martedì 8 luglio 2025

GIORNO DOPO GIÓRNO (n.19) (7 Luglio 1979 - 7 Luglio 2025)


Ogni anno mi piace iniziare così, con le due date, quella d'inizio e l'altra a continuare, bilancio ed augurio per la Nostra unione.

Essere nei pensieri di qualcuno fa sempre piacere, poi nelle occasioni speciali ancor di più, dà tanta gioia. Quella che ci è stata donata con i tanti auguri ci ha fatto sentire ricchi di ciò che conta davvero, affetto, stima e tanto altro ancora.

E poiché ormai sapete quanto mi piacciono le metafore...

Avete presente quel trenino alla festa di Capodanno?

Si comincia in due, e poi quattro o più.

Mentre si va, si aggregano quelli impensabili e si perde Chi poteva restare.

Alla fine comunque si va avanti uguale. La "festa" deve continuare. 

E per concludere che dire di Noi ? Siamo talmente diversi da incastrarci ugualmente e in modo quasi perfetto smussando angoli e limando spigoli. 

Rispetto e libertà, e amore che evolve e si trasforma nel tempo, queste le parole chiave della nostra unione da 46 anni...

"Ti amerò qualunque cosa succeda.

Ti vorrò bene sia quello che sia,

anche se inciamperai,

anche se ti comporterai come qualsiasi essere umano,

comunque, ti amerò".

lunedì 7 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.18) (Come una vacanza)


Una domenica trascorsa così, non saprei definirla, indaffarata sempre, coi miei acciacchi, tanti pensieri, conclusa poi tra  ricordi e speranza in una notte più fresca.

La buona memoria può anche non essere amica. Di un torto subito ad esempio, al Cuore affida il perdono, ma da sola ne conserva il ricordo.

Stasera però sento il bisogno di un ricordo sereno.

Ed anche se tempo è passato, ritorna la seraficità di Gerardina, un'anziana paziente conosciuta anni fa. 

Lei paragonava questa vita ad una vacanza. Trovai l'immagine, poetica e la feci mia.

Una vacanza non dura per sempre, conviene viverla al meglio, aggiustarsela per coglierne i momenti più belli.

Ed io spesso tra mille arrangiamenti in quei momenti mi rifugio.

domenica 6 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.17) (Delicato equilibrio)

Passata è la mezzanotte, si appresta la domenica, eppure mi sento ancorata al giorno concluso. Sarà per i pensieri o per il caldo che fa sentire tutto appiccicato addosso o... non lo so.

Le notizie che non pensi, le parole lasciano sempre un fardello da alleggerire di peso. 

Ed è una sensazione strana, perché si deve farlo ma nello stesso tempo si teme perdere qualcosa. 

Potrei scartare troppo, escludere qualche particolare, e quindi restare quasi ad un "punto morto", ferma e abulica, forse propensa a non far niente, a restare indifferente.

Ma non si può, ci sono i legami, l'affetto e si tenta, e magari qualcosa succede.

Sento il sudore scivolare lungo la fronte, le tempie, il mento. Ma perché l'estate deve rendere tanto insofferenti? A tal punto da fare di ogni cosa un problema.

Una volta qualcuno disse... se ti occupi, non ti preoccupi. Domani, anche se domenica, volto pagina, e cambio ritmo.

Meglio darsi da fare. Un cassetto da sistemare, e Mente e Cuore da fare più leggeri.

In superficie ciò che appare. Sotto ancora come in un doppio fondo quei particolari forse rimossi, per sempre archiviati come l'idea di quella parte morta prima di me.  

Ma davvero è così?


Non si resta vivi come non si muore del tutto. È in questa consapevolezza il delicato equilibrio.

sabato 5 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.16) (Quanto è fragile la vita)

Tutto al suo posto? Magari sul momento, ma Chi non sa quanto è fragile la vita?

La scomparsa improvvisa del calciatore portoghese Diogo Jota porta a riflettere.

Aveva ciò che desiderava, sposato da undici giorni con la donna della Sua vita, tre figli meravigliosi e... la vita davanti.

In un secondo un incidente stradale ha spazzato via tutto.

Per questo non lasciare nulla al “faccio dopo”. Perché a volte non c'è un dopo. Solo per questo tempo... questo giorno... questo momento.

Ma la Speranza si accompagna al Tempo, pure senza esagerare.

Si pensi pure ad un futuro che non sia troppo lontano. E questa sia norma per tutti, perchè come affermava Lorenzo il Magnifico... del doman non v'è certezza.

Già... perciò e con tale consapevolezza non dobbiamo sempre ripetere... c'è tempo.

Non è mai abbastanza il tempo per apprezzare ciò che la Vita offre, nel bene e nel male.

D'altra parte però non si può neppure vivere come se si camminasse sulle uova, ci si priverebbe della gioia del momento.

