propria vita, ma che non impedisce il recupero in parte o in toto di alcune relazioni, cosa che faciliterebbe l'elaborazione del lutto. Ognuna di Noi si è quindi raccontata in piena libertà, sentendosi accolta dal grande abbraccio del piccolo gruppo di auto mutuo aiuto. Trattenere il meglio che è stato e lasciar andare le zavorre che pesano sull'animo. Ritrovare l'amore per se stessi, recuperare i "si" che ci siamo negati troppo a lungo. Diventare consapevoli prima che sia troppo tardi.

martedì 22 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.74) (Per-corso di vita)

Le esperienze estreme in realtà non ci cambiano, impongono invece, la riflessione quando la vita si mette in pausa. Per rimettersi quindi sul binario giusto. Perché il "viaggio" continui, pazientemente fino alla meta. Così mi convinco che la malattia sia solo un punto di partenza per poter elaborare ciò che ci si sente "in essere". Deve essere così se vero è che nulla avviene per caso, e si spiegherebbe il "perché" di un'evoluzione in positivo, cosa comunque comune a molti. Quasi fosse un "corso di specializzazione" per la vita, dopo che il tumore ne è stato il "test di accesso". La Vita perciò anche in questo caso risulta maestra. Prima testa e poi insegna. A programmi differenziati e con prove periodiche fino al momento che rende "formati" e a giusta ragione "laureati" per la vita. Fino ad un certo punto però, perché dà la laurea, ma specializzarsi è dura. Quando credi che il vissuto possa essere sufficiente a proteggere, quale scudo a parare contraccolpi, ti accorgi che non è affatto così. La Vita non cessa mai di stupire, abilitando così alla scoperta di inconsapevoli risorse interiori. Parlo per esperienza continua, a volte è tutto così imprevedibile da mettere in dubbio ogni mia capacità. Eppure questo esercizio per la vita mi appassiona. Non mi piace, attenzione... ché non può piacere essere spettatori impotenti sia pur artefici della serenità di qualche momento, però mi appassiona. E le prove sfiancanti non mi fanno indietreggiare, e vado avanti perché ci credo che con la mente e la sua forza si può fare.

lunedì 21 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.73) (Quando le stelle si nascondono)

Quando più giorni si susseguono e il cielo resta sempre lo stesso, mi rendo conto che qualcosa non va. Penso... passerà tutto, e tornerà il sereno in questa "volta" che pure di notte si priva di stelle. Perciò non mi affliggo, al massimo sono più silenziosa, e questo però già preoccupa non poco Chi mi è vicino e cerca di arginare i danni del tempo uggioso. Gli dico... nuvole vanno e vengono, qualche rovescio d'acqua, nulla di serio. Dopo tutto è novembre. Torno comunque alle mie attività, in ospedale e a casa, ed è soprattutto nel primo che paradossalmente ritrovo l'entusiasmo, perché necessariamente deve essere così. Lo cerco, ne trovo sempre un briciolo e prendo a condividerlo... diventa "lievito madre" e in breve il "contagio positivo" cresce e si diffonde. Così animata ho appena finito di preparare i fiocchi di tenerezza per il prossimo incontro. Già... continuo a immergermi tra cento e più pensieri pur di ricavarne anche uno solo ma buono, che doni speranza, riporti il sorriso e dia un valore aggiunto a questa mia vita. Posso ritenermi fortunata, ho un buon riscontro, per cui deduco la mia vita valga più di qualcosa. Mi chiedo spesso com'è che riesco a destreggiarmi tra mille cose, anche se stanca, a volte pure confusa... fra una "melanzana" da grigliare e un "pensiero" da condividere. E non è facile. E nonostante questo non ci rinuncerei mai, neanche a pensare di tornare solo alle melanzane. Non mi stanco perché non do affatto per scontato che io sia ancora qui. Voglio dimostrare che tutto sommato ne è valsa la pena e che non è stato un "cattivo affare".

sabato 19 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.72) (Seguendo le nuvole)

