giovedì 30 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.29) (Passione... Compassione... Tenerezza)

Se non ci fossero tutte insieme, come potremmo pretendere di "esserci", lì per l'Altro? Una passione per le persone, forte e costante che non abbandona. Tanti pezzi di storie da condividere per compassione, vivendo in empatia tratti di percorso. Tenerezza che prende nell'accogliere le confidenze di Chi fino a poco prima non si conosceva, e che conclude con una frase sentita tante volte... - Queste cose non si possono dire a tutti... ... e non capisci perché le ha dette proprio a Te, o forse lo comprendi e per questo il Cuore ti si colma di gioia. Tenerezza è anche accomodare i riccioli di una parrucca e notare uno sguardo contento della cosa. E poi andar via di corsa ma non dimenticare un ultimo piccolo dono. Un fiocco verde e uno rosso per un'infusione di speranza last minute. Oggi tanto ascolto da parte mia, e molta ricchezza in dono. La cosa incredibile è quanto tutto nasca così spontaneo. La fiducia, i racconti, la Nostra presenza che fa da ponte e permette la comunicazione e la benefica condivisione. - Bisogna parlare, amico mio... ha detto un paziente al compagno di stanza... - Serve a confrontarsi, consigliarsi... alleggerisce la mente. E prima di ogni cosa è indispensabile accettare quello che ti capita, non solo per Te stesso ma pure per Chi ti sta vicino. Ha parlato molto di famiglia, di fede... di Padre Pio. Tanto che l'altro, assentatosi per un po' e avendo perso parte del discorso, gli ha chiesto... - Puoi tornare indietro? Padre Pio interessa pure a me. Tanto. Che dire... ? Per me, di fronte a tutto questo, quel che è fuori non è altro che noia.

mercoledì 29 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.28) (E continuiamo a ridere)

Pure se certi pensieri vagano per la mente, siamo in ansia o c'è qualche timore. Perché la risata si prende cura di Noi. Certamente, come no? È pura verità. E penso a tante battute, anche quando non avevamo voglia di farle né sentirle, poi ci siamo fatti coinvolgere e siamo stati meglio, perché è così, al contagio positivo non c'è freno o limite. Pure in un luogo che l'immaginario solito identifica con "la valle di lacrime", anche in situazioni di massima precarietà si può ridere nella maniera più autentica e vera. Sarà ché si finisce per diventare "spudorati", senza vergogna di mettersi a nudo nel bene e nel male. E penso al sorriso spontaneo, immediato quando seppi che uno dei miei fiocchi era arrivato lontano, addirittura fuori regione, di mano in tasca fino a Nord. Qualcuno avrà riso, altri solo sorriso e va comunque bene. Ridere è terapia e prevenzione. È uno dei punti di forza per farcela in qualsiasi momento di difficoltà. Tre sono i punti di forza e unica la conseguente certezza. Ridere, avere fantasia e continuare a sognare. La risata è senza tempo, la fantasia non ha età, e i sogni sono per sempre. E mentre la giornata volge al termine fa bene ricordare quei momenti fatti anche solo di sorrisi, o accenni di risate e persino risate piene. Perché ridere fa bene, si sviluppano endorfine che nutrono il cervello che così si rigenera. E se Mente e Cuore sono insieme il benessere è totale.

martedì 28 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.27) (Nessuno può amarti più di Te)

Me ne rendo conto ogni volta che vado a cozzare contro un muro di mera indifferenza, fatta passare volutamente per discrezione. Che son io particolare lo so già, ma alla resa dei conti Chi non lo è? Sarebbe sufficiente accettarsi e concedersi reciprocamente la giusta importanza. Amore a prescindere al primo posto, comprensione perché non siamo tutti uguali ma pari per dignità, e infine rispetto, la cosa più importante. Lo ammetto, ne esco ogni volta con le ossa rotte, assai delusa, e allora devo tirarmi su. Buon rimedio, una ricarica di autostima al calar della notte, col favore delle stelle. Per addormentarmi bene e svegliarmi meglio nel giorno che sarà. Ché poi domani è pure lunedì, e ce ne vuole di forza, e sarà ad oltranza per arrivare fino a sera. Allora dico a me stessa come fosse ad un'altra... Devi imparare a ripetere la frase più bella, gioiosa del mondo... I love me... mi voglio bene. E devi ripeterla ad occhi chiusi, mentre Ti abbracci da sola ed ondeggi per stringerti di più. I love me i love me i love me... infinite volte, e in Te crederai infinitamente. Perché Tu sei diversa, troppo... tanto da stare male. Così finalmente imparo a riconoscermi anche stavolta... Sono forte, perché conosco le mie debolezze. Sono bellissima, perché consapevole dei miei difetti. Sono intrepida, perché distinguo l’illusione dalla realtà. Sono saggia, perché ho imparato dai miei errori. Sono una donna che ama, perché ho provato la forte indifferenza. e… posso ridere, perché ho conosciuto la tristezza.

lunedì 27 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.26) (Donne e madri)

