tag:blogger.com,1999:blog-62709268021389887532024-03-19T09:46:29.501+01:00continuare a..Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.comBlogger4830125tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-40759070285918754192024-03-18T00:54:00.001+01:002024-03-18T00:54:19.785+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.54) (Buonanotte a Chi dà forma ad un sogno)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-WcipecnY7m30ahQtE2b_yaXaEwtVyLAqoLGWfFXj6qMSSTjCckna4fUzwNWg2mVnFiHhWF-RLM1vyhEbXy77aWyaaMz_YziLcXFReFipktEfMenySctLaKShb02sLxaM5cED9fvygKdrcub0DSvLOXcRm8RE2nq4F-q_iRZmDC23A4uPXXQSjDXEV2E/s800/FB_IMG_1710719378689.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="629" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-WcipecnY7m30ahQtE2b_yaXaEwtVyLAqoLGWfFXj6qMSSTjCckna4fUzwNWg2mVnFiHhWF-RLM1vyhEbXy77aWyaaMz_YziLcXFReFipktEfMenySctLaKShb02sLxaM5cED9fvygKdrcub0DSvLOXcRm8RE2nq4F-q_iRZmDC23A4uPXXQSjDXEV2E/s400/FB_IMG_1710719378689.jpg"/></a></div>
I gattini dormono, ognuno sulla propria amaca. La cagnolina riposa nella cuccia, riposa ed è sempre all'erta finché non sarà smorzata l'ultima luce.
Il mio compagno di vita è davanti alla televisione e sonnecchia.
E finalmente io sono qui per la buonanotte, in realtà a scrivere, perché ogni "scusa" è buona, resta sempre il mio piccolo sogno da realizzare ogni giorno.
Chi non ha qualche sogno in un cassetto, almeno uno? E di quest'unico si può persino vivere, ché faccia da stimolo, sprone o miraggio di luce.
Già... esserci idealmente in un sogno, crederci alla fine quasi gli dà forma. Accontentarsi è gran cosa, è cucirsi la realtà addosso.
"Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso volere d'essere niente.
A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo".
- Fernando Pessoa -
Che cosa sarebbe l'esistenza, coi suoi alti e bassi, più bassi che alti, se smettessimo di sognare? Vivere sarebbe impossibile, come arenati nelle sabbie mobili, incapaci a venir fuori da qualsiasi condizione.
Ho un mio personale pensiero riguardo ai sogni, l'ho elaborato per farne qualcosa di utile e concreto.
Io scrivo ad esempio, e poi rileggo più volte.
Le cose che scrivo diventano così "linee guida" della mia vita, una bozza, una traccia da seguire.
Scelte pensate, azioni coraggiose, qualcosa pure controcorrente, realtà modellata seguendo i consigli del Cuore.
Buonanotte allora, a me e a Chi come me dà forma a un proprio sogno.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-16214836983704016582024-03-17T00:30:00.001+01:002024-03-17T00:30:17.310+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.53) (Gli affetti tutti... poche le cose)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE_YVn57WmB-lRXAopPquyDvKEaCStBceP2-k759thXXIKx8zqefbdVPpeXjbA7_nYWoR0LT7F7Ojwl9CoTIKNuIedTLTND9FdGH_3weWiGh8PgisfmgzEtTofiVRF_6RpBGejtEx8if98dPqaVB93drUfHf8ieUJTGLAfHlrU2i24dj9aWXb1tlspuSY/s500/FB_IMG_1710631638373.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="300" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjE_YVn57WmB-lRXAopPquyDvKEaCStBceP2-k759thXXIKx8zqefbdVPpeXjbA7_nYWoR0LT7F7Ojwl9CoTIKNuIedTLTND9FdGH_3weWiGh8PgisfmgzEtTofiVRF_6RpBGejtEx8if98dPqaVB93drUfHf8ieUJTGLAfHlrU2i24dj9aWXb1tlspuSY/s400/FB_IMG_1710631638373.jpg"/></a></div>
Minimalista da quel giorno in poi, oggi sempre più.
Sarà l'età, mi ripeto e forse è vero, però
anche la facilità con cui vivo e supero ogni cambiamento non è che proprio si concilia con gli anni che passano. Si dice che gli anziani siano abitudinari, pignoli, amino la tranquillità. Mah... allora io sarò l'eccezione, quella precisa che evidenzia la regola.
Di certo ho una discreta capacità d'adattamento, per cui mi adeguo per sentirmi meglio.
Da quasi un anno, come sapete, ho anche dei gattini da accudire, ora sono diventati abbastanza grandi da far danni, per cui ho preso a liberare mobili e superfici di tante cose. Così soprammobili, sfere con la neve ed angioletti hanno trovato altra dimora.
Mi è dispiaciuto si e no, perché di alcune cose mi sono accorta solo al momento in cui quasi meccanicamente le ho riposte. Conferma della loro inutilità.
Possibile che passiamo la vita intera a mettere insieme cose, mentre per vivere ne bastano tre o quattro appena?
Abbiamo mai provato a mettere ordine
e a liberarci nello stesso tempo
di tutto ciò che non serve anzi ingombra?
Sarebbe una sensazione di leggerezza improvvisa, di poter continuare ma solo con quello che è rimasto.
Pensiamo ora a come ci sentiremmo se facessimo lo stesso con le pene e gli affanni, i crucci e le delusioni
che ci portiamo dentro da tanto, troppo tempo.
Un consiglio saggio?
Minimalisti in tutto, tranne per gli affetti.
In questo modo ci semplifichiamo la vita, e la impieghiamo meglio.