Nuvole sempre, è inevitabile, ma non sono tutte uguali. Grigie e cupe spesso, e al mutare della luce, rosee e beneauguranti. Diamo valore a quest'ultime, non potrà farci che bene. E ci accorgeremo che non siamo mai stati così acciaccati, eppure andiamo avanti e nemmeno tanto male. Se qualcuno ci chiedesse in questo momento... come stai?... diremmo sempre e solo, bene, grazie. Ed è così, perché se si passeggia pure in salita e si levano gli occhi a guardare nuvole rincorrersi, non si può non stare bene, anzi benissimo. Ce lo dice la Mente, quando forte e serena, non mente e porta lontano. Metafora si e no dei periodi difficili della vita, quando tutti i giorni sono nuvolosi, e a volte si è portati a negare quella luce sempre e comunque presente dietro le nuvole. Allenare la mente si può, perché resti forte e in equilibrio. Il tempo sarà quello dei ricordi, il mezzo, l' "attrezzo" principale, darsi da fare. In qualunque modo qualsiasi cosa, purché ansia, timore non prendano il sopravvento.

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.71) (Un serio impegno)

Pensavo oggi, Noi volontari siamo come pozzi senza fondo, (r)accogliamo storie e confidenze e dovremmo farlo sempre con atteggiamento mite e umile. Senza tante domande, alcuna curiosità, semplicemente. I ricordi, le riflessioni personali, le confidenze "accolte", mi inducono a capirne davvero senso e valore e quanto paga esserlo, mite e umile nel profondo. Penso immediatamente all'umiltà nell'aiuto... nel chiederlo e nel donarlo. Perché non si può essere arroganti e pretenderlo pur nel bisogno, perché se lo offri non deve costituire motivo di vanto o vanagloria. Tutto nella piena gratuità e semplicità di Cuore. E poi penso ancora al grande dono dell' empatia. Si può imparare? Forse, ma non possono mancare qualità gentili. Capacità di ascolto, umiltà appunto, senso dell'umorismo all'occorrenza ed onestà. E poi non dimenticare di guardare sempre l'Altro da te come fosse te stesso. È sempre un piacere incontrarti... Un'espressione che diventa la prova del nove di un operato buono e giusto, non perfetto perché la perfezione non esiste, ma che intende migliorare per il bene dell'Altro. Quando tornerai...? Io mi congedo sempre così, fissando un appuntamento volta per volta. È continuità, impegno, speranza di vita.

venerdì 18 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.70) (Non ti scordar di me)

Non ti scordar di me, è il nome poetico di un fiore, mi pare. La viola del pensiero, quello dedicato a Chi non si vede da tempo ma continua ad essere presente, tra mente e Cuore, costantemente. Mi regalasti una pianta... Questa non muore mai... mi dicesti, e fu profezia, la pianta continua a verdeggiare sul balcone e Tu a vivere nel Cuore. Tra i miei pensieri i Tuoi pensieri, il suono della Tua voce a conforto di certi momenti freddi delle mie giornate. Ricordati di me, ancora come fosse adesso, ora, sempre e per sempre. Termina così una giornata vissuta nel ricordo, come conviene per animi in sintonia. Gli animi in sintonia procedono fragili e preziosi. Si vengono incontro e poi si mettono l'uno a fianco dell'altro, e in silenzio condividono la via, pure se accidentata e tortuosa. Gli animi in sintonia si scambiano affettuosità senza nemmeno sfiorarsi, sguardi d'intesa e complicità come di Chi unisce le forze per far fronte comune contro un ostacolo o un nemico. Gli animi in sintonia non si dimenticano per tutti quei momenti bui vissuti intensamente insieme, aspettando speranzosi il primo chiarore in un'altra vita.

giovedì 17 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.69) (Tutto merito della gallina)

