martedì 31 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.99) ( La "Cura")

È il cancro una malattia strana. Le cure esistono, i progressi della ricerca ci sono, eppure non si guarisce se prima non si è raggiunta la piena salute interiore. Lo stare bene dentro diventa condizione imprescindibile per l'adesione e il potenziamento delle terapie. Ieri al convegno è emerso questo, accettazione, elaborazione e poi far proprio il percorso che si vivrà nel modo più normale possibile. Qualcosa in più, difficile, ma parallelo al corso dei soliti giorni. La prima medicina sono le parole. Le parole condivise ed ascoltate, quelle sussurrate per conforto, le sorridenti tra le lacrime. Con le parole ti accarezzo, ti saluto, per dirti arrivederci. Poi guardare con altri occhi le pareti di casa, ogni arredo di stanza, le cose di sempre. Rivalutare il trascurato fino a quel momento. Respirare profondamente i profumi familiari, farsi accarezzare dalle voci, anche dai rumori. I sensi hanno bisogno di tutto questo per continuare, non importa quanto ma come. Io non sono nessuno. Non sono medico, psicologo, ma "persona informata dei fatti". Temevo di annegare e mi sono aggrappata alla realtà intorno, e se ci sono significa che ha funzionato, non mi chiedo ancora per quanto, mi curo invece come fare per continuare.

lunedì 30 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.98) (La Malattia stravolge la vita ma non la priva del suo valore)

Frase emblematica pronunciata oggi dal dott. Marinaccio dell'ANT, che ben riassume contenuti e senso delle varie relazioni al convegno dell'Albero della Vita. La cronicizzazione della malattia vista come importante traguardo ma pure maggior impegno da parte di tutti, a partire dal medico di famiglia e finire alle istituzioni. Gli ultimi anni hanno visto una notevole riduzione di mortalità per tumore soprattutto per il sesso maschile, mentre per le donne la situazione è stabile, forse per una maggiore incidenza di tumore polmonare. Si presenta quindi la necessità di valida rete comunicativa fra le varie figure professionali, perché dopo i canonici cinque anni il paziente abbia come riferimento per il proprio follow up il medico di famiglia. D'altra parte questi ultimi due anni di pandemia hanno svilito per vari motivi la figura del medico di famiglia che ora si sente solo oberato di pratiche burocratiche. La centralità della "persona", non più solo organismo da curare con farmaci ma di cui farsi carico nella sua totalità, perché possa continuare a sentirsi integrata nella normalità pur in un percorso anomalo e parallelo. A tal proposito entrano in campo le associazioni che con aiuti concreti (trasporto) o mirati al supporto, offrono tempo e disponibilità. L'importanza delle terapie palliative, il ruolo rivalutato dell'hospice, non più da considerare come "luogo dove si va a morire", bensì "ponte" tra ospedale e domicilio, dove trovano accoglienza e cura un po' tutte le patologie croniche. Questi i temi trattati nella molteplicità dei vari aspetti. Non solo scienza, burocrazia ma pure empatia, umanità, e necessità di formazione continua. Poiché di cancro si muore sempre meno, si possa col cancro convivere sempre meglio.

sabato 28 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.97) (Doni utili comunque)

È sempre diverso ciò che mi arriva all'improvviso, e mi sorprende ugualmente in positivo anche quando palesemente è tutto il contrario. Resto convinta che sia un avviso, un suggerimento, un tentativo di guida. Perciò riesco a dargli un senso unico, dopo aver analizzato quel che sarebbe un problema, a "doppio senso alternato". Con calma, oggettività e vagliando i particolari arrivo alla conclusione che è un "non problema", quindi non c'è soluzione per cui rimuginare, arrovellarsi, farsi il sangue amaro. Così considerando un po' di cose capitate a qualcuno di Noi in questo periodo, non perdendo mai la fiducia visto che la vita va in tale modo, stasera condivido dei versi. Ironia e consapevolezza in un'analisi perfetta dell'esistenza. La Locanda L’essere umano è una locanda, ogni mattina arriva qualcuno di nuovo. Una gioia, una depressione, una meschinità, qualche momento di consapevolezza arriva di tanto in tanto, come un visitatore inatteso. Dai il benvenuto a tutti, intrattienili tutti! Anche se è una folla di dispiaceri che devasta violenta la casa spogliandola di tutto il mobilio, lo stesso, tratta ogni ospite con onore: potrebbe darsi che ti stia liberando in vista di nuovi piaceri. Ai pensieri tetri, alla vergogna, alla malizia, vai incontro sulla porta ridendo, e invitali a entrare. Sii grato per tutto quel che arriva, perché ogni cosa è stata mandata come guida dell’aldilà. - GIALAL AD-DIN RUMI - Ecco, sinceramente ho poco da aggiungere per questa "buonanotte", essenza di speranza. Solo un surplus d'affetto, quindi a domani... con tutto il mio Cuore.