Esempio, tra gli affetti io includo la mia cagnolina buonissima e pure i gattini, sono vivaci, maldestri e dispettosi, ma si legano così e tutto sommato occuparsi di loro è tempo ben speso.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-29377721785618694672024-03-16T00:54:00.003+01:002024-03-16T00:54:51.121+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.52) (Nel tempo presente)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_nS6VdAdhEFAkJWPlifQHZMA-NcN5ViREomcxmxzfaHdK52XiN27DTfMJuaf0nUgIHbdKYObSIUEGT8snAvn4ugn2nGcnKfnP9LjggusTT-qheR_-8r9v0JW5HkVYU3brAxoMcXUncqcLzUV2lP1sb8SllCkug6L22XF1PlIBXAUi_jJD8jiFnt27wI8/s500/FB_IMG_1710546733238.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="266" data-original-width="500" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_nS6VdAdhEFAkJWPlifQHZMA-NcN5ViREomcxmxzfaHdK52XiN27DTfMJuaf0nUgIHbdKYObSIUEGT8snAvn4ugn2nGcnKfnP9LjggusTT-qheR_-8r9v0JW5HkVYU3brAxoMcXUncqcLzUV2lP1sb8SllCkug6L22XF1PlIBXAUi_jJD8jiFnt27wI8/s400/FB_IMG_1710546733238.jpg"/></a></div>
Io torno indietro coi ricordi, ormai senza più rimpianti, comunque era ora a 70 anni, mi guardo intorno con curiosità, e vado avanti passo dopo passo e senza fretta.
Una realtà che cambia secondo il punto di vista, la fiducia che non va mai persa, come non si perde mai Chi ci appartiene perché continua ad essere in Noi, in un sorriso, nel portamento, nello sguardo.
Ma per tutto questo occorre essere dei buoni osservatori, soprattutto di se stessi.
Mi metto in discussione, è stata una giornata un po' così, bilanci e delusioni archiviate e voglia di ricominciare. Con calma.... mi ripeto, perché non sono affatto impulsiva, anzi!
Rifletto, considero, giustifico, ed è per questo poi che arrivo a prendermela tanto, con un quintale di amarezza e una briciola di risentimento, volata via con un sospiro.
"Non sono perfetta, cado, piango e mi perdo in questo casino che è la vita. Ma sono una persona vera, che lotta, che asciuga le proprie lacrime e che si rialza dalle proprie cadute... Che spera, che ama e che gioisce delle cose più piccole che la vita le dona. Io che sono complicata, testarda, ma che dono tutto il mio Cuore alle persone che amo".Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-29306917323340708212024-03-16T00:51:00.001+01:002024-03-16T00:51:18.320+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.51) (La notte e il suo silenzio)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2FL0ixksN7YNHvhCZ7ms4LcffJWByTqqoSEcijAGPoHvSd3LpBuOZyBcgxaMkYFDkggpHkP2uFMSMHHbwwgvo2jw20cJTHloLro7TXx6txwzea-QYCVc4OaBnuG_DnuXwDFa15LAI_TtUdYPeXSdZCMhvVamwmPNyPA50_EOSH7wOPb20TPLaQ05n5Nk/s1080/FB_IMG_1710546509729.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="685" data-original-width="1080" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2FL0ixksN7YNHvhCZ7ms4LcffJWByTqqoSEcijAGPoHvSd3LpBuOZyBcgxaMkYFDkggpHkP2uFMSMHHbwwgvo2jw20cJTHloLro7TXx6txwzea-QYCVc4OaBnuG_DnuXwDFa15LAI_TtUdYPeXSdZCMhvVamwmPNyPA50_EOSH7wOPb20TPLaQ05n5Nk/s400/FB_IMG_1710546509729.jpg"/></a></div>
Il silenzio della notte è diverso, e comunque sia andata la giornata è il compagno ideale quando si chiamano a raccolta i pensieri. E non solo quelli collegati ad eventi ed emozioni recenti ma anche altri che naturalmente si affacciano e vanno ad unirsi, in armonia.
Capisco allora perchè io amo scrivere a sera tarda, quando la notte è oltre l'uscio del giorno trascorso.
È il mio, un "diario" molto speciale... quasi non ha cronologia e va dal passato direttamente ad un futuro con rapidità, per poi tornare al presente e sostare a lungo, perchè in fondo è solo questo che conta davvero.
La notte, quando il silenzio è talmente denso che sembra rimbombare, si alza, accende una candela e ci si siede dinanzi per un paio d'ore. A che fare?
"A cercare di essere me stesso", mi ha risposto. "A sentire la melodia."
- Tiziano Terzani - "Un altro giro di giostra"
Addormentarsi e svegliarsi... provar dolore e gioire... Vivere e Morire.
Due facce della stessa medaglia...
Che senso avrebbe per tirare a sorte gettare in aria una moneta se entrambe le parti recassero "testa" o "croce"?
La vita di ognuno altro non è che un accumulare di giorni, mesi ed anni che trascorrono in un alternarsi di periodi felici o meno, sono i momenti meno buoni però che maggiormente lasciano il segno perchè vissuti coi tratti indelebili dell'affanno e del dolore. I "primi" vengono considerati pochi e fugaci per occupare un posto di rilievo... erroneamente perchè gli uni e gli altri si equivalgono per importanza ed intensità.
L'uomo per Sua natura vorrebbe evitare ciò che lo fa star male perchè sente che non dovrebbe appartenergli, erroneamente perchè anche quello fa parte della vita e tanto più s'apprezza il momento di gioia quanto più si è conosciuto il dolore.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-61045210379472747812024-03-14T00:32:00.001+01:002024-03-14T00:32:07.609+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.50) (Energia)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaatwb-W76dIjQjxib4p7nsJ1PPplw6LEnlBztki5GoCVueyu6pzNgr3CwRV_p0KdOzt9mEucReIgrfvIPWfo7UVUZccbK3BXAt5l1SYHewPbtPBfadj66L2dDVN6SG8WtUtV0_maPahDxVK4B-ywqGM0PpmTylH9fy-xF9ItTilZMjnOheGVwc5hTNiA/s675/FB_IMG_1710371872414.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="400" data-original-height="675" data-original-width="471" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaatwb-W76dIjQjxib4p7nsJ1PPplw6LEnlBztki5GoCVueyu6pzNgr3CwRV_p0KdOzt9mEucReIgrfvIPWfo7UVUZccbK3BXAt5l1SYHewPbtPBfadj66L2dDVN6SG8WtUtV0_maPahDxVK4B-ywqGM0PpmTylH9fy-xF9ItTilZMjnOheGVwc5hTNiA/s400/FB_IMG_1710371872414.jpg"/></a></div>
Consapevoli di non bastare a Noi stessi, ci dirigiamo verso un "centro" ideale come attratti da forza magnetica, l' "energia" che abbraccia e protegge.
