Curioso come titolo? È ché dobbiamo ricominciare, e dopo tanto tempo un appiglio occorre, per restare in piedi e non solo, anche progredire.
Reduce da un periodo pesante che non è del tutto trascorso, faccio il punto della situazione, e se da una parte aspetto che passi, dall'altra cerco di far qualcosa per accelerare il tutto. E riparto da me, da quella che sono, o meglio da ciò di cui sono consapevole.
Mi riconosco empatica, con un buon intuito e discrezione.
Sono virtù, mi dicono, però...
Empatia, che gran bella cosa... ma a volte chiude a doppia mandata la spensieratezza, che alla mia età non è poi tanta, mancano le occasioni per esserlo, e si parano davanti anche i fatti altrui che prendono e sconvolgono, danno da pensare.
Ecco perché appaio spesso pensierosa, e quando io sono pensierosa, mi viene da dormire. All'improvviso, profondamente.
Per fortuna a ricaricare la mia empatia arriva quel giorno, come oggi ad esempio, in cui una forte energia dall'esterno mi fa comprendere che nulla è mai perso perché mai si finisce del tutto.
Ed è come la mano che aiuta ad alzarsi dopo che ci si ritrova a terra senza saperne la causa.
Ed è come quel dolce sussurro all'orecchio che conforta con poche parole...
Abbi fiducia in Te, sai che ti voglio bene.
Lo farò Valeria. Lo farò...
RispondiEliminaGrazie.