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.96) (Prova in fase di risoluzione)

Bene, anche oggi giornata calda, caldissima, ma da parte mia poco disagio, piano piano riprendo la carica, lentamente la gamba migliora. Ed è come rinascere, un'altra volta. Lo dico con soddisfazione, secondo "avviso di garanzia" ricevuto, accettato, compreso il senso. Veniamo partoriti una sola volta, ma ci mettiamo al mondo tante volte. È tutta questione di testa, e di Cuore perché bisogna volersi bene. Della serie, viene offerta a Tutti una seconda, ed oltre, opportunità, sta a Noi cogliere al volo. Oggi ne abbiamo parlato anche con alcune pazienti. Certi eventi si presentano quando si arriva a dei crocevia dell'esistenza, occorre fare delle scelte, una persistente inquietudine occupa i giorni. Ed è il giro di boa, quello che cambia il verso e il significato di quest'ultimi. Conviene fare silenzio per fare strada alla riflessione e poi riprendersi, perché alla fine, essere messi alla prova è normale per tutti, e la differenza la fa la giusta valutazione degli eventi... scorrendo la propria storia, le emozioni e i sentimenti.

venerdì 27 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.95) (Altra motivazione non è)

Nei momenti di difficoltà se forte non fosse la motivazione ci sarebbe da riporre il camice tra i ricordi. Ma quando l'Amore supera di tanto il Dolore da farlo quasi dimenticare, allora si continua, e Colui che tutto vede e sa, provvede perché si possa continuare. Essere grata per lo "strapuntino" di vita concesso, e dare un senso alla malattia costituirono per me la motivazione iniziale. Col tempo è diventato qualcosa di più. Partecipazione, vicinanza, sostegno... e potrei continuare. Aiuto a scegliere foulard e parrucche, ad esempio, racconto di me e soprattutto ascolto. Ansie e timori, confidenze e speranze, tutto questo è diventato pane quotidiano, lo è stato anche negli ultimi due anni, a distanza briciole portate apposta dal vento. Ed è motivazione che si rinnova. Ieri una giovane donna musulmana che non diceva una parola in italiano, alla Sua prima chemio, tramite il figlio mi ha ringraziato con una frase bellissima... Ringraziamo Dio perché oggi sei entrata in questa stanza. E pensare che io avevo solo sorriso, detto che era bella e lo era davvero, che se fossero cadute le sopracciglia avrebbe potuto ridisegnarle con la matita. Ci vuole poco per entrare in sintonia e alla fine capire che sei sulla strada giusta.

mercoledì 25 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.94) (Fiocco rosa per NOI... INSIEME)

È nata una bambina. Giulia. Ha visto la luce e se n'è innamorata. Una cosa bella finalmente, ad occhi chiusi fissiamo nella memoria ancora lo scatto di quella bambolina rosa da accarezzare, cullare, stringere a sé. È incredibile quale rinnovamento porti una nascita... tutto passa alle spalle ed è una sensazione di vitalità che prende prima a serpeggiare e poi montare di animo in animo man mano che la notizia si diffonde. Quando ci penso, resto affascinata da tale cosa e mi sento viva più che mai. Anche questo sarà un aspetto della "poliedrica" speranza. Per fortuna ci sono i cuccioli d'uomo, che come gli altri cuccioli non hanno paura di niente, e scelgono il mondo. Se così non fosse, che ne sarebbe del mondo? Ogni volta è come se la morte fosse sconfitta per sempre... ed è la Vita ad uscirne vittoriosa. Ho sempre pensato che avere dei figli sia una fortuna anche per questo... è come regalarsi una "briciola di immortalità". Non muori mai perchè una parte di Te continua a vivere in loro, e poi ancora nelle generazioni successive. Nascite e rinascite rinnovano la cosa più bella che c'è e che non muore mai... la speranza. E intanto un esserino nato da poche ore, ha già una Sua "storia", dei sentimenti... delle emozioni. Nove mesi di un rapporto unico ed esclusivo, e il desiderio coraggioso di conoscere il mondo. Buonanotte, piccola Giulia... 🌜🌟❤🌟🌛

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n. 93) (Quando si dice...)