Così non fosse, non avrebbe senso l'essere al mondo. Se fossimo "monadi" non potremmo comunicare, se fossimo "isole sconosciute" finiremmo sul fondo per uno tsunami e nessuno ne avrebbe notizia.
Non è così, ed è tutt'altra "formula", vincente.
È una possibilità, e per questo bisogna aprirsi agli Altri. Umili nel chiedere, fiduciosi nella risposta, e grati sempre, perché già dalla propria gratitudine giunge l'aiuto che serve.
Un "ti voglio bene" in un momento di massima fragilità può scatenare un'energia incredibile, comunque la chiami, farà miracoli.
Un incontro...
Lei, persona positiva al massimo...
- Ma Chi può dire che la Vita c'ha voluto male veramente? Alla malattia io non ci penso mai, faccio tutto e anche più di prima e sempre con amore.
E poi sento di voler bene pure a Chi non mi è niente, è come se le persone che incontro, le conoscenze mi aiutassero solo perché capitano sulla mia stessa strada. Se è la Vita a volerlo, non è che a me andrebbe di tirarmi indietro, nemmeno se potessi.
Vero... neanche a me andrebbe. Anzi. Fu così che all'epoca in ognuno vidi e riconobbi il bene per me stessa e idealmente mi attaccai come l'edera ad un tronco vicino.
Una preghiera...
Non restiamo isolati, ma stringiamoci stretti e uniti.
Non siamo isole.
Se ognuno è immerso in vasta, potente Energia, giusto sarà che Tutti Insieme
faremo Arcipelago d'Amore.
Amore che cura...
Amore che guarisce...
Amore che salva.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-81051245220097574012024-03-13T00:59:00.001+01:002024-03-13T00:59:45.236+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.49) (In questo momento della mia vita...)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggmqEpE1A_mAPHOjgIETLzXu4rttacNSXg6_yQmQ_6C25Qymd62JVl-T7qDZkUdsKSfcOwcnbhs28JUMmQ7N3AG0LLlhKRapNxvWOVSlbNBbz-wlvZrcT9rJP2x-qxRMMDoCtPPcncjRVwdvSynfG_utWW_y5b8V4o4IhewZd29Qa_DxUTPxltflSq8ak/s890/FB_IMG_1710287618884.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="398" data-original-width="890" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggmqEpE1A_mAPHOjgIETLzXu4rttacNSXg6_yQmQ_6C25Qymd62JVl-T7qDZkUdsKSfcOwcnbhs28JUMmQ7N3AG0LLlhKRapNxvWOVSlbNBbz-wlvZrcT9rJP2x-qxRMMDoCtPPcncjRVwdvSynfG_utWW_y5b8V4o4IhewZd29Qa_DxUTPxltflSq8ak/s400/FB_IMG_1710287618884.jpg"/></a></div>
... non lo avrei mai pensato, seguo ciò che reputo sia meglio per me.
In sintesi il "focus" di quest'ultimo incontro GAMA, svoltosi quindi a tutto confronto tra
un test sui valori più comuni e la condivisione di esperienze di vita.
Ma alla fine che cosa sono i valori? Certamente una sorta di bussola, modelli comunque soggettivi cui ci si attiene soprattutto nella relazione con l'altro.
I valori sono i desideri più profondi del nostro cuore riguardo a come vorremmo comportarci.
Descrivono come trattare se stessi, gli altri e il mondo intorno. È importante sapere che non esistono valori giusti o sbagliati.
Ogni valore è valido per sé, finché seguirlo fa star bene e non danneggia altri.
“ Senza leggi etiche ci sarebbe il branco e non la società. E andrebbero insegnati valori comuni a credenti e non, il perdono, non fare del male agli altri, la solidarietà"
- Margherita Hack -
È come dire, sia pur in modo prosaico, questione di gusti.
Quindi l'elenco proposto non contemplava i valori giusti o migliori; solo suggerimenti su cui riflettere per autovalutarsi.
Per alcuni valori mancanti c'era spazio in fondo per aggiungerli.
In conclusione si trattava di analizzare l'area di vita da migliorare o esplorare (es. lavoro, istruzione, salute, tempo libero,
genitorialità, amicizia, spiritualità, relazioni intime) considerando i valori al momento più importanti.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-10774196858316994582024-03-12T00:20:00.001+01:002024-03-12T00:20:20.089+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.48) (Mettiamo che con un po' di poesia...)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpsSknW7uwTV6zGulZ8zUmWIcfzKi4qhzpDa7eWE5PN83BqQatONzUhgR_UHsiZZUhzXSsvDYvrGDZpQZE91v6exvGXzNkAAypetSOvqLDxlsIU2LgElUqB8brxFKK5kvQKYWT-Igaj6D2x4V9T95vTGRa_20c5jDbZCGwotxT7r1EW-MvIUpMpF8Fpxw/s1080/FB_IMG_1710199057160.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="411" data-original-width="1080" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhpsSknW7uwTV6zGulZ8zUmWIcfzKi4qhzpDa7eWE5PN83BqQatONzUhgR_UHsiZZUhzXSsvDYvrGDZpQZE91v6exvGXzNkAAypetSOvqLDxlsIU2LgElUqB8brxFKK5kvQKYWT-Igaj6D2x4V9T95vTGRa_20c5jDbZCGwotxT7r1EW-MvIUpMpF8Fpxw/s400/FB_IMG_1710199057160.jpg"/></a></div>
Periodo impegnativo, oggi giornata, per di più domenica, decisamente "no". Allora come si procede?