Le madri prima di essere tali sono donne, anzi persone, con facoltà di scelta e diritto alla libertà. Negli Stati Uniti si è tornati indietro riguardo l'aborto. Premetto che sono contro l'aborto da sempre, e non solo perché cattolica. Rispetto la vita in genere fin dal suo annunciarsi. Anche il seme che germoglia, una gattina in dolce attesa mi emozionano. Ma pur non condividendo affatto la scelta di Chi decide di abortire, credo non si debba per tale scelta sentirsi giudicate da altri esseri umani sicuramente imperfetti. A parte le motivazioni, è sempre e solo alla propria coscienza che bisogna dar conto. Sono a quella fase della vita quando riflettere a che punto sei diventa obbligo scontato. Ad alcuni atteggiamenti, un po' di mancanze e parole dette tanto per dire e senza convinzione, pare si faccia l'abitudine, invece è assuefazione, un po' alla volta per non soffrire. La Donna, quante ne vede e vive... E Suo grande merito è la capacità di adeguarsi alle situazioni, trasformare persino il dolore in forza, cadere e rialzarsi... "Le donne provano la temperatura del ferro da stiro toccandolo. Brucia ma non si bruciano. Respirano forte quando l’ostetrica dice, - non urli, non è mica la prima. Imparano a cantare piangendo, a suonare con un braccio che pesa come un macigno per la malattia. Portano i figli in braccio per giorni in certe traversate del deserto, dei mari sui barconi, della città ai piedi su e giù per gli autobus. Le donne hanno più confidenza col dolore. Del corpo, dell’anima. È un compagno di vita, è un nemico tanto familiare da esser quasi amico, è una cosa che c’è e non c’è molto da discutere. Ci si vive, è normale. Strillare disperde le energie, lamentarsi non serve. Trasformarlo, invece: ecco cosa serve. Trasformare il dolore in forza. Ignorarlo, domarlo, metterlo da qualche parte perché lasci fiorire qualcosa. È una lezione antica, una sapienza muta e segreta: ciascuna lo sa" - Concita De Gregorio - E tra queste righe cerchiamo il rispetto che merita ogni donna, qualunque sia il Suo pensiero.

domenica 26 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.25) (Leggerezza e ricordi)

Non c'è momento, occasione o situazione che non richieda leggerezza. Nelle relazioni ad esempio, per non appesantire un rapporto è necessario saper voltare pagina, anche quando si decide di mettere un punto, perché restino almeno i ricordi. Se le parole fossero sempre colorate e leggere sai quanti equivoci e problemi in meno. Se fossimo più accorti, gentili, delicati nei riguardi altrui, anche con la persona antipatica, scostante, ne ricaveremmo solo del bene senza alcun retropensiero. Perché è facile sorridere a Chi fa altrettanto, da eroi invece vincere prima se stessi. Occorre pure alleggerirsi di qualsiasi peso sull'animo per continuare a mantener vivo e caro il ricordo di Chi non è più. Io ho ancora qualcosa di impegnativo da elaborare, i ricordi si accavallano e non sono tutti proprio piacevoli. Mi manca un pezzo e non so come colmare quel vuoto. Ma penso che devo fare in fretta perché per me vada molto meglio, del resto non sono serena pur consapevole che il Tempo passi inesorabile, lasciandosi dietro tracce di momenti? E allora al tempo sprecato, alle occasioni mancate non devo pensarci. Si può recuperare in tanti modi anche con Chi non c'è più. Il ricordo di un selfie solo immaginato che immortalasse una tenera inversione di ruolo. La speranza di avere ancora del tempo per un "Ti voglio bene... buongiorno... come stai", e poi qualche timida carezza, un abbraccio delicato, guardarsi negli occhi e finalmente comprendere l'amore inespresso.

sabato 25 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.24) (Nessuno è veramente solo se non vuole)

La giornata non era iniziata nel migliore dei modi, poi alcuni incontri e uno in particolare sono stati provvidenziali, giusti al momento giusto. Oggi ho conosciuto RosyeGiusy Di Rienzo e con Cinzia Cavallucci l'abbiamo coinvolta a tal punto che alla proposta di far parte del GAMA non c'ha fatto finire nemmeno la frase... Si! Lo voglio. Ed è stato l'assenso ad un'unione felice... "Il tuo prossimo è lo sconosciuto che è in te, reso visibile. Il suo volto si riflette nelle acque tranquille, e in quelle acque, se osservi bene, scorgerai il tuo stesso volto. Se tenderai l'orecchio nella notte, è lui che sentirai parlare, e le sue parole saranno i battiti del tuo stesso cuore. Non sei tu solo ad essere te stesso. Sei presente nelle azioni degli altri uomini, e questi, senza saperlo, sono con te in ognuno dei tuoi giorni. Non precipiteranno se tu non precipiterai con loro, e non si rialzeranno se tu non ti rialzerai" .- Kahlil Gibran - Nessuno è veramente solo se non vuole, se manifesta il Suo bisogno, chiede e non pretende. Perché tutto è un dono, magari sperato, di certo non dovuto. È proprio questo che mi ha colpito oggi di Rosa, ha parlato tanto ma quando le è toccato ascoltare, l'ha fatto con gli occhi sgranati per lo stupore e il sorriso di Chi accoglie. E se una di Noi, distratta per un po' non replicava, Lei subito... - Non m'ha sentita, sta al telefono. Una storia incredibile, tante belle parole, ma la più dolce quella che giustificava. L'incontro con Rosa ha aggiustato la giornata.

giovedì 23 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.23) (Di nuovo sotto le stelle)

Abbiamo tanto desiderato un incontro speciale, dopo chiusure, timori, attese disattese. Non era solo ritrovarsi per una pizza e via, c'era un cielo gremito di stelle da ammirare, un ampio respiro che abbracciasse tutti... Potrebbe essere una risorsa universale, rivolgere lo sguardo alla volta celeste e poi sentirsi ricaricati. Energia pulita che non va dispersa. L'introduzione ad una bella serata tra pizze cento gusti, chiacchiere a volontà e un po' di risate. Il resto andrebbe rivissuto come un film, scena dopo scena fino alla comparsa della parola, "FINE". Conclusione semplice e semiseria perché non definitiva, ma solo di un momento dell'incredibile realtà quale è la Nostra... un gruppo di auto mutuo aiuto mai stanco di ritrovarsi e gioire insieme di piccole festose opportunità. Dicevamo allora... scena dopo scena, e renderle a parole in modo descrittivo sarebbe ridurle ad un elenco noioso, un menù di prelibatezze, commenti e ricordi per intervallo. Probabile pure non si arrivi fino in fondo a leggere. Meglio senz'altro gli scatti ad illustrare una serata "sotto le stelle". Un bellissimo giardino, una lunga tavolata di belle persone che cercano di riprendersi il tempo perso. Si osa l'allegria, quella giusta che serve a scacciare qualche pensiero di troppo, l'ansia che prende all'improvviso, e a ridimensionare certi ricordi che arrivano da lontano e gravano sul capo. Come il velo di nuvole che nel pomeriggio copriva lo spazio per le stelle, abituali spettatrici generose di plauso e sottile compiacimento. Stasera però voci serene. Melodie di Speranza che non muore.

mercoledì 22 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.22) (La differenza la fa...)

