mercoledì 3 ottobre 2012

"... una risorsa per affrontare, in uno "spazio" di libertà, la malattia oncologica."

Un'esperienza fortissima, di quelle che lasciano il segno ma in senso positivo.
E il pensiero torna al giorno in cui terminata la chemioterapia fui invitata a tornare anche al di fuori dei normali controlli, tutte le volte che mi fossi sentita sola e non capita. Perchè è facile che questo succeda... nessuno può comprendere pienamente quello che si prova durante e anche dopo il tumore se per quell' "avventura" non è passato. Ed io, ancor prima di sentirmi  sola e non compresa ero tornata una, due volte a settimana e poi... tutti i giorni, per un anno e mezzo. "Vado per le infusioni all'anima", rispondevo a Chi chiedeva e non capiva... e intanto  mi sentivo bene "dentro", segno che quel tipo di "trattamento" funzionava e anche alla grande perchè coinvolgeva  le persone che incontravo... "quelli che contano".
E ora praticamente mi veniva riproposto di continuare a... vivere quel vissuto tanto sentito, coltivato con l'entusiasmo di una rinascita e la speranza di un futuro tutto da scoprire. Logico allora che accettassi con gioia manifesta dopo che la chiusura di "quel terzo piano" aveva rappresentato un vero e proprio "lutto", inteso come perdita affettiva ed emozionale.
Così ieri si è tenuto il primo incontro  del g.a.m.a. (gruppo di auto mutuo aiuto) in cui mi sono presentata come new entry ai "veterani" del gruppo.
Che sono riuscita con la malattia a mettere fuori il meglio di me... lo sapevo, che è come se fossi una persona "nuova"... lo sento, ma che potessi arrivare a parlare in un certo modo con sicurezza, entusiasmo e voce stentorea a quella che pur minima era sempre un'assemblea, non ci pensavo proprio.
"In questo momento è il Tuo corpo che sta parlando per Te, Amica cara... hai un orecchio di fuoco e gli occhi accesi..." ha detto ad un certo punto "il camice bianco" ed ha compreso la mia emozione e hanno capito anche gli Altri, forse di più.
Ascoltavano attentamente la "mia storia" e annuivano col capo, si rivolgevano al vicino mormorando qualcosa, poi quasi senza rendercene conto ci siamo ritrovati Tutti con gli occhi lucidi a trattenere le lacrime.
Ma a tale esercizio Noi siamo temprati perciò ripresa l'energia conquistata con la forza della volontà e della mente, siamo tornati in corsa ognuno col proprio intervento.
Vorrei poter riportare parola dopo parola  i discorsi che ho ascoltato nell'ordine preciso, ma è una ricchezza infinita impossibile da contenere in uno spazio ristretto, come un tesoro immenso che in un piccolo forziere non sta tutto e perde perle e gemme comunque di valore che lo renderebbero ancor più prezioso.
Non voglio correre questo rischio pure per non far torto a nessuno, vorrà dire che in qualsiasi punto di qualunque post che scriverò non esiterò a farne riferimento.
Concluderò riferendo... e sarà unico e rappresentativo per tutti... dell'abbraccio di una ragazza "bellissima" e delle parole che mi ha rivolto... "Grazie, Mary della tua testimonianza... stasera ci voleva proprio."
Più in là una delle due operatrici A.V.O. presenti all'incontro diceva all'altra... "però... che grinta!"

11 commenti:

  1. Che grinta lo dico pure io, Mary.

    Hai una forza e una dolcezza sorprendenti, ecco perchè diventi punto di riferimento.

    Ti abbraccio caramente.

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    1. Ciao, Gianna cara...
      Non so se si può chiamare grinta la capacità di pronunciare la parola "cancro" e non aver paura, cercare di trasmettere questo tipo di sicurezza ad Altri, pensare di vincere senza nascondere la testa sotto la sabbia... io so di avere in mente solo questo.
      Sarò anche diventata "cancrocentrica" però STO BENE.
      Un abbraccio,
      Mary

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    2. Ed è questo l'importante!

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  2. Cara Mary penso che tutti noi abbiamo bisogno di imparare da te!!!
    Un abbraccio forte.
    Tomaso

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    1. Come sempre molto buono, Tomaso. Ma anche la Tua Vita e le esperienze vissute sono per Tutti Noi di grande insegnamento.
      Un saluto carissimo,
      Mary

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  3. Quanto vorrei averti vicina.Sai a volte possiamo sembrare persone forti ma non lo siamo ed abbiamo bisogno di avere accanto chi sa tenerci la mano e aiutarci a non aver paura.
    Grazie Mary vorrei davvero essere li con te in quel gruppo.
    Un abbraccio per una buona giornata

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    1. Pinuccia mia, hai detto la cosa giusta..."... possiamo sembrare persone forti ma non lo siamo...". In realtà TUTTI sono così perchè c'è almeno un momento della Vita che ci vede vulnerabili al massimo livello ed allora sì che desideriamo accanto qualcuno che Ci tenga la mano e ci sostenga.
      Nessuno è tanto forte e immune.
      GRAZIE come sempre ed un abbraccio forte,
      Mary

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  4. Mia cara ti sono molto vicino..
    mi permetto di dire con tutta la mia misera modestia,
    che Dio pensa a Disporre ogni cosa nel nostro cammino..
    COSì IN TE A POSTO LA GRINTA E LA FORZA...
    Questo è tutto ciò che conta non facciamoci sorprendere.. non temiamo.. ecco ciò che riesco a cogliere! l' essenziale è che tu ci abbia insegnato una lezione.. un saluto sincero Gabry

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    1. Infatti, mia cara... viviamo sapendo cogliere il bello di ogni giorno, assecondiamo la Vita che va. D'altra parte se opponessimo resistenza cambierebbe qualcosa?... sarebbe solo aggiungere danno.
      Accettando l'idea che niente può sorprendere saremo propensi ad accettare ciò che non va senza disperazione e ciò che è di bene con la massima gioia.
      Un abbraccio affettuoso,
      Mary

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  5. Essere in sintonia con gli altri ...capire ..ascoltare davvero ..è un dono e se viene usato con tanta sincerità non potrà che venirne fuori
    una cosa GRANDE.!!
    Un abbraccio forte!

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    1. Spero tanto, cara Anto che col tempo i miei sforzi possano diventare "una cosa GRANDE"... vorrebbe dire aver aiutato a smitizzare il concetto, l'idea di Cancro... nel mio piccolo, s'intende ma basterebbe, perchè si sa, sono le goccioline a fare il mare.
      Un bacio... sempre con grandissimo affetto.
      Mary

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