Mi pare qualcuno, forse io stessa, aver detto, importante è continuare in leggerezza, con fantasia e un tocco di poesia.
Sempre facile non sarà, ma bisogna cominciare dalle basi, dal semplificare il quotidiano per sé. Programmi con poche "voci" in modo da spuntarle man mano velocemente e tutte fino alla fine, e soprattutto programmi suscettibili di cambiamento. Senza farsene un problema, anzi... scorgendo immediatamente il meglio nel cambiamento.
Quindi spero, prometto, giuro...unico programma, non aver programmi.
E poi, domani si vedrà.
Mi lascerò cullare dai ricordi, giocherò coi sogni, mi nutrirò di speranza.
Studierò poi altre strategie per questo periodo.
Farò ciò che faccio sempre cercando l'entusiasmo dai piccoli successi, il desiderio di continuare nonostante le incertezze. E a sera pregherò per quel che sarà all'indomani perché vada tutto bene di per sé, e alla fine son sicura, sarò convinta come tutto bene fosse già.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-83280060528040133922024-03-12T00:17:00.001+01:002024-03-12T00:17:11.148+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.47) (E non credi... e non pensi... e non immagini)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWtM7cE5fVJNHhikdMWDVnjovZlfZAz9QKDsySqxYHw1bbrUvridSQNLW230tyAzq1hswlBVC4RFr29lPaZ4_9DcheO9iu2uT9wnojsGeE9Xwn2oti06di_8B5zfjQWNWQgva8A9wBUIUU4q3gvLPSHLW1AmmcixCVTPqPntJcgQZF0HhBLsm9EP4JHrs/s1080/FB_IMG_1710198857212.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="810" data-original-width="1080" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWtM7cE5fVJNHhikdMWDVnjovZlfZAz9QKDsySqxYHw1bbrUvridSQNLW230tyAzq1hswlBVC4RFr29lPaZ4_9DcheO9iu2uT9wnojsGeE9Xwn2oti06di_8B5zfjQWNWQgva8A9wBUIUU4q3gvLPSHLW1AmmcixCVTPqPntJcgQZF0HhBLsm9EP4JHrs/s400/FB_IMG_1710198857212.jpg"/></a></div>
Quando si perde una persona cara a volte sembra aver perso un'ala.
È dura volare con un'ala sola, temi di cadere da un momento all'altro, e intanto con semplici parole ti racconti e sostieni, accogli e sei grato, e di tutto questo fai energia per restare almeno a mezz'aria.
Questo è un messaggio che ho inviato per oggi ad alcuni miei contatti. L'ho scritto sull'onda delle emozione perché oggi sono due anni che mio padre non è più.
Non mi va di scrivere banalità, mi pare più giusto invece ricordare quello che ci accomunò.
Molto in verità, il fattore Rh, il segno zodiacale, la buona memoria e soprattutto la malattia, vissuta nello stesso periodo.
Mio padre era severo, affatto tenero ma ci amava, questo è certo. Era difficile confidarsi con Lui, ma ci pensò la malattia a rendere visibile il legame.
Per la prima volta in tanti anni mostrai la mia vulnerabilità, cercando da Lui il semplice conforto, per trarne forza.
Ci ritrovammo così a piangere insieme, confortandoci a vicenda, vivendo l'uno il dramma dell'altra e viceversa.
La vita è proprio strana. Quando credi di aver capito tutto, di aver sistemato ogni cosa nella tua esistenza, di essere sempre nel giusto, quando insomma ti sei fatto le tue categorie mentali, eccoti arrivare tra capo e collo una bella tegola, di quelle pesanti, e tutto si rimette in gioco in modo prepotente.
Dedico allora l'ultimo pensiero di questa giornata a mio padre, cui devo la vita, con cui mi scontravo spesso e volentieri, e che ora mi manca come non avrei mai immaginato.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-13636663466156092662024-03-10T00:55:00.001+01:002024-03-10T00:55:34.250+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.46) (Tutto e il suo contrario)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdZIxgAdZHffNKfQgv2aEACMqmcfr7sUm6MxljdzgBGIXagh07qewUprATdm-b_XiBL0Y76W8PzlW-N8IOt0oJlJ3-NtCdywOG6mQwwO9ju5Z-q-CgoOSQrTTtSAcRXSVS-SevqZ1lsQ4vKHuEH-O3sU8ayFevnGcNLJZLfsXJMiqRVYlA-rrjRWMKpsI/s1440/FB_IMG_1710028141477.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="400" data-original-height="1440" data-original-width="1080" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdZIxgAdZHffNKfQgv2aEACMqmcfr7sUm6MxljdzgBGIXagh07qewUprATdm-b_XiBL0Y76W8PzlW-N8IOt0oJlJ3-NtCdywOG6mQwwO9ju5Z-q-CgoOSQrTTtSAcRXSVS-SevqZ1lsQ4vKHuEH-O3sU8ayFevnGcNLJZLfsXJMiqRVYlA-rrjRWMKpsI/s400/FB_IMG_1710028141477.jpg"/></a></div>
Potrebbe essere il titolo di questi pensieri prima di andare.
8 Marzo, Festa internazionale della Donna.
Donna figlia, compagna, e madre. Donna da amare che ama pure se non amata.
Donna che ha fatto la storia, Donna... ognuna con la sua storia.
Il testo di "Mariposa" sul nostro segnalibro, donato oggi alle Donne incontrate in reparto, uno scritto da custodire donato a me da una Donna dagli occhi profondi come il mare. Dedicato a Sua madre il giorno che volò in Cielo senza lasciar alcun conto in sospeso...