Essere stati dall'altra parte fa una grande differenza. Di questo siamo convinti tutti Noi che in seguito abbiamo oltrepassato la "siepe". Perché questa definizione? Una siepe è più consistente di una semplice linea di separazione, ma sicuramente non un muro o una barriera, per cui il passaggio è facile e rapido se è scritto nella tua "storia". Dovrebbero starci un po' tutti dall'altra parte, comprenderebbero molto di più le emozioni contrastanti di una persona che ha come unica certezza il presente, e neanche facile. Condividere esperienze è mettere tutto in comune. Fidarsi e confidarsi. Affidare la propria gioia all'Altro perché a questi dia frutto, e abbandonarsi al suo abbraccio quando nel proprio Cuore sono dolore e tristezza. Stamattina con Caterina dovevamo parlare solo di parrucche, poi ci siamo ritrovate con amicizie in comune, a confrontarci sulle pensioni inadeguate al carovita del momento, a descrivere cicatrici. Le Nostre cicatrici, quelle che fanno la differenza, che portano a dire ciò che non si pensava e ad ascoltare tanto di più. Io stessa se non manifestassi ogni tanto, ma proprio ogni tanto anche gli esiti dei tristi pensieri, sarei non credibile e artefatta. Ho un cuore anch'io sotto una scorza nemmeno tanto dura. Forte il più delle volte come tanti, e altrettanto fragile quando ricordo, faccio gli occhi lucidi, e poi mi drizzo in fretta perché la Vita non aspetta.

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.21) (Poche parole e tante password)

Ovviamente solo per capirsi. Perché sia pur piccolo il mondo, facciamo in modo che risulti sempre più difficile esserci? La pandemia c'avrebbe cambiato, per cautela alcun assembramento e niente file, solo per appuntamento... dal parrucchiere, in banca, alle poste. E se possibile meglio da remoto. Tutto più semplice e veloce. A dirsi certamente, a farsi molto meno. Poi ci sono le telefonate a cui non si risponde perché da numeri non memorizzati, messaggi letti troppo tardi, siti dove entrare ed uscire, ma con password che è ok all'ingresso, ma out all'uscita... Un loop dopo l'altro, e cascano le braccia. Non si vive secondo natura in questa maniera, e si attira l'altrui condotta ancor più incomprensibile. Troppi discorsi senza guardarsi negli occhi, e spiegazioni di sfuggita dando pure le spalle virtuali. È deludente. Insomma, armiamoci e partite... e una volta partiti, dietro front perché l'avete fatto in modo sbagliato e pure "senza armi". Che dire? Ho nostalgia degli accidenti di un tempo quando mi dicevo... Dobbiamo accettare anche questa?... e l'accettiamo. Dovrà finire prima o poi. E molto confortava un fiocco di tenerezza, scelto a caso ma non per caso... "Le stelle cadenti sono la prova che si può essere bellissimi anche quando si cade". Cose semplici così, poche parole e alcuna password. E per restare in tema di semplicità e concludere altrettanto semplicemente, ci sta bene una delle mie metafore. Perché promettere in un futuro cassetti profumati alla lavanda, se non si dà modo e tempo per raccoglierne i fiori all'inizio dell'estate, farli seccare a dovere e poi riempirne sacchetti di tulle colorato a compimento dell'opera? Meglio allora profumare la biancheria con del basilico secco in un tovagliolo. Un "pout pourri" rustico, senza pretese ma almeno facile da realizzare.

martedì 21 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.20) (Una semplice dualità)

Mi è sempre piaciuto scrivere, e sintetica non lo sono mai stata, poi con tutta la ridda di sentimenti ed emozioni, stringere si può? E se si alternano in modo repentino stati d'animo diversi, normale sarà "essere Io e Te", legate da un filo concreto, ma solo una delle due verso la solita profondità abissale. Così capita a volte di sentirmi doppia. Quando credo aver subito un torto, vorrei reagire in modo pesante, e invece carattere e buona educazione mi pongono un freno. Mi sento doppia pure nei periodi di riflessione al massimo grado ed oltre. Sarà perché penso sia tempo di capire in pieno, completamente come sono, senza accusare stanchezza se mi ci soffermo troppo. Insomma, lo confesso è un po' faticoso, sentirsi in un modo e dover adeguarsi a contesto e situazione, mi manca la leggerezza, a volte per fortuna solo a volte. Si dice che gli Angeli riescono a volare perché non si prendono troppo sul serio. Ci proverò pure io allora, anche se non sono un Angelo. Mi converrà sognare, immaginare situazioni ideali e per continuità vivere poi come il Cuore detta. A modo mio.

lunedì 20 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.19) (Pensieri in ordine)

Fine settimana, ne ho raccolto i pensieri, li ho ripassati per riportarli all'origine. Perché poi a me vengono così all'improvviso, mentre sfaccendo, faccio la spesa, o sono per le scale. Pensieri estemporanei che annoto a mente se è impossibile al momento. E comunque sono espressioni di Cuore più che di mente, e segnano già prima di essere segnati. I miei pensieri sono vari, raramente implicano giudizio, fanno da promemoria soprattutto a me stessa. Ogni tanto do loro una sistemata per mantenerli presentabili nel tempo, ché siano datati però mai trasandati o eccessivamente superati, un "vintage" sempre attuale insomma, considerati i tempi nulla va messo via e scordato per sempre. Così ogni tanto ritornano, e riletti mi piacciono anche di più, e a volte riveduti e corretti svelano di me ciò che prima manco sapevo. Ad esempio stasera ho preso gli ultimi pensieri, li ho divisi per colore, spazzolati per qualche residuo polveroso, ho insistito alla fine su un paio di "macchie" ostinate, qualcosa ci scappa sempre, una malignità, un pregiudizio. Eseguita una "candeggiata" con doverosi mea culpa, ora sono tutti come nuovi, mentre avanza la notte che altro spazio non ha se non per la preghiera. E alla fine ancora mi rileggo, profondamente respiro. Quindi concludo. Pensare e scrivere è la cosa che mi riesce meglio, non c'è niente da fare.