L'apparenza inganna. Si, ma qualche volta c'azzecca pure. Ti fidi o non ti fidi? Io vorrei, ma prima sarebbe opportuno venissi ascoltata. C'è tutta una storia prima e intorno, perché se ne possa costruire un'altra dopo. Stasera va così, sfiduciata e delusa mentre ricordo le ricorrenti parole di mia madre... Povero Te, se finisci in mezzo al sistema. Un sistema di interesse privato che poco riguarda il benessere pubblico. E illudersi non si può... perché tant'è va così. Vali una cartellina di cartone, nome e cognome, diagnosi e referto dettagliato. Perciò stasera mi scriverei una lettera, non per voglia di apparire, ma per fare chiarezza in me, in un momento di confusione, mentre mi sento sbagliata a tal punto da fare scelte sbagliate. Allora devo sapere se in effetti è così o il contrario, sono altri che per proprio tornaconto fanno in modo io mi senta precaria per poter continuare. Scriverò a me stessa e sono certa, capirò di più. Tuttavia non mi accontenterò, e la ricerca di me stessa andrà avanti, sempre più spedita perché sono ricaricata di positiva obiettività. Per finire un ricordo, bello nitido. Qualcuno un giorno mi parlò del "primario dei primari", stasera più che mai convinta solo a Lui sempre e per sempre mi affiderò.

lunedì 23 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.92) (Per amore e per dolore

Un'anta di un armadio che non chiudeva e tanta fatica all'improvviso. Non ho fatto tutto da sola in verità, mio marito mi ha aiutato, ma ho dato, dato, dato più di quanto avrei potuto, e la gamba ha retto. Non so se sono veramente forte come voglio apparire o la mia è solo una maschera che mi aiuta a crederlo... work in progress comunque... dall'inizio così duro ad oggi. Non è stata completamente forza mia, lo so bene, ma sta a me continuare a non farle perdere vigore. A volte però, soprattutto quando sono sola in casa, i pensieri cominciano a scorrere veloci come fotogrammi di una pellicola in accelerazione, e ricordi, paure, progetti mancati, speranze si susseguono senza pause e poi mi lasciano stanca. Ed è a questo punto che dubito della mia forza, tendo a piegarmi su me stessa, ma reagisco, alzo la testa e vado avanti. Continuo ad andare avanti e mi convinco di essere forte. Lo penso io e lo pensano gli altri, che ascoltano le mie "giornate speciali", scandite da un tempo senza ore, minuti, secondi... Qualcuno dice che sono cambiata, altri affermano che in realtà ero già così, solo non consapevole. Al solito la verità è in mezzo, per cui concludo forse sono cambiata in parte facendo emergere il meglio di me. Perché...? Per amore e per dolore.

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.91) (Passo dopo passo)

Non c'è alternativa. Equilibrio e fiducia, passo dopo passo, e arriverà pure lunedì. E intanto qualcosa si può fare, tornare ad un'antica sintonia con Chi solo può capire. Un'altra giornata a valutare gonfiore e dolore, è più... è meno? Ma Chi me lo fa fare? Voler mettere un punto fermo ma non poter concludere. Stasera mi sento così. Sarà il caldo arrivato all'improvviso, la ridda di emozioni contrastanti, la giornata vissuta quasi con affanno, sarà stato per tutto questo, ho chiuso gli occhi e ho preso a respirare con consapevolezza, e lasciar andare i pensieri e quel po' d'ansia che li accompagna. Non sempre si può tenere tutto sotto controllo, anzi spesso si perde ogni sicurezza, e la strada davanti pare quasi interminabile, perché le situazioni si presentano volta per volta diverse e le variabili sono tante. Me lo conferma l'Amica mia di sempre, Donata, ottant'anni a luglio e una festa programmata per l'occasione. Io conto di arrivarci e superarli, Tu mi segui? Come no? Non dobbiamo annegare mai, ricorda per Noi l'acqua è sempre bassa. Già, bisogna vederla così, perché di mareggiate ne abbiamo vissute abbastanza. Perciò il punto fermo lo metto lo stesso, per non finire in un gomitolo di strade, simile ad un labirinto senza uscita. Domani sarà Domenica, oltre non voglio pensare.