Giornata odierna forte e ricca emotivamente. Sono sempre più convinta che l'esperienza da volontaria mi permette di ricevere più di quanto io possa dare. E alla fine mi sento come un punto lasciato su un foglio da una matita. Quasi invisibile ma comunque con la sua ragion d'essere. Oggi ho ascoltato una storia da chiedersi come possa essere possibile una serenità di fondo e una speranza senza fine dopo tanto dolore. E non solo, anche la capacità di farsi amica e complice di strategie una protesi da gestire. Ironia, intelligenza, voglia di vivere che fanno della sopravvivenza un autentico miracolo... - È la tua prima volta? Le ho chiesto dopo essermi presentata. - È la prima di un'altra volta. E in un certo senso mi ha spiazzato, perché risposta inaspettata che obbliga ad un ragionamento, sia pur semplice. E non è stata la sola cosa, ha continuato elencando le varie modalità di alimentarsi senza privarsi di nulla, battendo sul tempo le reazioni del Suo fisico, la personalissima terapia del dolore, e infine raccontando come si fosse ripresa dal delicatissimo intervento grazie a due uova sbattute al giorno... - Il dottore vedendo che mi levavo dal letto senza sforzo e velocemente mi chiese come fosse possibile. Gli risposi... chiedetelo alla gallina. Un racconto che ho ascoltato in silenzio, accennando ogni tanto un sorriso per qualche battuta tipo quest'ultima, fatta apposta per ridimensionare il ricordo gravoso. Io ascolto, aiuto in empatia ma ancor più imparo. Saper Ascoltare è importante, e soprattutto lo è fare silenzio. Dopo. A volte il silenzio mentre si ascolta è domanda e risposta, è conforto e carezza, persino sprone ed incoraggiamento, nella serena pacatezza che accoglie. Oggi. Giornata intensa, forte e ricca di pensieri.

mercoledì 16 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.68) (Il silenzio cancella e conforta)

Stizzita stasera ho spento la tv, tanto rumore per nulla, meglio impiegare qualche ora per fare altro, magari nel silenzio assoluto. Ci sono momenti in cui si ha bisogno di tempo, spazio e silenzio. Succede quando la mente è sovraccarica di dati e l'animo sente il peso delle preoccupazioni. Restare da soli è il momento buono per ripulirsi, cancellare e poi riprendere. Per tutto questo tempo ho imparato a valutare il silenzio nelle sue forme. Mi piace sentirmene avvolta e non romperne l'incanto, perché mi sento protetta in uno spazio tutto mio. Faccio ciò che mi va, leggo, scrivo, soprattutto penso. E non mi sento sola affatto, perché spesso nel silenzio ritrovo il volto di tutte le persone care che non ci sono più, ma anche di quelle che ho conosciuto grazie alla malattia. Il silenzio sussurra, parla con le loro voci, mi conforta con il calore dei ricordi che non voglio cancellare, nessuno escluso. Ho imparato tanto e guardo benevola al passato che il silenzio mi rammenta.

martedì 15 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.67) (Gentilezza crea e agisce)

Riflettiamo. Essere gentili fa bene prima a se stessi. Se ne avvale la salute del fegato, si controlla la pressione arteriosa. Vero è che la gentilezza è quasi un talento, però anche esercitarsi ad essa dà i suoi frutti. La gentilezza a parole crea confidenza. La gentilezza nei pensieri crea profondità. La gentilezza nel dare crea amore. Maggiore è la gentilezza con cui ci si porge al prossimo, altrettanta se ne riceve. Questo porta ad uno stato di benessere e di pace, per cui tutto appare semplice e ogni problema risolvibile. Un colore per la gentilezza nei pensieri? Sarebbe l'azzurro come il cielo e il mare che a saperli intendere sono profondi assai. È un azzurro ancor più deciso, quello dei pensieri profondi. È l'Azzurro dei Tuoi pensieri, quando guardandoti intorno ti fai carico pure della sofferenza altrui, e sei grato per la capacità di amare che non reputi virtù ma dono. È importante interessarsi sinceramente della gente ed essere gentili con essa. Nella vita la gentilezza è tutto, se la ricevi e altrettanto se ne fai dono. Insomma, ad essere gentili guadagnano tutti, e allora... che costa?

lunedì 14 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.66) (Un po' del meglio per Noi)