domenica 19 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.18) (La bella persona)

È proprio una bella persona... lo ripetiamo tante volte, magari perché la persona in questione ci risulta semplicemente simpatica, o ci ha colpito il suo modo di parlare, o ancora è persona in vista, stimata dai più. Per me la bella persona è ciò che di meglio possa capitare di incontrare nella vita, e che lascerà di lei un buon ricordo. Nelle persone che incrociano, nei piccoli pezzi di vita che dividono con qualcuno, fosse un giorno, un mese o anni. La bella persona è quella che dona tanto e non lo sa, convinta di fare nulla di speciale. Siamo esseri umani, ugualmente imperfetti, ma in precisi contesti capaci di grandi sentimenti. Non ce ne rendiamo conto, ma ci doniamo per dare e non per avere. - L'ho capito subito, sei una grande amica, l'amica di tutti. Sei una bella persona. Tante volte a queste parole mi sono guardata intorno, davvero si riferivano a me? Ero e sono attenta ad ascoltare, gli occhi sorridenti o ridenti a seconda dei casi, abbracci sempre tanti quando si poteva, oggi meno, in compenso le mie parole quotidiane possono essere considerate un abbraccio ideale. Così semplicemente, nulla di straordinario. Comunque a parte me, perché mi reputo "persona" e basta, quando incontri una bella persona la noti e non senti disagio neppure nella situazione più difficile, ne ascolti le parole sempre appropriate al momento, ne percepisci la trasparenza. Perché la bella Persona è proprio così, trasparente come cristallo, alla luce puoi scorgere i Suoi riflessi... se vuoi.

sabato 18 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.17) (Tanto la Vita va avanti lo stesso)

Sapete quante volte l'ho ripetuto a me stessa? Con me o senza di me la Vita procede uguale, e allora? Meglio che m'impegni ad esserci comunque sia, perché almeno posso sostare e guardare. È una filosofia di vita anche questa. Un tempo ci credevo proprio che sarebbe bastata la condivisione semplice, quella verbale per intenderci, a risolvere parte del dolore, a risollevare dai turbamenti. Occorreva invece mettersi in gioco fino in fondo, scendere in campo e sporcarsi le mani, e certe volte provare lo sgomento noto, tradotto nel restare lì, muta e attonita. Come stamattina... - Sono una volontaria del GAMA, associazione e ancor prima gruppo di auto mutuo aiuto, a disposizione di Chi vuole. - In che senso? - Per ogni bisogno, soprattutto supporto. Qualcuno di Noi ha vissuto la Malattia, conosce, sa... io ad esempio. - Bene, così ho una speranza anch'io, pure se sono certa, non ce la farò. E qui un pianto sommesso ma intenso, ed io senza parole. Solo una carezza sul ginocchio coperto dal lenzuolo. Questi dodici anni non saranno passati invano, qualcosa l'avrò pure elaborata quando in quei "giorni no" mai mi sono chiesta... perché a me?... e direttamente sono passata all'azione... va bene, ora c'è. Come posso fare? Non so resistere quando di Vita si tratta... di quella vera che riprendi in mano come un pugno di sabbia appena umida e fai fatica a tenere stretta una volta che è asciutta. La Vita quindi è accettazione, serena disponibilità. È realtà e sogno, speranza e illusione. La Vita è malattia e dolore, rinascita e gioia da cui e per cui giunge Amore, non più circoscritto e limitato entro rigidi e banali paletti, che ha pudore ma non conosce vergogna perché finalmente sa e può mettersi a nudo. Così ho ascoltato ancor più attentamente, tanto dolore e tanto amore intorno, e la paura e la ricerca di un senso in tutto quanto, forse nascosto in quell'amore sfoltito del superfluo e vano.

giovedì 16 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.16) (Convincersi al presente per regalarsi un futuro)

Riflettiamo, e poi arriviamo ad una parziale conclusione, parziale perché rivedibile ed ampliabile. Quante volte mettiamo un punto fermo, voltiamo pagina o chiudiamo libro, consapevoli che nuova pagina ci sarà e quel libro è stato solo riposto? Infinite davvero. Metti Noi ad esempio, oggi in un caldo, ma non troppo, pomeriggio di giugno... Gelato party? Più o meno, comunque un modo come un altro, simpatico ed originale, per augurarsi buone vacanze. Ma è solo l'inizio per "cominciare daccapo", archiviando un anno di esperienza ed emozioni. Con entusiasmo e spirito rinnovato, ci siamo incontrati per un gelato dall'Amico Rocco Naviglio. Un bel gruppo nutrito e compatto, e la cosa ha fatto un gran piacere a tutti. Non è stato come tornare indietro. Antico e Nuovo... antiche e nuove emozioni, antico e nuovo entusiasmo. Mi sono sentita però rinascere, davvero... È un buon augurio per tante idee che si prestano ad ogni tipo di apertura ed evoluzione. Ci saranno altre occasioni per ritrovarsi, perché quelle si cercano, a volte si creano pure, perché "esserci" è anche questo. La prossima ad esempio è a brevissimo, si vuole azzerare il tempo perso, è voglia di sorrisi smascherati. Perchè la Vita è bella e giusta non solo se va come Noi desideriamo. Sperare è dare fiducia al tempo, mentre si vive ogni momento come unico e speciale. Per quello che si può, comunque si deve. Ogni giorno è un dono che merita curiosità e meraviglia. Allora, siamo tutti d'accordo. Ancora sintonia, affetto e simpatia, ma soprattutto più di qualche minuto di spensieratezza.