domenica 22 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.90) (Momentaneamente nuvoloso)

Penso... non sono una quercia secolare, non posso resistere a tempo indeterminato. Allora per non dar conto al tempo mi rifugio in un piccolo spazio con un piccolo cielo sempre azzurro, da me colorato dopo che i brutti pensieri l'hanno reso bigio. Lascio fuori ansie e crucci, rimpianti e falsi pentimenti, che passino pure davanti ma senza nemmeno sfiorarmi. E così è... Ma a volte torna il brontolio dei tuoni da lontano, e qualche nube si affaccia. Il tempo si ferma bruscamente. E faccio più fatica per mantenermi quello spazio d'azzurro conquistato. Non voglio rinunciarci. Chiudo gli occhi, sgombro la mente, e a poco a poco torna il sereno. Mi rendo conto di ciò che ho, pure se momentaneamente penalizzata, e non è affatto scontato. Anche se prima non ci facevo caso o non ci ponevo l'attenzione, ora mi guardo allo specchio, non so se sono sempre la stessa, e comunque pare che così doveva essere, assolutamente e non diversamente. Come da progetto. Uno dei miei soliti strani discorsi, vero? Questa specie di farneticare senza senso sapeste da dove viene fuori... Ma non sono qui a lamentarmi, le nuvole sono necessarie per apprezzare maggiormente l'azzurro. E io al mio "spazio azzurro" tengo molto, perciò guarderò alle nuvole come pausa, perché dopo sia ampio e brillante più che mai.

venerdì 20 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.89) (Il ritorno)

Siamo contenti tutti di questo ritorno. Lo sono gli "Amici che contano", i medici e le infermiere, siamo contenti Noi, piccolo gruppo ancora per qualche tempo. Non in piena forma, ma quando sono li dimentico ogni acciacco. Sentirsi al sicuro come in famiglia? Forse di più, è comprendere di essere capita nell' intento, e mai giudicata. Così oggi, conoscenze vecchie e nuove, ho sentito pronunciare più volte il mio nome, mi son trovata in sintonia con tutti. È incredibile, Chi non c'è passato non può capire, è sufficiente davvero guardarsi negli occhi e non servono tante parole per condividere un mondo. Un mondo di emozioni. Ansie e timori, piccole gioie, storie. Siamo tornati per cercare di far dimenticare ad ognuno il proprio triste momento, col sorriso, la condivisione, il supporto. Parentesi di normalità dove e quando nulla di normale è.

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.88) (E non si finirebbe mai di contarne...)

... se non fossimo resilienti fino a sfinimento. Eh già, perché non basta ciò che è in corso, a volte si aggiunge un po' di resto. Ma... Bisogna accettare ciò che arriva con animo propositivo. Del resto c'è altra scelta? Rimandare indietro non si può, prendersela in modo eccessivo non conviene. E allora che si fa? Si va avanti, accogliendo tutto, girando pagina, dando spazio ai cambiamenti vari ed eventuali. Pregando e sperando, chiedendo aiuto magari, perché gli Altri non possono sapere ciò che ti cruccia, di che cosa hai bisogno, che cosa vorresti fosse fatto per Te. Propositivi, ecco... lo saremo sempre. E passo nello specifico. Ritornando senza coscienza alla passata condizione ma in situazione leggermente diversa, il disagio che è in me viene fuori, la sofferenza è razionalizzata, e l'Animo e la Mente s'apprestano a riprendere con un unico bagaglio di ricchezza, in modo del tutto autonomo ma con l'entusiasmo di sempre. Spero.

giovedì 19 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.87) (Le persone belle non dimenticano e non si fanno dimenticare)

Ne ho conosciuta una stamattina, giovane con tanto dolore dentro e molti sogni nella testa. Mangiava il Suo panino, poi ad un tratto l'ha posato, mentre due lacrime le rigavano il volto. Vuoi una caramella? Ti piace al latte? Si, dammene due. E il sorriso è tornato ad illuminare il volto. Le persone più belle che ho conosciuto sono quelle che hanno vissuto la sconfitta, la sofferenza, lo sforzo, la perdita e hanno trovato la loro via per uscire dal buio. Sognare. I sogni colmano il vuoto dei giorni del dolore. Momenti in cui prende la sfiducia, la memoria porta conforto, le risorse interiori si adunano in emergenza. Ne hai passate di peggiori, non ricordi? Avresti voluto allora tornare indietro a tempi felici mai pienamente apprezzati. Ti rendi conto che pure oggi è uguale. Ora e sempre sono in Te la pazienza, la forza, il coraggio e un pizzico d'incoscienza che non guasta mai. Puoi affrontare qualunque cosa, sembrerà toccare il fondo, ma sarà quel doppio fondo che ti permetterà di ritornare a galla. E realizzerai i Tuoi sogni comunque, e raggiungerai le mete sognate, i prati verdi dell'Irlanda, i castelli della Scozia, l'amata Inghilterra. Perché lo vuoi, lo meriti, sei una bella persona. Una persona che non dimenticherò.

