mercoledì 22 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.21) (Poche parole e tante password)

Ovviamente solo per capirsi. Perché sia pur piccolo il mondo, facciamo in modo che risulti sempre più difficile esserci? La pandemia c'avrebbe cambiato, per cautela alcun assembramento e niente file, solo per appuntamento... dal parrucchiere, in banca, alle poste. E se possibile meglio da remoto. Tutto più semplice e veloce. A dirsi certamente, a farsi molto meno. Poi ci sono le telefonate a cui non si risponde perché da numeri non memorizzati, messaggi letti troppo tardi, siti dove entrare ed uscire, ma con password che è ok all'ingresso, ma out all'uscita... Un loop dopo l'altro, e cascano le braccia. Non si vive secondo natura in questa maniera, e si attira l'altrui condotta ancor più incomprensibile. Troppi discorsi senza guardarsi negli occhi, e spiegazioni di sfuggita dando pure le spalle virtuali. È deludente. Insomma, armiamoci e partite... e una volta partiti, dietro front perché l'avete fatto in modo sbagliato e pure "senza armi". Che dire? Ho nostalgia degli accidenti di un tempo quando mi dicevo... Dobbiamo accettare anche questa?... e l'accettiamo. Dovrà finire prima o poi. E molto confortava un fiocco di tenerezza, scelto a caso ma non per caso... "Le stelle cadenti sono la prova che si può essere bellissimi anche quando si cade". Cose semplici così, poche parole e alcuna password. E per restare in tema di semplicità e concludere altrettanto semplicemente, ci sta bene una delle mie metafore. Perché promettere in un futuro cassetti profumati alla lavanda, se non si dà modo e tempo per raccoglierne i fiori all'inizio dell'estate, farli seccare a dovere e poi riempirne sacchetti di tulle colorato a compimento dell'opera? Meglio allora profumare la biancheria con del basilico secco in un tovagliolo. Un "pout pourri" rustico, senza pretese ma almeno facile da realizzare.

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