"Mia madre ci ha insegnato a ballare e cantare, cantare a più voci, come si faceva sotto gli alberi d'ulivo. Ci ha insegnato la femminilità e il femminismo quando questo movimento era in fasce e senza partecipare ad alcuna manifestazione. Ci ha insegnato a cadere e sbagliare, a rialzarci e riparare perché "sbagliando si impara". Mia madre ha sbagliato e chiesto scusa con baci abbracci e attenzioni. Mia madre è stata grandiosa e a volte piccola, ma sempre VERA. Ha pianto e ha riso con spontaneità. Mia madre si è data ed ha dato tanto a noi figlie e a tanti altri , e per finire ha aspettato che scadesse il mese di affitto per non lasciare, sospesi. Ha lasciato quanto serviva per le spese funebri , per i regali ai nipoti e per un pranzo fra gli intimi. La GENEROSITA' è stata l'identità di mia madre. La generosità è la base dei buoni sentimenti, il resto viene da sé. Ci siamo amate tanto e ci ameremo per sempre".
B.D.
Era di Marzo... 8 Marzo o giù di lì. Più o meno come oggi con mimosa da sfondo. E sensazione che molte cose sarebbero cambiate.
È incredibile che un periodo difficile, con un pensiero lineare che riporta all' "essenziale", possa far riconciliare con se stessi, con la realtà circostante, dopo aver abbandonato antiche convinzioni, apparse sciocche all'improvviso.
Un semplice pensiero e il susseguirsi di fatti, veloci come vento di fine inverno.
Ed era di questi tempi, fine inverno appunto, che un esame solitamente di routine, mi tolse il respiro per il senso di colpa. Iniziò tutto da quel giorno, e pareva una beffa della Vita, ricevere una diagnosi di tumore alla mammella nel giorno della Festa della Donna, ma poi passò, e da allora furono molte altre stagioni.
Stagioni che si sono arricchite dell'umanità incontrata, di pensieri condivisi e speranza che non muore.
Abbi cura di te, della tua persona... mi ripetevano, ed io ho fatto mie queste parole facendone il saluto di commiato.
Abbi cura di te, della tua persona... perché tu non sei la malattia, sei ben altro. Sarai pure tutto e il suo contrario, comunque oltre. Assai oltre.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-60596181538902426512024-03-09T01:33:00.002+01:002024-03-09T01:33:36.767+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.45) (Buongiorno signorina!)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ9e-590TLIwtOV_vFAjmAlpbCDfxNCiy1scffDbCpPWB1VfQBF0mRPvuWisgZgcThJtsdo-D8qo6Qmp8OHp5Q8zIQJer6x5aPLJNX_wWYsXbYprKnUO-KBUW6fU31YT2OayO7FkO8t7hqtNIAyzFutg9LVcjD7oP4c3TbPOXzXhuBvl1tG1GDv9_ohV0/s295/FB_IMG_1709944013789.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="400" data-original-height="295" data-original-width="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ9e-590TLIwtOV_vFAjmAlpbCDfxNCiy1scffDbCpPWB1VfQBF0mRPvuWisgZgcThJtsdo-D8qo6Qmp8OHp5Q8zIQJer6x5aPLJNX_wWYsXbYprKnUO-KBUW6fU31YT2OayO7FkO8t7hqtNIAyzFutg9LVcjD7oP4c3TbPOXzXhuBvl1tG1GDv9_ohV0/s400/FB_IMG_1709944013789.jpg"/></a></div>
E il saluto mi arriva dal giovane allievo che qualche giorno fa non credeva ai miei settant'anni. Ha ribadito il concetto allora, ho pensato e confesso mi ha fatto tanto piacere.
Alla vigilia della Festa della Donna è una bella sensazione, oltre la fisicità, l'età e quant'altro c'è qualcosa che resiste oltre il tempo, e fa ben sperare.
Non si muore mai del tutto,
se si continua a vivere nel ricordo
di Chi ci ha amato, e alla luce delle mie recenti esperienze, anche di Chi ha incrociato il Nostro cammino.
Riflessione questa condivisa stamattina con una paziente...
- Prima scattavo per niente, oggi mi dico... che me ne importa a me, posso non uscirne viva, almeno lascio un buon ricordo.
Pensiero da persona saggia, o meglio dalla nuova consapevolezza. In più "Donna", perché le donne per natura vanno ultraspedite in tutto però sono pure capaci di fermarsi se necessario.
Sono "tutto" e "il contrario di tutto", ma di questo riparleremo, magari domani, ché è proprio la giornata giusta.
Per ora qualche rigo, un saluto, un abbraccio sia pure da lontano.
Un giorno dura quanto vale, meglio non aver cura né premura, c'è solo da arrivare a sera...
... di giornate complicate, cominciate con qualche lacrima, continuate in affanno e in ritardo su tutto.
Comunque Io sono qui, al solito è tardi, anzi molto tardi, sono stanca pure un po' dolorante, ma in fondo mi tengo su.
Si può fare.
Comprendo e mi convinco che non devo prendermela per niente.
Crollasse il mondo addosso, mi facessero un grave torto, non conviene.
Così abbozzo un sorriso, e mi dico...smile.
Quasi un mantra da ripetere, e non solo quando l'occasione lo richiede.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-19167234720148547152024-03-08T01:05:00.001+01:002024-03-08T01:05:31.642+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.44) (6 Marzo)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDU81PBZ8Z0c8O-GSjXbcnq8fgsq55dHwgG2Z-_OdjyzK5XZ8SelskLIdPhA6iVnJMtqfRxXkBt9h8_UY_uMuhM5GFRfvtjKXvdK2yfTdQl21wZTKwsIDUYJiGYIe6HAKZvm4fTBQ7MXS__RRU5TNUsvMRtrbBmUt_fedvC5d1QkdNMl518Pdi0e11P8g/s445/FB_IMG_1709856160478.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="431" data-original-width="445" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDU81PBZ8Z0c8O-GSjXbcnq8fgsq55dHwgG2Z-_OdjyzK5XZ8SelskLIdPhA6iVnJMtqfRxXkBt9h8_UY_uMuhM5GFRfvtjKXvdK2yfTdQl21wZTKwsIDUYJiGYIe6HAKZvm4fTBQ7MXS__RRU5TNUsvMRtrbBmUt_fedvC5d1QkdNMl518Pdi0e11P8g/s400/FB_IMG_1709856160478.jpg"/></a></div>
Un anniversario da ricordare, la ricorrenza di un evento... oggi, di quelli non proprio piacevoli ma comunque foriero di qualcosa che poi sarebbe stato, quel che sono ora.