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.15) (Senza titolo)

Riflettendo su uno degli ultimi fatti di cronaca, la morte della piccola Elena. Sono stata male oggi, ho avuto un blocco allo stomaco, una notizia così sconvolge nel profondo, un atto inconcepibile persino dalla mente più crudele. Per reagire allora c'è bisogno di un appiglio, magari cercare nella normalità di situazioni momentaneamente fuori dalla norma. Incontro sempre più spesso mamme giovani... Ma Tu sei giovane!? Segue la replica... Si, ho 37anni... o 32... o 26... o 24... Ventiquattro! Pochi davvero, ma abbastanza per concepire, partorire e farsi carico di un'altra vita, che altro poi non è che parte di sé. Una grande responsabilità che non ammette sconti, né gelosie, neppure attimi di mancamento, eppure... Nella realtà che vivo sono le mamme giovani quelle più forti, che devono armarsi di poesia, imparare favole con un doppio lieto fine, uno per sé e l'altro per la creatura che hanno fatto in tempo a mettere al mondo. E raccontano di punture per guarire dai mal di pancia, di capelli rasati per farli nascere più belli, di tanto sonno perché si è molto stanche e poi c'è la voglia di fare bei sogni da regalare una volta sveglie. Affidano se stesse e i loro "amori" al buon Dio, ché tutto vada bene oppure al meglio, sperando che alla fine venga sconfitto il "brutto mostro", il "vecchio drago", la "bestia". E tutto questo per garantirsi tempo e non far soffrire chi amano più di se stesse. Così vanno, dal sorriso al pianto, dalla realtà alla poesia, cercando rifugio nella fantasia. Le mamme giovani. Eppure... può esserci quell'unica madre che per lucida follia arriva a negare per sé e la propria creatura il sorriso, la poesia e la fantasia. Non riusciremo mai a capire fino in fondo, ma invochiamo ugualmente immensa pietà per quelle due vite senza futuro.

mercoledì 15 giugno 2022

❤ UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.14) (Tutto e il suo contrario)

Saremo sempre nel bel mezzo di contraddizioni, e sarà normale, considerato che la vita stessa è contraddizione in sé. Ma è solo apparenza, perché nulla è statico e abbisogna di più dimostrazioni per determinarsi alla fine, e non per sempre. "Miei segni particolari: incanto e disperazione" - Wisława Szymborska - Poche parole per una sintesi perfetta dell'esistenza. Un equilibrio naturale. Come il coraggio dopo la paura, la forza dopo la debolezza... e così si potrebbe continuare, all'infinito. Un preambolo da adattare al filo conduttore di questa giornata che nasce come festa e si conclude con riflessione profonda su "Tutto e il suo contrario". S.Antonio, onomastico di mio marito e poi... poi pensavo che le Nostre feste, quelle che riguardano solo Noi due, sono tutte in estate. Pare un segno. Compleanni, anniversario, onomastici e una cornice perfetta. Perché la luce basta a fugare certi pensieri, quando il tempo passa e la via s'accorcia. Tutto e il suo contrario appunto, ma non sarà mai una tragedia. Ora, a notte fonda l'ultimo pensiero va a Chi fu per tutta la Sua breve vita tra incanto e disperazione. Una lotta la Sua che necessitò di sostegno. Io fui sempre con Lei nello stupore come nella delusione.

lunedì 13 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.13) (Sete di libertà)

C'è sete di libertà in giro, e ogni piccola occasione, momento è voler ritrovarsi. Dopo due lunghi anni è libertà spicciola, del singolo che non vuol essere più da solo e cerca l'Altro, come natura vuole e Dio predispone per ognuno. Non c'è motivazione, è quasi per istinto ma occorre aver voluto un tempo condividere obiettivi e traguardi. Così un gelato, una pizza, insieme diventano le piccole cose che riporteranno la serenità. Poi magari pure una gita, sempre insieme, per un gruppo di auto mutuo aiuto, come quel giugno di quattro anni fa, quando dopo tanto maltempo e una notte con un violento acquazzone, fu il sole tra le nuvole con la certezza che sarebbe stato un altro giorno. Così come del resto succede nella vita, quando consapevoli che nulla resta per sempre, aspettiamo che cambi qualcosa. Ed accade, e più di una cosa muta. Non passeranno Simpatia, Amicizia, Solidarietà. Saranno compagne sempre Allegria, Spensieratezza, Serenità. Speranza in pillole per mantenersi in buona salute a lungo. A questo punto che altro aggiungere, proviamoci ancora, adesso più che mai, a dissetarci di libertà.

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.12) (Tra il serio e il faceto)

Pensavo... tra il serio e il faceto qui cerchiamo di essere più o meno attivi. Parliamo di convegni, aggiornamenti sulle novità terapeutiche, immunoterapia, chirurgia sempre meno demolitiva e al contrario più vicina all'oncologia. Poi di sentimenti, emozioni, respiro consapevole e "ritorno a casa". Allenandoci così alla buona salute o al recupero di essa. E in ultimo ma non ultimo, siamo sempre contenti di incontrarci per allegria, andando di serenità in speranza. Ché quest'ultima è virtù che si rinnova con l'ottimismo, la fiducia, e perché no, pure con la consapevolezza. NOI siamo un gruppo... QUI, e cerchiamo tra il serio ed il faceto di "stare bene", Insieme. Perché INSIEME E' MEGLIO, come il motto del G.A.M.A. "martella" a fin di bene. Andare in gruppo funziona, si va in cordata, ognuno fa da traino alla bisogna e alla fine torna a confidare in se stesso. In gruppo si medita e si prega per Chi vuol pregare, si è spirituali sempre, quando ci si guarda dentro per ritrovarsi o magari scoprire di essere altra persona, mai pensata prima. Poi si fa festa Insieme, con saggia trasgressione e il giorno dopo a dieta, pensando che tanto "semel in anno licet insanire". Si vive insomma... si vive. Si ride fino alle lacrime anche se il giorno prima qualcuno ha pianto, perché è così... vivere è così, ed è bello tutto perché sempre esposti all'elevato rischio del contagio positivo. Non mancano mezzi ed ingredienti, nemmeno difficoltà. Ma alla fine conta il risultato, quasi sempre certo. Far assaporare la Serenità.