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.86) (Quando gli anni passano in fretta)

Quando gli anni passano in fretta, e Tu incredulo/a sei fermo ancora ad aspettarli. Eh già, perché te ne accorgi quasi quando sono trascorsi tutti, e allora prendi la rincorsa per raggiungerli, e oggi duole la schiena e domani magari un ginocchio, allora realizzi, e tipi come me, cominciano a ripeterlo a destra e a manca, un po' per scaramanzia, molto per sentirsi dire il contrario. Ma tant'è, quegli sono gli anni. Ho capito. Sarà la vecchiaia. E il tecnico radiologo, un giovane molto gentile... Ma no, non dite così signora. Sono problemi questi riscontrabili anche in molti giovani. Ed io, a queste parole mi sono sentita solo "diversamente giovane". Pure se in questo periodo mi guardo allo specchio e mi riconosco appena. Dentro si è così da sempre, e fuori, quello che si vede. Gli anni, penso... vanno via veloci. Accettare l'idea e convivere con essa. Solo così il tempo passa ma non è un problema, non c'è problema quando s'impara a tener ben stretto il pugno. Talmente stretto da non aprirlo più.

martedì 17 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.85) (È possibile...)

È possibile, no? Come tutto è possibile. Perché se siamo qui a scriverlo, ripeterlo più volte, se continuiamo ad esserci nonostante tutto, possiamo tentare ed essere sempre possibili. Io... sono possibile. Ed ognuno di Noi, qualsiasi essere umano può affermarlo... io sono possibile. Perché ci sono, voglio esserci e per esserci devo agire. Niente è impossibile, pensiamoci bene, qualcosa potrà essere solo più difficile, ma in un modo o in un altro, si risolverà. Sarà possibile fare rete tra le associazioni di volontariato, se non si penserà solo a coltivare il proprio orticello, e al centro di ogni mission sarà la "Persona", nella visione olistica, corpo da curare, mente da istruire, spiritualità da coltivare. È stato possibile per me intervenire stasera ad un incontro con altre associazioni in campo oncologico, nonostante questo mio momento un po' così, altalenante tendente in basso, è stato possibile perché davvero tengo tanto a ciò che faccio. Così, un po' col Cuore... un po' con la Mente, niente è impossibile. Anche elaborare il dolore e ricavarne forza. Persino librarsi in volo verso un nuovo giorno che duri il resto della vita.

lunedì 16 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.84) (A metà...)

Primo giorno della Festa del Volontariato, avrei dovuto essere a Roma per la Giornata del Malato Oncologico, e invece sono qua, mezza infortunata a ricordare le mie abilità fisiche di un tempo, e questo stesso giorno di maggio di anni fa, quando partorii la mia prima figlia. Eh... niente resta uguale, tutto può cambiare, se non ora quando? Una sequela di frasi fatte che poi arriva il giorno che si rivelano pure verità. Certo è proprio dura assai. Accettare in primis, in seguito realizzare a proprio modo e continuare. Per il momento sto al primo step, quindi...? Beh, me lo devo far bastare, sperando vada per il meglio e velocemente. E tutto perché c'è troppo da fare. O sono solo io a pensarlo? In tal caso è bene fermarmi più spesso a riflettere. Del resto ogni tanto lo fa la vita, alza dei paletti, ed è obbligatoriamente... stop, riprendi lentamente, seguendo solo il Tuo ritmo, fatto di cose piacevoli e creative assai, ché la creatività è al pari di un vaccino, mentre sei col ghiaccio sul ginocchio, chiudi gli occhi e ricordi, immune così dalla negatività del momento. Ah, dimenticavo... stasera sono stata un'oretta al gazebo in piazza per la Festa del Volontariato. Sono stata bene, come lo sono sempre con Chi mi vuole bene.