Il GAMA itinerante riprende, e dopo tanto due mete suggestive. Locorotondo, dove la Murgia degrada e si riscontra la Valle d'Itria, e Alberobello, nota in tutto il mondo per le sue antiche abitazioni dal tetto conico. Stamane il cielo sembrava volesse dirlo, si ritorna insieme, meritate qualcosa di più. Una mattinata quindi, più sull'azzurro per i vicoli caratteristici di Locorotondo, già con alberi pronti ad essere decorati per il prossimo Natale e filari di vite in vaso. E la Chiesa Madre e l'antica Chiesa della Madonna dei sette dolori. Tutto meravigliosamente incantevole. Pausa pranzo presso l'ottimo Grand Hotel Olimpo di Alberobello. Consumazione veloce ma comunque appagante, e poi ancora in strada per visitare il paese. Pomeriggio un po' grigio, qualche piovasco tra i trulli di Alberobello, bella e suggestiva con qualsiasi tempo e temperatura. Un paese, patrimonio dell'umanità, semplicemente a misura d'uomo e di turista. Un po' di shopping sotto la pioggia a tratti, ritrovata serenità costante, e verso la fine della giornata desiderio di riprovarci ancora, brevi viaggi e karaoke del ritorno compreso. Che cosa ci portiamo di questa bella giornata insieme? Sorrisi, foto, ricordi. Un pizzico di nostalgia e un bagaglio di emozioni positive. Tutto bello, bellissimo, un po' di più del meglio per Noi.

sabato 12 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.65) (Un giorno per volta)

E finalmente si riparte davvero, in senso metaforico e reale. I giorni trascorrono veloci, ognuno di Noi ha un gran da fare, ma ad un certo punto una pausa ci sta, e questo è il momento. E penso a domani, un bel programma da vivere insieme con l'obiettivo di sorridere ancora. Scordare l'ansia che appartenne a ieri, continuare ad essere del Presente figli e compagni di viaggio. Racconteremo quel che sarà, tra emozioni e facezie, i particolari soprattutto, perché sarà segnale forte di vita che ricomincia e non molla. Sempre cauti ma fiduciosi riprendiamo a sperare. Sperare... questo si deve, anche l'animo reagisce, e più forti si diventa. La Speranza accompagna. E ci sarà domani, poi domani, l'altro domani ancora, per tanti giorni conquistati in dono. Certo, sicuro. Così sarà.

venerdì 11 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.64) (Noi siamo "le storie")

Ogni tanto ci penso, ripercorro la mia vita dal momento della prima consapevolezza ad oggi, e trovo questa storia terribilmente interessante, perché varia e con molti colpi di scena. Come tutte del resto... Oggi ho ascoltato alcune storie, e tutte parevano collegate tra loro, tutte forti, di quelle che lasciano il segno. Mi sono chiesta allora, perché proprio adesso, in una giornata più o meno uguale a tante altre? Forse ne avevo bisogno, più di altri giorni. Ascolto senza problemi, taccio e lascio parlare gli occhi che lo fanno col Cuore che non sbaglia mai. Tutti Noi siamo storie, tenere e avvincenti, lineari e ancor più spesso complicate, ma uniche, originali. Storie che vivono di Presente, partendo da molto lontano, alcune addirittura da un Passato dimenticato. Tutte sbirciano un Futuro, sperando di realizzare un altro vissuto. "Ho avuto una giornata piena di storie, dissi, non credo che me ne servano altre. L’uomo incrociò le gambe, appoggiò il mento sulle mani con aria meditabonda e disse: abbiamo sempre bisogno di una storia, anche quando sembra di no". - Antonio Tabucchi -

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.63) (Quante le dita di una mano)

Un foglietto segnato col numero 5 e un'attesa fitta di pensieri. Non posso evitare il ricordo di quel giorno che cambiò la mia vita. Mi guardo intorno e ascolto non volendo... l'infermiera che al telefono fissa gli appuntamenti e ogni tanto sbaglia numero e persona, chi ha concluso l'esame, saluta e va via, qualcuna, come me, che commenta per smorzare il batticuore. Beh, è un bel po' di tempo ormai... mi viene detto, e non so se intendere la cosa come rassicurazione o altro, ma poco importa perché alla fine sentire la fatidica frase che accomoda la solita stonata melodia, alleggerisce animo e respiro. È tutto a posto, il che vuol dire che ce l'ho fatta anche stavolta. Va tutto bene, quindi e qualora un giorno non dovesse andare... modalità: "Avanti" e lo faremmo andare. Non dissi né mai dirò, maledico quel giorno che... Perché ogni momento è un passo per quella che sono, e poiché la via è tanto lunga e io proprio sicura di essere arrivata non sono, spero così di dover farne molti di passi... ma proprio tanti ancora. Il dolore ci segna, ci insegna, e ci dice che siamo vivi, che esistiamo, che stiamo vivendo ciò che abbiamo attorno. È giusto perciò anche il dolore. Buonanotte e lode e grazie a Lui, a me sempre vicino.

