giovedì 12 maggio 2022

E NON CONTANO QUESTI ANNI TRASCORSI (n.80) (Ascoltare il dolore)

Arriva all'improvviso quando meno lo si aspetta, come in un sogno che poi diventa un incubo.
Bisognerà destarsi per rendersi conto che è assoluta realtà.
Quando il dolore prende, vorrei fosse musica travolgente, che coinvolge per il breve tempo che dura e poi lascia sfiniti ma vincenti.
Oppure sarebbe uno spartito strano, da portare in tasca, accartocciato e nascosto. Una musica da sottofondo, inadeguata sempre, cui adattarsi per necessità.
Non sarà mai una nenia, o un canto da bambini, ma una cantilena si, di quelle che danno pena.
Il Dolore fa parte della vita, eppure nessun momento è quello giusto, neppure età, non c'è assuefazione, e sono e saranno sempre note stonate da cercare d'accordare per poter ascoltare altra melodia.
Ascolto il dolore, e pare sia un'onda.
Profondo, incalzante che si frange contro lo scoglio dell'attesa.
Poi ancora diventa un crescendo, fin quando raggiunge il punto più alto, la cresta.
Lentamente discende, ad increspare l'animo di Chi ascolta. Che torni la bonaccia, la quiete.
Si può apprezzare il Dolore? Certo, se lo si ascolta per imparare, e poi vivere altro e volersi più bene.
Potrebbe essere un cartone raffigurante una o più persone

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