sabato 14 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.83) (Pazientemente patire il cambiamento))

E si torna a parlar di cambiamento, variabile fissa della vita di ognuno. Note liete e altre meno, quale atteggiamento assumere per integrarle, facendone armonia? È probabile che questi ultimi giorni io sia apparsa alquanto appesantita. In realtà un po' lo sono. La parte sinistra di me ha deciso di prendersi la rivincita, e se fino ad ora tutto mi era capitato a destra (occhio, mammella, braccio, orecchio), stavolta nel ginocchio ha dato il meglio di sé. Nulla di veramente grave, ma fastidioso... si, e in parte pure invalidante. Meniscopatia mediale, dice il referto, e una strada lunga da percorrere. Un altro cambiamento, e per fortuna sono avvezza. Però qualsiasi cosa possa essere causa di cambiamento nell'immediato sconvolge. Saranno poi gli accomodamenti a semplificare l'esistenza, non sempre facile, a volte assai complicata. Non vuol dire piegare il capo o rassegnarsi, significa piuttosto usare la ragione, escogitare stratagemmi per non privarsi della serenità. Piccoli e grandi inconvenienti, inevitabili evoluzioni dell'età spesso ostacolano progetti, contrastano desideri. È inutile prendersela, conviene fermarsi qualche minuto, fare "inversione di marcia" e poi ripartire, in altro modo. Pazienza, passerà anche questa, e a me lascerà la consapevolezza che sto invecchiando, e che fortuna sarà stata anche solo poter pensarlo. Alla fine se non si ha la pazienza di accettare e adattarsi ai cambiamenti, sarà un continuo patire. Pazienza e patire, uguale radice ma tutt'altro essere e sentire.

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.82) (Disperatamente continuare)


Mettersi in gioco ha sempre un prezzo, pure se si scende in campo solo per provare, perché il gioco poi prende al punto tale che tirarsi indietro non si può. A costo di soffrire, stancarsi, stare male, così...

Disperatamente continuare.

Per tutto questo tempo mi sono impegnata in ogni modo per lasciarmi alle spalle quello che era stato, per il tempo che sarà continuerò a farlo perché intendo resistere alla noia di una cicatrice, rimarginata e pur sempre visibile. 

Ma ci sono momenti no, è inutile nasconderlo.Voglio essere d'acciaio, ma poi...

Poi qualche acciacco, un dolore fisico toglie la lucidità e torna prepotente quello che sei, fragile e vulnerabile.

Non siamo indistruttibili, ma io devo, voglio crederci che pur senza parole il dolore può trovare conforto e avere senso.

Il dolore può essere trasformato, integrato e su questo si può costruire. E la "resilienza" è il motore che mette in moto le energie necessarie perché tutto questo avvenga e si ristabilisca un nuovo equilibrio.



Non so se "la mia" è tanta e tale, visto che, ogni tanto l'equilibrio... perde se stesso, ma ci voglio credere ancora a quel paragone che vede l'ostrica reagire all'invadenza, all' infiltrarsi di un granello di sabbia, producendo una perla ogni volta più bella.

venerdì 13 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.81) (Quando giunge la notte)

S'approssima la notte e si affollano i pensieri, sunto della giornata al termine.
Mi ritrovo a quest'ora tarda.
Chiudo gli occhi, respiro profondo, e... torno a casa, l'unica possibile.
Fino a poco prima in due realtà diverse.
Procedevano affiancate, ugualmente importanti, considerate nella propria identità.
Ed io, al centro di entrambe in equilibrio, per non cadere.
Ad occhi bassi perché altri notassero solo del sorriso.
Guardo su, e tocco il cielo con un dito.
Ed è contento il Cielo che dovrà aspettare,
mentre continuo senza mai esitare.
Due realtà, unite e pur distinte.
Che l'una non sconfini nell'altra, volta per volta...
questo io spero, finché Dio lo permetterà.
Vivere un giorno alla volta senza arrivare a delle conclusioni, anche quando sembrano scontate.
Mai perdere le speranze...
Vivere giorno per giorno, alzarsi al mattino senza essere sicuri di vedere la pioggia solo perché lo ha detto il meteo o il cielo era nuvoloso la sera prima.
Durante la notte i venti possono cambiare e tutto rimettersi in gioco.
Così pure in un momento difficile, per una criticità, nella Vita di ognuno.
A domani... con un "pieno" di speranza
Potrebbe essere un'illustrazione raffigurante fiore

giovedì 12 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.80) (Ascoltare il dolore)