giovedì 10 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.62) (Io credo e avrò pensieri positivi)

Io credo che sia tutto predisposto perché qualcosa vada in un certo modo, e comunque per il bene. Ti aspettavo... Ed io invece non me l'aspettavo che due parole mi aprissero il Cuore a tal punto da non farmi temere più. Il mutuo aiuto è pure questo, perché ognuno si sente solo con la propria fragilità, ma nel confronto amorevole trova conforto, e reciproca motivazione. Non importa quale, sarà ugualmente per continuare. Una lunga conversazione. Ci si apre facilmente quando si è in sintonia, e in comune c'è un certo vissuto, e persino qualche incomprensione che il ritrovarsi ha però cancellato. Domani io avrò la consueta mammografia. È un esame che affronto sempre con sentimento ed emozione contrastante, diciamo pure con un certo timore. Però stavolta seguirò il consiglio di Chi stamattina ha detto di aspettarmi. Me lo ha suggerito tra le righe, perché non sapeva, ed io le sono grata per essere stata inconsapevole portavoce di Chi tutto sa e può. Lassù Qualcuno ci ama di sconfinato amore e ce lo manda a dire in tutti i modi. Io ci credo e avrò pensieri positivi.

mercoledì 9 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.61) (Amichezza e gentilezza amorevole)

Primo incontro GAMA di Novembre, mese importante, dedicato a Chi solo fisicamente non è più. Iniziamo al solito con una breve meditazione per favorire la presenza mentale. Immaginiamo la nostra persona o qualcuno che ci ha amato incondizionatamente, una persona cara e un estraneo. E auguriamo ad ognuno di essi salute, benessere e serenità. Amare se stessi per amare anche gli altri, cosa affatto scontata, possibile solo allenandosi al controllo dei sentimenti negativi. Tema centrale dell'incontro: la morte. Evento strettamente collegato alla vita, diversamente interpretato secondo l'evoluzione dei tempi. Dall'accettazione rassegnata di una volta alla rimozione nell'epoca moderna. Perché la Vita è troppo bella per poter essere negata, e la Morte sembra proprio questo, la negazione di essa. Pur riconoscendo la Morte come la Vita fatto naturale, coglie sempre impreparati, per ingiustizia, crudeltà e sofferenza. Ci soffri perché ogni volta che ne hai la consapevolezza, ti senti sfiorare... e poi... Eppure non è mica detto sia la morte necessariamente a separare, si pensa debba essere così, ma non è norma fissa. Tanta ricchezza comporta parlare di "sora nostra morte corporale", che senti più familiare ed amica col trascorrere degli anni, vuoi per le esperienze ma anche per l'approssimarsi inevitabile. Ma non c'è età per morire, nessuno mai l'ha stabilito, e comunque breve o lunga sia stata un'esistenza avrà avuto un senso. Per tutti. Come considerarci allora? Condannati perché con vita a scadenza, o benedetti dal privilegio della vita eterna? Dipende da come la si vuol vedere, senz'altro beneficiari dell'Amore di Dio. Perché alla fine d'Amore si tratta, e "quel giorno", alla vista del volto del Creatore ci renderemo conto di averlo sempre conosciuto nei Nostri semplici amori terreni. Più o meno coscientemente alla morte ci si prepara nel tempo. Si superano lo stupore e lo sbigottimento, la paura e l'angoscia. Si capisce finalmente la Vita, si impara a morire.

martedì 8 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.60) (Incredibilmente Vita)

