martedì 31 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.99) ( La "Cura")

È il cancro una malattia strana. Le cure esistono, i progressi della ricerca ci sono, eppure non si guarisce se prima non si è raggiunta la piena salute interiore. Lo stare bene dentro diventa condizione imprescindibile per l'adesione e il potenziamento delle terapie. Ieri al convegno è emerso questo, accettazione, elaborazione e poi far proprio il percorso che si vivrà nel modo più normale possibile. Qualcosa in più, difficile, ma parallelo al corso dei soliti giorni. La prima medicina sono le parole. Le parole condivise ed ascoltate, quelle sussurrate per conforto, le sorridenti tra le lacrime. Con le parole ti accarezzo, ti saluto, per dirti arrivederci. Poi guardare con altri occhi le pareti di casa, ogni arredo di stanza, le cose di sempre. Rivalutare il trascurato fino a quel momento. Respirare profondamente i profumi familiari, farsi accarezzare dalle voci, anche dai rumori. I sensi hanno bisogno di tutto questo per continuare, non importa quanto ma come. Io non sono nessuno. Non sono medico, psicologo, ma "persona informata dei fatti". Temevo di annegare e mi sono aggrappata alla realtà intorno, e se ci sono significa che ha funzionato, non mi chiedo ancora per quanto, mi curo invece come fare per continuare.

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