domenica 12 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.11) (Cadere in piedi)

Ci si allena a questo, con piccoli salti si prende coraggio, poi si osa di più, e alla fine si cade in piedi, e pare tutto normale. Io continuo ad esercitarmi, e non mi perdo un convegno che tratti tumori, neoplasie, eteroplasie, più termini per definire ciò che da sempre ha fatto paura. Il cancro. Perché di cancro si moriva, oggi si muore pure, a volte ma solo quando alla morte serve una scusa. Più di qualcuno mi ha chiesto, mio marito compreso... ma perché vai a questi convegni medici se non sei medico, infermiera, se non capisci un'acca? Rispondo... è vero, non so niente di medicina, ma si può sempre imparare, e poi non sono convegni medici qualunque, trattano di lei, la Malattia e di me. Perché farsi una cultura sull'argomento si può ed aiuta pure. L'ansia di conoscere, informarsi... saperne di più aiutano ad avere meno paura. Se del "nemico" sai tutto, potrai combatterlo ad armi pari, guardandolo negli occhi e non rischierai mai di essere sorpreso alle spalle. Magra consolazione, si potrebbe obiettare, può essere! Comunque, anche grande consapevolezza. E di consapevolezza non si muore.

sabato 11 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n. 10) (Abbi cura...)

Aver cura... prendersi cura. Quanto è importante? Moltissimo. Non ci s'improvvisa però, è un continuo lavoro che parte da lontano... "Tu sei la persona con cui dovrai convivere per il resto della tua vita. Non devi far contenti gli altri, perché chi ti vuole davvero bene, ti ama, o qualsiasi altro sentimento, ti accetta così come sei. Con la tua personalità, il tuo cervello, il tuo carattere, ti accetta così come sei, e non cerca di cambiarti. Se così non fosse, sono persone che non ti meritano. Tu non devi stupire il mondo o gli altri devi stupire te stesso, ed essere orgoglioso di essere ciò che sei ogni giorno... perché è tutto ciò che hai." (cit.) Abbi cura dei Tuoi pensieri, sono originali e solo per questo speciali. Abbi cura di quello che ascolti, prendine il meglio e lascia scivolare via il resto. Abbi cura di quello che dici, e ricorda di pensare prima a Chi lo dici. Abbi cura di quello che senti, è sentimento, emozione, condividi se vuoi, ma considera che potresti non essere capito. Abbi cura di quello che leggi, scegli e di ciò che vale la pena fai tesoro. Abbi cura di quello che mangi, perché se vero è che siamo ciò che mangiamo, da Te dipenderà la qualità dei Tuoi giorni. Alla fine per tutto questo e non solo, abbi cura di Te, e soprattutto di piacere prima a Te stesso.

venerdì 10 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.9) (Fame di carezze)

Grazie, mi farai felice. Può questa frase essere come una carezza? Per me lo è stata, in cambio di altrettanta, tramite uno sguardo e una proposta da parte mia... Se vuoi Noi possiamo prestarti una parrucca. Grazie, mi farai felice... Sinceramente non mi aspettavo addirittura tanto, quindi è stata per me una carezza in un abbraccio. È proprio vero, la sofferenza accorda gli animi per farne nuova melodia, sentimento mai provato né pensato prima. Lo so bene io, che da tempo dispenso carezze in ogni modo, con le mani e non solo, anche con le parole, lo sguardo ed il sorriso. Cominciai a dispensare carezze quando mi ammalai, perché in realtà le cercavo come l'aria. Fame di carezze, ecco... si trattava proprio di questo. Però dovevo chiederle, e di certo non si può con un... mi dai una carezza, per favore? Allora presi ad allenarmi con me stessa. Di quel periodo ricordo fu questo il lato positivo. Mi presi a cuore come non mai. Figlia di me stessa, fragile, vulnerabile. Bisognosa d'affetto e di carezze dolci e lievi al Cuore, non ci fu giorno che me ne privai. E amandomi imparai ad amare.

giovedì 9 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.8) (La Carezza)

Ho letto da qualche parte una frase che dice più o meno così... Se non sai che cosa fare delle mani trasformale in carezze. Le "mani"... quanto sono importanti le mani? Senza le mani sarebbe impossibile vivere. Le mani servono a creare, a difenderci, ad accarezzare. Le mani, diramazione del cervello, diventano il mezzo della relazione con l'esterno. Le mani portano all'"abbraccio", all'unità e ad annullare la solitudine. Le mani colmano il vuoto. Che meraviglia. Un contatto continuo per accogliersi e accogliere. Come dovrebbe essere sempre, visto che siamo stati fatti per questo. Toccare commuove e smuove e rimanda alla carezza materna, quella che trasmette un sogno e che è respiro per l'anima. Stasera avrei voluto essere presente all'incontro, " Dal tocco alla carezza", uno dei relatori era un giovane Amico cui mi sento legata da materno affetto, ma in questo particolare momento devo vagliare le mie forze, e purtroppo ho dovuto rinunciare. Un tocco per approcciare, una carezza per accogliere. Da due anni ne abbiamo perso l'abitudine fisica, cercando di compensarla con lo sguardo e la parola, questa addirittura anche da lontano. "Non è un'abitudine per me ma una carezza sul Cuore sapere che ci sei". È il testo di un sms inviatomi qualche tempo fa, e anche se l'autore era persona a me nota, mi fece venire il batticuore. Come fosse compagno di un mazzo di rose rosse da un ammiratore. È ché si nomina il Cuore, e nel Cuore risiede ogni sentimento... Affetto, Amicizia, Simpatia o quant'altro sono forme nobili d'Amore. E fa piacere essere ricordati, perché amiamo essere amati.

mercoledì 8 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO ( n.7) (Un grato saluto)