Un giorno mi colpì, a cominciare dal nome, una chiesa antica nel borgo di Deliceto. Sant'Anna e i Morti. Che strana "accoppiata". Sant'Anna con Maria Bambina sull'altare e in una cappella laterale chiusa da un cancello, la Morte con la falce. Un forte ed evidente contrasto, sottolineato poi in modo contraddittorio in una scritta su una targa all'esterno, di fianco ad una porta dipinta e scolorita dall'avanzare del tempo. "Il trionfo della Morte sulla Vita". L'eterno conflitto superato e smentito dalla Resurrezione e dalla salvezza, secondo la visione cristiana, ma pure da una concezione laica che vuole memoria imperitura in Chi resta. E in un certo senso è così, se strade acciottolate di un borgo antico portano ancora i segni dopo secoli e secoli, se le mura intatte di un castello hanno resistito alle impietose intemperie, se nei discorsi a mezza voce degli anziani di un piccolo comune c'è il rimpianto del buon tempo antico. Nulla muore del tutto se porta frutto, e i frutti a ben vederli, ci sono sempre. Vivere con ottimismo e coraggio ogni giorno, questo si deve. Pure se la strada pare sempre più corta, tanto... "non c'ero prima di nascere... non ci sarò dopo la morte". E da questo "logico pensiero" sicuramente nasce la paura della morte, perché il "prima" porta alla concretezza, alla fisicità... il "dopo" porta al buio perché nessuno sa. Chi ha fede comunque riesce a dare a se stesso una risposta, Chi credente non è, qualche difficoltà l'incontra, eppure... quando sono presenti una ricchezza emotiva e tanta dignità non può non riguardare "il divino". E forse è questo il punto d'incontro della Vita con la Morte, che continuano ad essere un mistero per se stesse, ma non più l'una per l'altra.

lunedì 7 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.59) (L'ennesimo doloroso "perché")

Arriva all'improvviso... - Mio figlio è a terra, non è sull'elicottero scomparso. Ma serve una preghiera... E allora si intuisce che qualcosa di grave sta accadendo, e purtroppo non è né mai sarà l'unica volta. Perché...? È l'ennesimo perché di una morte ingiusta, che imprevedibile coglie di sorpresa. Anzi nessuno se ne rende conto, perché soprattutto non si sa a Chi chiederne conto. Di un incidente, un disastro che in breve si traduce in tragedia, responsabile è di certo la fatalità, ma anche Chi la mette in moto dandole l'avvio. Errore umano? Chissà... Ad un errore si può porre rimedio, ma a ciò che è successo stamani, qui nel cielo della nostra Puglia, non si potrà perché quelle vite resteranno spezzate per sempre. Sogni e speranze, gioiosa e a volte uggiosa quotidianità saranno archiviati per il tempo a venire. Domani sarà un altro giorno e se ne parlerà ancora. Si cercherà il responsabile ma nessuno sarà colpevole, forse perché i responsabili saranno più di uno. Tutti innocenti quindi, non solo quelli che la vita non hanno più. A domani... per un giorno che inequivocabile si ripete.

domenica 6 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.58) (Pensieri senza luna)

Quando sono tesa o stanca mi affido al Cielo, soprattutto a sera. Chiamo a raccolta i pensieri, ne faccio un resoconto e poi volto pagina, verso il nuovo giorno. A tarda ora è complice la luna che con la fantasia dà spazio ai sogni. Ma stasera la luna non c'è. Coperta dalle nuvole che non si vedono, dorme. O si nasconde per impedire ai sogni di farsi strada. Già, ci sono giorni che si concludono in questo modo. Consapevolmente ma non proprio al top. Non si può evitarlo perché ci sono cose da fare, impegni da rispettare, si vorrebbe fare di più, e ne consegue che le emozioni non sono programmate. Stasera mi sento così, col Cuore affollato e nella Mente i pensieri "in lista d'attesa", perché sono tanti e tutti meritevoli di priorità. Ormai la notte avanza, tra un po' smorzate le luci e chiusi gli occhi fisserò il punto, la linea, e il piccolo cerchio più colorato come fantasiose e astratte immagini di un caleidoscopio ideale, e mi abbandonerò alla luna che non c'è. E mi farò cullare. A domani... perché sia migliore.