Ogni giorno va considerato come una piccola vita da vivere pienamente.

E ogni età è buona per andare al recupero, anzi prima è, meglio sarà.

Cogliere ogni opportunità, pure all'apparenza insignificante, perché... se non ora, quando?


Metti un punto e vai avanti, guardando al  futuro, che sia lungo breve, sarà vissuto con impegno e consapevolezza.

venerdì 4 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.15) (Quanto è bello piangere da soli)

Questa me la scrivo!

Ho esclamato alla frase pronunciata da Anna Maria, oggi all'ultima chemio...

"Ho scoperto una cosa. Quanto è bello piangere da soli".

Sarà stato per l'intensità nonostante frase quasi sussurrata, o perché nessuno se l'aspettava, ed anche per la solennità del giorno, un importante traguardo raggiunto, fatto sta che Noi presenti siamo rimasti tutti muti.

Impossibile replicare ad una verità per niente scontata. C'è infatti chi ama la teatralità anche nelle situazioni che vissute nell'intimità con se stessi permettono un'elaborazione e una ripresa più consapevoli.

Ma tant'è ognuno è fatto a suo modo...

- Eh qualche volta mi capita venir fuori con una frase filosofica...

Ha replicato così la nostra Amica al silenzio generale, e quanto fosse vero forse non lo immaginava.

Quanto è bello piangere da soli...

È giusto. Non rattristi chi ti è vicino, non sei tenuto a dare spiegazioni che poi nessuno capirebbe, scegli tu il momento, il luogo e la modalità.

Ti senti fragile ma capace di gestire le tue risorse interiori.

Davvero una lezione di vita, quella di Anna Maria che oggi era meno pimpante del solito, in parte stanca e un po' in vena di ricordi.

Succede dopo un'esperienza forte che diventa pure formativa.

Così anch'io che pensavo aver scoperto abbastanza, oggi ho imparato che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo sempre responsabili di noi stessi.


Io con gli occhi lucidi e il cuore a mille.

GIORNO DOPO GIORNO (n.14) (Uno tsunami d'amore)

Esserci pure senza stare. Si tratta di empatia.È trattenere nei pensieri. Pura sintonia.

È la compassione la chiave di volta. Mettersi nei panni dell'Altro o almeno provarci, e se ci si scopre inadeguati, avere il coraggio e l'umiltà di farsi indietro.

Perché non tutto è per Tutti.

Empatia è...

Io sono con Te, e in questo mio momento, sicuramente diverso dal Tuo, ti difendo, ti accarezzo, ti cullo. Sono Presenza.

Una Presenza che serve, che non si limita a parlare, sorridere pensando ad altro.

Una Presenza che sente, si commuove e si contiene, ma non si vergogna se a volte le lacrime dal Cuore fanno lucido lo sguardo.

Una Presenza che tace, fa parlare


Dio senza nominare di continuo Dio.

Un abbraccio, un sorriso, le parole giuste al momento giusto faranno dimenticare spazio e tempo, trasmettendo forza e speranza, riportando equilibrio e serenità. 

Uno "tsunami" d'Amore.

mercoledì 2 luglio 2025

GIORNO DOPO GIORNO (n.13) (Finalmente è finita)

Mi procura sempre grande commozione, lo è stato anche oggi, a tal punto che mi è cascato il sacchetto con le caramelle.

Intimiditi ed emozionate si esita davanti alla campana della speranza. Non ci si crede ancora che il percorso sia terminato, e che ora si è lì davanti alla campanella.

Qualche lacrima scende lenta.

Occhi commossi, ho pensato... niente di più bello...

- Non ci posso credere. È davvero la fine?

Chissà perché poi, visto che se c'è un inizio sempre ci sarà una fine.

Vero è che queste storie non sono tutte uguali. Più o meno tanti paragrafi, un po' di parentesi, e a volte... quanti asterischi!

Comunque... si resta al centro del piccolo mondo ricostruito a fatica, forti di questo e si deve continuare ad esserlo per questo.

Tutto ha un inizio e tutto ha una fine. 

E a Noi tocca ricominciare sempre, perché se la fine ha un tempo, ricominciare è all'infinito. 

In qualsiasi momento, qualunque sia il motivo.

Allora, che si fa? 

Cominciamo subito, dopo che ogni luce sarà spenta e smorzato l'ultimo pensiero.

Ne avremo tenuto da parte uno solo, un piccolo progetto o proposito per domani, un acquisto, una dolcezza, un abbraccio.

Basta coi pensieri vagabondi e continuiamo a vivere giorno per giorno quello che di bello la vita dà.


Parole pensate le mie, con tanto affetto, ché veicolino l'energia giusta per una rinascita a... 🌟🌟🌟🌟🌟