Arriva all'improvviso quando meno lo si aspetta, come in un sogno che poi diventa un incubo.
Bisognerà destarsi per rendersi conto che è assoluta realtà.
Quando il dolore prende, vorrei fosse musica travolgente, che coinvolge per il breve tempo che dura e poi lascia sfiniti ma vincenti.
Oppure sarebbe uno spartito strano, da portare in tasca, accartocciato e nascosto. Una musica da sottofondo, inadeguata sempre, cui adattarsi per necessità.
Non sarà mai una nenia, o un canto da bambini, ma una cantilena si, di quelle che danno pena.
Il Dolore fa parte della vita, eppure nessun momento è quello giusto, neppure età, non c'è assuefazione, e sono e saranno sempre note stonate da cercare d'accordare per poter ascoltare altra melodia.
Ascolto il dolore, e pare sia un'onda.
Profondo, incalzante che si frange contro lo scoglio dell'attesa.
Poi ancora diventa un crescendo, fin quando raggiunge il punto più alto, la cresta.
Lentamente discende, ad increspare l'animo di Chi ascolta. Che torni la bonaccia, la quiete.
Si può apprezzare il Dolore? Certo, se lo si ascolta per imparare, e poi vivere altro e volersi più bene.
Potrebbe essere un cartone raffigurante una o più persone

mercoledì 11 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.79) (Ove la Vita insegna)

Ci sono posti dove nessuno vorrebbe capitare neanche per caso, luoghi speciali che la Vita riserva quando ha da insegnare, ricordando ciò che conta veramente.
Il problema è che si danno per scontate tante, troppe cose. Respirare per esempio, e allora è lì che incontri Chi dà valore al minimo respiro, e impari così ad esserne consapevole.
E camminare? Non è mica tanto scontato poter camminare, basta infatti un crampo, un'infiammazione e non puoi come hai sempre fatto, e anche se col tempo passerà, ti rattristi, e pensi... quanto pensi.
Poi dove si vive dolore, ansia, paura si dimenticano i propri acciacchi e preoccupazioni.
Se però la mente resta lucida e il Cuore aperto all'amore incondizionato.
Stamane sono stata appunto li, in reparto, in punta di piedi sempre, accoglienza piena.
Pazienti anziani, qualcuno meno, tutti desiderosi di raccontare, dall'origine del proprio nome alla gioia di essere nonni o addirittura bisnonni.
Voglia di vita con la consapevolezza della propria condizione, rasserenata dalla fede, quella marcia in più che rende piana la strada più tortuosa.
Sono felice di essere tornata in reparto, i nuovi pazienti conosceranno e impareranno ad apprezzare la meravigliosa realtà della Nostra associazione, ed io non scorderò il privilegio concesso, ora continua motivazione, nonostante qualche momento buio.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

lunedì 9 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.78) ( Nella vita ci sono giorni...)

Una giornata quella odierna caratterizzata da pioggia a tratti scrosciante e qualche lacrima malcelata.
È stata la giornata dedicata alle mamme, pazienza, perché succede a volte che una mamma non stia bene, e non possa godersi in pace la propria festa.
"Nella vita ci sono giorni pieni di vento e pieni di rabbia, ci sono giorni pieni di pioggia e pieni di dolore, ci sono giorni pieni di lacrime; ma poi ci sono giorni pieni d'amore che ci danno il coraggio di andare avanti per tutti gli altri giorni.“
- Romano Battaglia -
E quando non stai bene non è che sia tanto facile avere l'umore alto.
Resti propositivo/a, questo si, pensi... domani farò qualcosa per stare meglio, e certamente meglio starò.
E ancora, ci sono stati giorni peggiori e sono trascorsi, e sono ancora qua.
Passerà. Perché alla fine tutto passa, ne resta quindi il ricordo da trasformare in risorsa e ricchezza.
Confortante per me è pure la convinzione che è andata formandosi nel tempo.
L'esperienza di vita mi ha insegnato che Dio è sempre dalla mia parte,
e che non sono mai sola nei travagli e nella massima confusione.
Ripeto a me stessa che tutto accade per il bene più alto. E ci credo.
Domani andrà meglio.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "a KEEP CALM AND Domani ndrà meglio"

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.77) (Mamme sempre mamme)



A parte l'aspetto commerciale, questa festa di Maggio è proprio bella. Mamme e Nonne, nella realtà, potenziali o meno, festeggiate tutte. E mi ci metto anch'io, mamma nella realtà, un giorno forse chissà... pure nonna.