venerdì 4 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.57) (Shopping non per caso)

È in senso generale questione di strategie di sopravvivenza. Il tempo passa veloce e pure se ci si sente giovani dentro, fuori è ciò che si vede e si può, senza contare certe particolari condizioni che fanno sentire più fragili e vulnerabili. Però... c'è sempre un però, perché un atteggiamento reattivo salva, sempre in senso generale. Proprio stamattina ho incontrato una paziente che faceva il tira e molla con un referto... - Vuoi leggerlo Tu...? No, non leggerlo... E così per un quarto d'ora. Naturalmente io non ho letto, non posso né avrei voluto leggere. Dopo un po' ha ricevuto una telefonata.... - Allora ci vediamo domani... si, certo. Andiamo a fare shopping. ... e al referto non ha pensato più. Non esistono regole fisse, il fine giustifica i mezzi. Ognuno agisce come meglio crede, l'importante è lo "scopo", riuscire a star bene con se stessi dopo aver stabilito nuovi equilibri. Non bisogna rinchiudersi in se stessi o in casa, nè rinunciare alla vita sociale, ai contatti, alle passeggiate, a fare shopping, nè farsi intimorire dai commenti indiscreti e inopportuni o dagli atteggiamenti irriguardosi degli altri. Alla fine, qualunque sia il momento, la condizione, l'età potremo essere pure leoni dalle unghie spezzate ma con l'animo sempre pronto a ruggire.

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.56) (Riflessioni dei primi giorni di novembre - 2)

A conclusione di questa giornata dei ricordi non ci abbandoneremo alla tristezza, anche se dei Nostri cari sfumano nel tempo i lineamenti e la voce pare eco lontana... "La Vita se ne andrà in silenzio facendo scendere il sipario sui miei occhi". - R. Tagore - ... perché ci siamo per essere tutti protagonisti e nello stesso tempo spettatori di un atto unico da rendere indimenticabile. "E ricordati, io ci sarò. Ci sarò su nell'aria. Allora ogni tanto, se mi vuoi parlare, mettiti da una parte, chiudi gli occhi e cercami. Ci si parla. Ma non nel linguaggio delle parole. Nel silenzio." - Tiziano Terzani - Così non moriremo mai del tutto, e pur nel silenzio torneremo a tener compagnia, confortare e persino a riportare il sorriso a Chi abbiamo tanto amato. Vita e Morte in un'unica immagine, solo sotto una luce diversa. E ancora di "Nostra Sora Morte Corporale", così come la chiamava San Francesco, che dire, se è meglio andar via in punta di piedi e all'improvviso o con clamore per "morte annunciata"? Mia nonna era solita ripetere di Chi era morto all'improvviso... ha fatto una bella morte. Ma la morte può mai essere brutta o addirittura bella? La Morte è morte, e basta. Magari è solo dolce e pure bella la speranza che comunque l'accompagna. Nasce quando si accetta l'eventualità, risiede nella consapevolezza che è un momento reale ed inevitabile, si alimenta del vivere al meglio ogni attimo presente. Di Chi ha vissuto in tale maniera, allora si... possiamo dire, ha fatto una bella vita. C'ha messo comunque un tocco di colore e carpito un raggio di sole, anche quando si è trovato al buio.

mercoledì 2 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.55) (Riflessioni dei primi giorni di novembre - 1)

Diverso è il silenzio della notte, compagno ideale quando si chiamano a raccolta i pensieri. Quelli ultimi che portano ad emozioni recenti ma anche altri che naturalmente si affacciano e vanno ad unirsi, in armonia. Capisco perché io amo scrivere a sera tarda... e la notte è oltre l'uscio del giorno trascorso, e pensieri e riflessioni si esprimono al meglio. Questo giorno, che precede il 2 Novembre, ricorda tutti i santi, anche il tuo di cui il nome senti dover onorare. Siamo tutti chiamati alla santità, pare concetto astratto, ma così non è. Perché può concretizzarsi partendo addirittura dalla fragilità che caratterizza l'essere umano. Trasformare la propria fragilità in sostegno per gli altri grazie all’amore che viene da Dio, diventa anche capacità di arricchire se stessi e il prossimo. Credere in "qualcosa", affidarsi a "qualcuno"... fiduciosamente "accogliersi" in se stessi. L'aver fatto silenzio nell'animo alla ricerca di reconditi significati nonché risorse insperate, porta ad una grande crescita intellettuale e spirituale e ben presto tutto ciò che era bastato e persino avanzato... non soddisfa più. Si cerca sempre e altrove, e poi come molti di Noi in quest'ambito, si può tentare l'azzardo. Diventare "guaritore ferito". Persona informata dei fatti che si forma ancora strada facendo, quella stessa che fu la sua e che poi ripercorre "tenendo per mano" . Magari provando già su questa terra la gioia del Paradiso.