Due anni di pausa, il viaggio di ognuno interrotto, e la sensazione di tempo fermo per sempre. Poi si riprende ad andare, a tratti stentatamente, come per la ruggine o dei rovinosi massi a caso, imprevedibili lungo il percorso. Finalmente si riparte quasi spediti, a tal punto che sembra non esserci fermati mai. Pura illusione, svelata di buon mattino, quando alla luce di un messaggio tutto appare come folata di vento. La vita è così, tra illusione che sia per sempre e speranza di renderla per l'eternità. Perché Speranza è anche una vita spesa bene, che pure al termine è come non finisse mai e non lascia tristezza intorno. Stasera l'ultimo pensiero della giornata vuol essere perciò un grato saluto ad una bella Persona che da oggi non sarà più presente fisicamente, ma certamente continuerà nei ricordi di Chi l'ha vissuta come amica, o cultrice appassionata di ogni forma d'arte. A Floredana Arnò, donna intelligente, propositiva ed entusiasta sempre, la Nostra città, le associazioni, la cultura tutta devono molto. Perdiamo un riferimento importante per sensibilità e umanità, ma il Suo essere dignitosa nella malattia che non ha mai nascosto, la rende ancora più grande agli occhi di tutti. Lei non ha perso, perché ha elaborato negli anni la modalità della vittoria. Lasciare dietro di sé i segni del Suo passaggio.

martedì 7 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.6) (Insieme attraverso la notte)

Si procede insieme, praticamente affiancati, in solidale amicizia. Si ascolta. Pare tutto naturale, eppure comporta una grande responsabilità. Essere pronti ad ogni momento buio dell'Altro, pensare ed agire come se fossimo Noi ad attraversare la notte. Ché il passaggio sia rapido e meno pauroso. Se si potesse prendere una parte delle sofferenze altrui per dare conforto, sarebbe si una consolazione, ma possibile non è, allora si ricorre alle parole, si cercano quelle giuste però il dubbio che non siano le appropriate resta sempre. Ad un'Amica che vive un periodo particolarmente difficile che dire? Se fossimo al Suo posto che cosa vorremmo sentirci dire? Non esiste buio assoluto. Anche la notte non è mai nera. Nel buio una luce ci sarà sempre, e pure una notte senza luna avrà almeno una stella. Prova a chiudere gli occhi, e dovrai accontentarti dei suoni per dare forma a ciò che percepisci intorno, ma in compenso potrai immaginare dimensioni e colori, un mondo a parte, esclusivo per Te. Alcuni eventi sembrano ostacoli, la fine di un equilibrio, sono in realtà crocevia che portano a delle scelte, ad una crescita interiore per poter continuare. I momenti bui sono occasioni per imparare a non aver paura, perché dopo la notte, è provato, c'è sempre un nuovo giorno. Un nuovo giorno da vivere in completezza, unico e speciale come lo è ognuno.

lunedì 6 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.5) (La "scena" presente)

Quando si riprende il viaggio, delle soste precedenti si trattiene il ricordo più o meno piacevole, ma è al panorama del momento che si rivolge lo sguardo e l'interesse per non perdere alcun particolare e viverne le emozioni. Una metafora delle mie, che mi riporta indietro nel tempo e trovo molto efficace. Forse qualcuno li ricorderà, quei cubi di legno, colorati da comporre insieme per farne immagini, o scene da fumetti... una sorta di puzzle facilitato, adatto ad un bambino perché cominciasse ad abituarsi all'ordine logico delle cose. Ogni cubo aveva 6 facce, quindi 6 immagini da realizzare e di cui andare fieri. Però alla fine si faceva in fretta a farle tutte, così perché il gioco durasse si provava a mescolare le facce per farne scene diverse che, ovviamente risultavano sballate e alla fine si accantonava definitivamente l'idea di mettere insieme cose che non potevano essere. Quel tempo è passato da un pezzo ed io mi ritrovo ancora a voler fare la stessa cosa coi pensieri, cercare di accomodarli coi ricordi e infilandoci pure i progetti. Qualche volta ne esco irritata. È chiaro, il presente non può aspettare... e va considerato nella sua totalità, con quello che offre, compresi gli acciacchi, i problemi ma pure qualche traguardo sperato. Una combinazione alla volta perciò, solo con quello che si ha a disposizione.

domenica 5 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.4) (Sono tornati i giorni migliori)

Quando sono a casa, al ritorno dalle mie due ore in ospedale sento di aver bisogno di altrettante per far silenzio dentro me. Per elaborare racconti di vissuti, sguardi smarriti oppure di sfida, altri infastiditi, stufi se non rassegnati. È come facessi a passo veloce una camminata nel parco, e tornata a casa sentissi una grande spossatezza. Così mi sento ogni volta, ma non desisto perché mai stanca. Spossatezza fisica non è stanchezza interiore, perché basta un po' di riposo e si dimentica la fiacca temporanea e restano i benefici riportati dall'esperienza. E per questo da sempre, nel pomeriggio resto a casa. Per collocare nel modo giusto ciò che ricevo al mattino, emozioni e pensieri condivisi, elaborare tutto e trasformarlo in propositività. Un'impresa, in verità, non molto semplice. Qualche volta bisogna asciugare lacrime col silenzio, altre chiarire pensieri senza aggiungere tante parole, persino sfrondare paure, infine alimentare la speranza. Sorridere con gli occhi, pensare e scegliere le parole giuste che non lascino spazio a dubbi e ad altra sofferenza. Darsi appuntamento che è di per sé speranza spicciola a pronto uso. Non manco mai di chiedere prima di andar via... quando ci vediamo? E alla risposta replico... io ci sarò e verrò a cercarti. Basta poco per mostrare di tenerci tanto, emozionarsi insieme ad esempio, e poi ringraziare per la ricchezza avuta in dono. Sono cose che migliorano i giorni. Io non ho cambiato la mia esistenza, la realtà che vivo è sempre la stessa, ho mutato solo gli orizzonti.