E resiliente vissi la malattia, sono passata per una pandemia, e con ansia tenuta a bada dalla lucidità sono spettatrice impotente di guerre, conflitti ed accadimenti.
Quattordici anni fa una mammografia rivelava la ribellione, il tradimento del mio corpo, e fu solo smarrimento dentro e intorno.
Passa il tempo, riprendi il filo interrotto, ma è tutto diverso, perché quel che eri non sei più, ciò che hai imparato torna prepotente e a volte asfissiante.
E non ci sono più filtri, e tutto ciò che comporta una verità opinabile, appare così com'è, nuda e cruda.
Si manifesta impellente la necessità di ristabilire l'equilibrio. Si può, ritornando alla realtà, senza grandi pretese ma in modo credibile, perché si possa continuare ad avere fiducia.
Non nascondo che spesso faccio un' infusione per l'anima, di speranza e di coraggio, perché il timore di quel che sarà, mi prende e sento il respiro sospeso, poi...
Poi mi ergo dritta e guardo avanti a breve e medio termine, e torno in quella realtà che ho scelto, parallela alla mia di sempre e che insieme si integrano e si migliorano.
Spero di poter continuare così.
A domani... ché sarà un altro giorno comunque.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-87311920272501711242024-03-07T00:28:00.005+01:002024-03-07T00:28:57.967+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE ( n.43) (Perdonare oltre il limite)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTVSZmRB2DB3JEEDPjn5sObrnGooa-1H4MDXNyXzWrfzFVJHJ2KBehqT0KJpRrV_1Z_yh5Qtg0bfaXoPkLHalKdp5hAv-xpxJJYcvgospi0URt3cXjnveqxGvjiW-8_tj9ZtHWT48h0TJEdznmI8Vyp71VHD_Ksv4umG2uPfG-glj8Ki5PKpWlRd7jcd0/s800/FB_IMG_1709767605665.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="600" data-original-width="800" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiTVSZmRB2DB3JEEDPjn5sObrnGooa-1H4MDXNyXzWrfzFVJHJ2KBehqT0KJpRrV_1Z_yh5Qtg0bfaXoPkLHalKdp5hAv-xpxJJYcvgospi0URt3cXjnveqxGvjiW-8_tj9ZtHWT48h0TJEdznmI8Vyp71VHD_Ksv4umG2uPfG-glj8Ki5PKpWlRd7jcd0/s400/FB_IMG_1709767605665.jpg"/></a></div>
Sono convinta che nella stragrande maggioranza dei casi la Malattia abbia origine da un grande dolore o da un'esperienza devastante.
Stamattina ho ascoltato una storia così, e ancora una volta ho avuto conferma che è così.
Chissà se quella Nostra Amica, una paziente amica di Noi volontari intendo, è riuscita a perdonare l'inganno, la violenza subita per mesi.
Giustificare, concedere il beneficio del dubbio... perdonare?
E si può dire, perdonare ma non dimenticare? Dipende dal valore che si attribuisce al termine, dimenticare.
Si archivia nello spazio buio della mente, si lascia il posto al calore delle antiche emozioni più belle, ma resta il ricordo che per fortuna nel tempo si cicatrizza pur lasciando il segno.
Ma si perdona, perché conviene anche se comporta uno sforzo notevole.
Il Perdono è ciò che serve a rendersi la vita meno difficile.
Alla fine ci si può sentire sereni quando si perdona, e questo perché, riconciliati col dolore ricevuto, si è pronti a lasciarlo andare, ricavandone un'esperienza.
È onestà d'animo quella che si richiede perché l'esistenza evolva, bisogna guardare avanti... questo necessita, e solo così il Perdono riacquista il senso del termine, diventa cioè "come un dono" per Chi lo concede e lo riceve, perché differenza non c'è.
Io lo dico subito, perdono ma non dimentico, però escludo a priori il rancore.
La responsabilità è condivisa, gli effetti non proprio, Chi si sente vittima patisce di più.
Sembra circolo vizioso. Non lo è. Il desiderio di ritrovarmi in pace fa sì che io perdoni me stessa per aver esagerato ed esasperato una situazione e di conseguenza perdoni anche l'altro. Mi alleggerisco così di un peso, ritrovo l'equilibrio, metto basi nuove per quella stessa relazione interrotta per mancanza di ascolto da parte di entrambi, ed anche per altre a venire.
Perdonarsi è cambiare atteggiamento, modificarlo soprattutto a proprio vantaggio.
In conflitto continuo con volontà e indecisione, tra amore e rancore rendiamo la Nostra vita un percorso ad ostacoli su una strada senza luce, perché privata della serenità.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-84551284741442453462024-03-06T01:12:00.001+01:002024-03-06T01:12:17.426+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.42) (Orgogliosamente fragile)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiybuVg-qoAWEifefhWhyiYDPqBLKgBJeFEqbHvlA6khn2S7sj9q4fKMuH-w021rfEczugZy48gkC5rVpMHzQkb275uPVFFlaKVkgySdHXVfnn0otgyM3T28bvmPdm-Edn1Xtejq4WSA1C2phDKaSXFMiK1T_ahJE2zn2e_CMx10us9JgIG61zFy_OBqoo/s960/FB_IMG_1709683714299.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="320" data-original-height="720" data-original-width="960" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiybuVg-qoAWEifefhWhyiYDPqBLKgBJeFEqbHvlA6khn2S7sj9q4fKMuH-w021rfEczugZy48gkC5rVpMHzQkb275uPVFFlaKVkgySdHXVfnn0otgyM3T28bvmPdm-Edn1Xtejq4WSA1C2phDKaSXFMiK1T_ahJE2zn2e_CMx10us9JgIG61zFy_OBqoo/s320/FB_IMG_1709683714299.jpg"/></a></div>
So di essere fragile, semplicemente perché sento di esserlo.