Padroni di crederci o meno, ma stasera mi sono impallata.

Si potrà dire?! Consentite ad una mamma che potrebbe essere nonna, un neologismo da giovani.

Domani è la Festa della Mamma e sto cercando da un po' di scrivere qualcosa di bello per l'occasione e per me, e non mi è venuto in mente niente che fosse tale... per me.

Allora mi fermo qui. E a tutte le Mamme, soprattutto a quelle che vivono parentesi difficili, faccio gli auguri più belli e sinceri.

Poi dedico un pensiero a me stessa che sono mamma di due figli, fiera di loro e poco esigente.

Così ricordando un tempo non troppo lontano, quando tra ingiusti sensi di colpa e voglia di farcela ad ogni costo...

"Nonostante tutto, sempre e comunque Mamma".

Non lo dimentico.

domenica 8 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.76) (Elaborare)

Ho il continuo dono delle relazioni, autentici legami, che non mi lesinano nulla, dal confronto alle dimostrazioni di affetto.
Sono fortunata, ma c'è un prezzo da pagare a volte, quando per qualcuno la sorte è matrigna.
Allora grande è il dolore, devo elaborare e i tempi, ahimè diventano sempre più lunghi. Così più volte mi ha sfiorato il pensiero di "abbandonare", mettere tutti i ricordi in una scatola, legarla con un bel nastro verde speranza, e dedicarmi ad altro.
E quando l'ho pensato è successo ciò che mi capita spesso... uno sguardo senza sottintesi, una frase accogliente che mi fa sentire a casa mia.
Siedi qui, accanto a me...
E torno in campo più convinta che mai.
Nella vita è un continuo elaborare.
Si elabora una perdita, un abbandono, un'esperienza estrema.
Si elaborano pure i ricordi perché diventino linfa vitale per continuare.
Non sono tempi uguali per tutti, e soprattutto le modalità non possono definirsi sempre classiche, a volte sono sogni, altre è la preghiera, ma anche la quotidianità nell'espressione che mai s'immaginerebbe.
Elaborare e rielaborare ancora per metabolizzare, cosa già non molto facile.
Perché il termine lo spiega, è fare proprio l'evento, farlo entrare in circolo col sangue ciò che è stato e poi... non rendersene conto più.
"Ci sono sofferenze nella vita che scavano
nella persona come buchi di un flauto e
la voce dello spirito ne esce melodiosa"
- V. Brancati -
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sabato 7 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.75) (Una storia scritta e un nastrino blu)


Oggi, giornata di emozioni intense.
Due anni sono trascorsi, e la sensibilità si scopre a corde tese.
A parte poi, qualcosa non va, ma da me nessuno se lo aspetta.
Ho una responsabilità importante, e per questo devo contenere il dolore, il diritto dovere di elaborarlo.
Quest'ultimo soprattutto, proprio per non deludere.
Così dopo tanto mi sono ritrovata in un'espressione da tempo didascalia di uno stato d'animo mio di un periodo.
Che fu in seguito convinzione che ancora spiega e giustifica.
Tutto va come deve andare e non potrà mai essere diversamente.
Ormai sono dodici anni che lo affermo, fortemente convinta, e oggi l'ho sentito ripetere con una pacatezza, una serenità che lascia senza parole...
"Ognuno ha la sua storia, e la mia è stata già scritta. Andrà come deve, a me tocca cercare di vivere come meglio posso, con le mie sole scelte e decisioni.
Finora hanno sempre deciso gli altri per me, adesso voglio farlo io."
Era incredibile come le parole scorressero veloci, senza pausa, come fossero state represse per un bel po'.
E riferite a me, un'estranea, conosciuta solo dieci minuti prima.
L'ho ascoltata con estrema attenzione, ogni particolare era una puntura di spillo arrivata senza preavviso sulla parte più sensibile, e i particolari erano tanti...
Porto con me questa Tua storia che mi farà più ricca...
Le dico questo, mentre mi congedo, dopo aver stretto di nuovo il nastrino blu intorno al bigliettino appena letto...
Grazie. È bellissima questa frase.
E diceva di vita, di scelte, di libertà.
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