sabato 4 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.3) (Ricomincio da me)

Parto da una citazione... "Attua in te quel cambiamento che vuoi che avvenga nel mondo. Non c'è posto migliore per cominciare che da se stessi". Già, invece continuiamo a lamentarci nell'incoerenza assoluta. Carburante alle stelle? E autostrade intasate dal traffico per il lungo ponte del 2 Giugno. Ché poi il 2 Giugno che festa è...? Dicesi festa della Repubblica, ma quanti sentono questo giorno tale, se non va loro bene nulla di nulla del sistema? Si dovrebbe cominciare a fare chiarezza e optare per delle scelte anche controcorrente ma in linea col proprio pensiero. Recentemente come è noto, sono stata poco bene, e mi ha preso una forte ansia, non mi capitava da allora. Era il timore di non essere affatto considerata, perché respiravo normale, camminavo più o meno, non avevo febbre. Mi sono chiesta se a quel punto, dopo due anni di psicosi da virus, non fosse il caso rivedere tutta la situazione. Non mi aveva demolito il cancro, e ora una meniscopatia complessa mi stava mandando in tilt? Un virus trasformista aveva rimescolato le carte, fatto crollare castelli di certezze e costruito altri tra le nuvole. Gli atteggiamenti odierni in generale lo provano, ed io sono ancora più stizzita. Un sasso nello stagno crea cerchi sempre più ampi, però a nulla serve se non ci si sofferma a mirarli.

venerdì 3 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO.(n.2) (Devo stare bene)

Ho trovato una frase attribuita ad Einstein... "Chi ha da fare non ha tempo per le lacrime", ed effettivamente è così. Occorre cercare qualcosa da fare, un impegno che sia anche distrattore mentale, che gratifichi e stanchi insieme, ma che soprattutto distolga l'attenzione da sé. Nel frattempo non si resta mai soli perchè Altri volentieri seguono Chi si dà da fare e non indugia con il lamento. Perché questo fa paura, ad altro non serve che suscitare uggia o nel migliore dei casi, pietà, che fastidio dà ugualmente se non di più. Affrontare l'esistenza con leggerezza, che non vuol dire superficialità, è il primo comandamento per la sopravvivenza in genere. Ma tra il dire e il fare a volte c'è l'oceano, e così può risultare difficile vivere come natura richiede e Dio vuole, perché mai vorrebbe diversamente. Potrei più o meno farmi interprete dell'esperienze altrui, ma ognuno le vive in modo personalissimo anche se un denominatore comune c'è. È quell'ansia del futuro che sembra minacciato e a sicura scadenza. Si deve vivere perché ci è stato dato, ed è necessario che passo dopo passo lo si faccia come meglio si può. Anche per me ora è così. Perché ho scelto o sono stata scelta e non posso deludere, pure se a volte temo di perdere credibilità e dare poco affidamento. Con gli anni qualche imprevisto e acciacco in più, ma resisto, perché devo stare bene, tutto qui.

giovedì 2 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.1) (Un viaggio personalissimo)

Penultimo incontro GAMA su una splendida terrazza, alla leggera brezza di un'estate più che annunciata. Non siamo molti, un po' come accade negli ultimi giorni di scuola, ma sufficienti a formare un vero gruppo di auto mutuo aiuto, che condivide emozioni in piena libertà, senza timore di giudizio. Siamo arrivati quindi alla fine del viaggio, iniziato l'autunno scorso, ognuno col proprio bagaglio più o meno alleggerito, nella consapevolezza che è bene arrivare alla meta, raggiungere obiettivi con poco peso e in leggerezza, per sentirsi soddisfatti di ciò che si è raggiunto. Durante questo viaggio che cosa abbiamo acquistato? Meditazione sui pensieri, la mente vaga ma difficile non è ritornare alla consapevolezza se riporteremo l'attenzione al respiro, al corpo che respira, ai suoni e ai profumi intorno. Al "Qui e Ora" non in modo giudicante e senza pensieri riguardo il futuro. Quando ci si appresta per un viaggio è normale si crei il caos. Che cosa portare, che altro lasciare? Giusto per mettere ordine e poter partire, per il momento sentirsi a posto. Si rimira poi l'effetto finale... l'inutile è stato eliminato, rimane l' essenziale. Risultato... una gran leggerezza, senza più zavorre. Qui e ora, ordine, sapienti scelte... e alcuna fretta. Incontro quindi a tutta condivisione, come sempre assai proficuo, partecipazione attiva e conclusione in "dolcezza".

mercoledì 1 giugno 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.100) (Dominarsi)

Pensavo... quei particolari all'improvviso diversi, perché guardati con gli occhi del "poi" e intesi con l'Intelligenza del Cuore. E accade quando è trascorso il tempo giusto, e di un'esperienza estrema è rimasta la parte migliore, quello che si è imparato. Dopo aver gettato alle ortiche la rabbia e il nervosismo, l'ansia e il nodo alla gola in stato permanente, le lacrime e i silenzi. Ed è sempre questo il tempo in cui bene è ammansire le bestialità interiori, una volta consapevoli imparare a gestire le emozioni scegliendo parole ed azioni. In quest'ottica la Malattia è una grande opportunità, offre tempo, affetti, e sogni da recuperare. E in seguito sarà appassionarsi. Proprio così, farsi prendere dalla passione, ché già per vivere ci vuole passione. All'inizio potrà sembrare un termine improprio, ma la Passione include le situazioni, le persone con cui ci si confronta, problemi ed anche sofferenza, il modo diverso di viverla e speranza di superarla. Io mi sento totalmente con Loro, e quando ogni sentimento manca di filtri e le emozioni sono immediate, è di Noi che parlo perché in quel momento vivo da quella parte di speciale universo. E tutto scorre assai naturalmente. Parole, sorrisi e gesti. Come ad esempio, una carezza lieve su un ginocchio, sulla mano o su una guancia. E a me non penso più, dominata del tutto dal momento di vita dell'Altro.