Ho sofferto... soffro per questo? Non saprei dire, perché l'iterata esperienza ha rafforzato la capacità di essere lucida e distaccata, però quando finalmente sono sola con me stessa, non faccio che pensare... pensarci, e spesso un'ombra scende a velare quel che sarà.
Non lo nascondo, dopo ogni turno in reparto vado a casa con un forte carico emotivo.
Sentendomi di una fragilità estrema, mi dico sempre... e io mi picco di aiutare gli Altri? Non sarò debole, tanto da far danno?
E come al mio solito inizia il contraddittorio con me stessa.
La persona fragile è anche debole?
La Fragilità è propria della condizione umana.
Non si deve temere di apparire deboli, perchè la forza nasce proprio dall'umiltà di non nascondere di essere a volte tali.
Le Nostre fragilità sembrano "note stonate", poi riflettiamo e un "motivo" che possa riportare comunque armonia lo troviamo.
Siamo talmente fragili che a volte ci vergogniamo, eppure la Fragilità non è un limite... anzi può diventare una virtù.
Debole non è Chi mostra di tornare indietro, ma colui che si arrocca per presunzione e pregiudizio.
Pur fragile è forte Chi ne è consapevole.
E concludendo con una metafora, anche il cristallo è fragile, ma per la trasparenza ha la capacità di accattivarsi la luce.
E le risposte che ho cercato mi fanno orgogliosamente fragile.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-72502545941762901842024-03-05T00:48:00.004+01:002024-03-05T00:48:42.056+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.41) (La farfalla ha fretta di vivere)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEferlTlJ5CGaB5DlgYtAxVZCyI6n8aoWMKdHFnfPoMvroZ3iDnozaZMqjxdbX5pn3yqWmhejBlnXXLBHLZ18avDe0IUdofgN9l3crqjKoWsFbXEevYC_8blJbDbSWpIhfQpPrhFrZNs-iScFoq2G85kfTWR1a1wWQ5mg1aeAdnwiyvKOA-3vgoANtWlk/s575/FB_IMG_1709596013594.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="400" data-original-height="575" data-original-width="410" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhEferlTlJ5CGaB5DlgYtAxVZCyI6n8aoWMKdHFnfPoMvroZ3iDnozaZMqjxdbX5pn3yqWmhejBlnXXLBHLZ18avDe0IUdofgN9l3crqjKoWsFbXEevYC_8blJbDbSWpIhfQpPrhFrZNs-iScFoq2G85kfTWR1a1wWQ5mg1aeAdnwiyvKOA-3vgoANtWlk/s400/FB_IMG_1709596013594.jpg"/></a></div>
Oggi domenica non facile nella mia quotidianità; mi muovevo per casa simile ad una farfalla all'interno di un barattolo di vetro. Ogni tanto mi succede.
Ho parlato poco, perchè le parole sarebbero state semplici suoni messi insieme per banalità, in compenso ho pensato tanto, perché a volte mi sconcerta come va la vita in un senso e nell'altro.
Ciò che ho vissuto mi ha reso forte ma non abbastanza da restare impassibile a certi racconti e alle lacrime. Non posso nascondere l'amarezza e a tratti provo anche un vago senso di colpa per quel "privilegio" che non ho chiesto ma che, non nascondo, mi dà gioia.
Ma che merito ho avuto perchè fosse così?
Frastornata cerco di volar via da quel barattolo di vetro, la realtà appare deformata e i suoni arrivano distorti mentre a questo punto della storia dovrebbe essere ben altra cosa.
"Niente avviene per caso"... continuo a ripetermelo e se sono ancora qui un motivo deve esserci, forse, come qualcuno mi ha detto, per metter fuori il meglio di me stessa e mostrare di quali effetti è capace la determinazione di farcela ad ogni costo.
A me che coraggiosa non sono mai stata, in verità non sembra di fare chissà che, porto solo me stessa e il mio fardello che man mano diventa più leggero senza poter però esser mai deposto.
Ma se ora il ricordo di un momento doloroso come l'aver visto il primo ciuffo di capelli tra le dita e l'ansia per i controlli vogliono appesantire il mio animo, devo oppormi perchè so di poterlo fare, servirà a me e allo scopo per cui mi è stato dato ancora tempo per continuare il cammino.
Apro quel barattolo di vetro e la gioia di aver trovato l'uscita fa dimenticare alla farfalla la prigione che l'ha trattenuta fino a poco tempo prima.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-30533957015891950422024-03-05T00:46:00.001+01:002024-03-05T00:46:21.151+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.40) (Un pensiero, un invito... )<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi546TEdGn_Hx3reO8-xAmMMqRHueQQZpQJEjrWRa1czPirULYCXLzif80axV6oZf2qEJUoakLVzn8nAxi1fsa19yipdc6kNj_t5s1B4B5NhuI1Y1BIDPCvzTdAxk1o-atvsv2qo_n9DrmPJpoKOcVeg62NuR-saEU4dHaOGDxnNOdcbdcOMaMXGTh5sBQ/s790/FB_IMG_1709595837493.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="415" data-original-width="790" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi546TEdGn_Hx3reO8-xAmMMqRHueQQZpQJEjrWRa1czPirULYCXLzif80axV6oZf2qEJUoakLVzn8nAxi1fsa19yipdc6kNj_t5s1B4B5NhuI1Y1BIDPCvzTdAxk1o-atvsv2qo_n9DrmPJpoKOcVeg62NuR-saEU4dHaOGDxnNOdcbdcOMaMXGTh5sBQ/s400/FB_IMG_1709595837493.jpg"/></a></div>
Un pensiero, un invito che ha caratterizzato questo giorno.