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.54) (C'è zucca e zucca)

E anche Ottobre è volato via, col caldo anomalo e il Nostro ciclamino, propositi nuovi e tante cose da fare. E mentre il citofono stasera ha continuato incessante con allegri "dolcetto e scherzetto" che, si approvi o meno, fanno stagione, ricordo la piccola lanterna a forma di zucca dei miei bambini. A loro non interessava vederla illuminata tanto erano presi a svuotarla dei cioccolatini che conteneva. A me invece è venuta nostalgia di quei tempi belli, così l'ho presa dai ricordi e con un lumino acceso all'interno, ho rischiarato quella parentesi di vita che oggi mi manca. Sogni, speranze e tanta strada davanti. Non c'è però tra i ricordi solo la lanterna, pure una grande zucca vera che mia madre comprava ogni anno e teneva in un angolo della cucina per quaranta giorni. La prima domenica di novembre poi la tagliava a spicchi grossi, destinati a Noi figli ormai adulti. Quanta ne abbiamo preparata di zucca... Tagliatelle, risotti, torte e biscotti. Pare di sentire ancora i profumi distinti. E alla fine in un angolo di Cuore conservo il ricordo della zucca di Peppino, di quel Suo dono fatto con tanto amore e gratitudine a me, meritevole per essere per Lui una "gran signora". C'è zucca e zucca, ora anche la mia che guardo e che lenisce qualche piccola, inevitabile tristezza.

martedì 1 novembre 2022

L'ECO DI OGNI PASSO COMPIUTO (n.53) (Fa stare bene sentirsi insieme)

Un'Amica è tornata con Noi, e il gruppo è ancora più ricco. Noi siamo un gruppo qui e altrove, e cerchiamo tra il serio ed il faceto di "stare bene", Insieme. Perché INSIEME E' MEGLIO, come il motto del G.A.M.A. "martella" a fin di bene sin dall'inizio. Andare in gruppo funziona, si va in cordata, ognuno fa da traino alla bisogna e alla fine torna a confidare in se stesso. Anche se fino a poco prima credeva di valere meno di un "fico secco". A proposito di fichi secchi... lo sapevate che pur essendo assai dolci costituiscono un alimento sano? Un po' tutta la frutta secca in generale, quindi pure noci e mandorle a volontà o quasi, compresi i pistacchi, trasgressione economica visto i costi. Ce ne faceva sempre "promemoria da gustare" un Nostro amico. E non solo, tra i Suoi doni non mancavano olio, origano, mandorle... impossibile non seguire i Suoi consigli per un'alimentazione sana. Perché cibo è attaccamento alla vita, è il primo passo verso lo "stare bene". E non finisce qui. In gruppo si medita e si prega per Chi vuol pregare, si è spirituali sempre quando ci si guarda dentro per ritrovarsi o magari scoprire di essere altra persona, mai pensata prima e per questo praticamente "nuova di zecca". Poi si fa festa e si va in gita Insieme, tra saggia trasgressione e sano divertimento. Si vive insomma... si vive. Si piange e si ride, perché è così... vivere è così, ed è bello tutto perché sempre esposti all'elevato rischio del contagio positivo. Non mancano mezzi ed ingredienti, nemmeno difficoltà. Ma alla fine conta il risultato, quasi sempre certo. Far "assaporare" la serenità. Noi siamo un gruppo qui e altrove, e ognuno tiene all'altro come a se stesso, per stare bene e far stare bene.