Che aspetti a vivere veramente?
Si accumulano giorni che non potranno essere spesi in seguito. Il Passato non torna e solo il Bene torna indietro, anche quando fisicamente non saremo più.
Essere contenti e reinventarsi la vita, anche quando va storta. Non puoi raddrizzarla, perché non è Tua facoltà, asseconda l'evento che la guasta, scegliendo al meglio il modo di viverlo.
Del resto tutto cambia, ed è inutile restare attaccati all'identità di sempre con certezze create nel corso degli anni. La paura nasce quando all'improvviso le vediamo minacciate, perché le consideriamo parte di Noi stessi, mentre in realtà sono del tutto arbitrarie e mutevoli.
Converrà lasciar andare qualsiasi attaccamento ricordando che siamo un "gradino " più su di qualunque idea di certezza.
La Vita ci pone di fronte a continue sfide, viviamole come cambiamento adeguandoci, e sarà "vita piena" e non solo ferma al "primo quarto".
Vivi l'oggi. Non pensare al passato, non correre per arrivare al futuro.
Vivi il presente, "arredalo" al meglio, e fai in modo che sia bello da ricordare o... far ricordare.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-68717317678106305632024-03-02T23:39:00.001+01:002024-03-02T23:39:43.071+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.39) (... e poi)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPwceEVevqbCmsrMjS9oiAzAPouvIqmpI2605qBsU9hQXsi5fvgSv8479AQL9G5ezy7l8BsegMASn0vVtlM8pefEbl1-0CrpkdjBovUbsaOdmrRIkALcEann7_HVWwPYoG4j-lNNMsY8TWtjFoP9q9kkUDc8vwkGiRNEBW56u0v4W3K06G746rOYZzhX4/s774/FB_IMG_1709418910186.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="581" data-original-width="774" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPwceEVevqbCmsrMjS9oiAzAPouvIqmpI2605qBsU9hQXsi5fvgSv8479AQL9G5ezy7l8BsegMASn0vVtlM8pefEbl1-0CrpkdjBovUbsaOdmrRIkALcEann7_HVWwPYoG4j-lNNMsY8TWtjFoP9q9kkUDc8vwkGiRNEBW56u0v4W3K06G746rOYZzhX4/s400/FB_IMG_1709418910186.jpg"/></a></div>
Dal 1° Marzo di un po' di anni fa in poi mi andrebbe raccontare, e non è detto non lo faccia, magari in un altro libro, che ne dite?
Quel primo giorno del mese di marzo incominciava un conto alla rovescia. Finalmente avevo preso coraggio sia pure a stento, e così mettevo in atto la decisione per il percorso alla consapevolezza.
La luce e qualche nuvola di questa giornata mi hanno riportato indietro come per un veloce giro di moviola, e ferma all'improvviso è stato destarsi da un sogno, bello o brutto non saprei. Poi il resto del giorno è andato come ogni venerdì.
La Speranza la fa sempre da padrona e un ricordo ne sottolinea l'importanza.
Qualcuno ricorderà certamente l'Albero della Vita di Nicoletta. Continuava a metter foglie e pensieri, e suggeriva ascolto per accogliere ed imparare. E ricordare.
In quel tempo mio che cosa provavo e facevo per non morire dentro?
Si dice sempre che ogni caso è a sé, ed è vero, ma ciò che accomuna sono le emozioni, queste si, uguali per tutti.
Elaborarle nella giusta modalità fa la differenza.
Non mi sono mai sentita vittima né guerriera, perché ho sempre pensato che battaglie e guerre fossero altre. Anzi trovavo quei termini irritanti, e continuo a considerarli tali. Perché un tumore è una guerra che non si sceglie di combattere, e non c'è alcuna chiamata alle armi. Ti trovi, e vai avanti.
E spesso ti nascondi come animale ferito, sperando che il nemico ti risparmi e l'amico pure ti lasci stare. Perché non potrà mai capire la voglia che prende di dormire, per non vedere né sentire, e svegliarti solo quando tutto sia finito, passato e arrivi finalmente l'alba di un nuovo giorno.
Parole stonate le mie, perché tanto "ormai"?
Ma è proprio quest'ultimo termine, ormai, che stona perché quando si entra in un vortice si può finire sbattuti alle pareti per forza centrifuga ma sempre lì si resta, a volte ad occhi aperti, altre volutamente chiusi facendo finta sia mai successo niente.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-37324836811032636712024-03-02T00:56:00.001+01:002024-03-02T00:56:36.477+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.38) (E domani già Marzo sarà)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheyQnrE8QesikWwdD0ShRbpwBTkVF_QwgC6rDIvl-0g3UazsmZWACWsfTLx-53jlgVeiioeEe1CxNAV-6Lwmyv_OjuzflH9zIkfxZRwqgV59nAIbMs_6NzL-9FvJZgqMihdYydmi8plGltUCjR0oJQOw0E9p84uDt8IlreG0xfsgs9D8q3WSbsa4IlauU/s538/FB_IMG_1709337112549.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="538" data-original-width="538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheyQnrE8QesikWwdD0ShRbpwBTkVF_QwgC6rDIvl-0g3UazsmZWACWsfTLx-53jlgVeiioeEe1CxNAV-6Lwmyv_OjuzflH9zIkfxZRwqgV59nAIbMs_6NzL-9FvJZgqMihdYydmi8plGltUCjR0oJQOw0E9p84uDt8IlreG0xfsgs9D8q3WSbsa4IlauU/s400/FB_IMG_1709337112549.jpg"/></a></div>
Come è stato per Dicembre, anche con Marzo il mio rapporto non si può dire idilliaco.
Di questo mese persi due nonni, una sorellina, e solo due anni fa mio padre.
Si nasce e si muore in qualsiasi periodo dell'anno, e questo è naturale, ma quando, così come per me è stato, si aggiunge pure la diagnosi del tumore, qualche riserva diventa pur lecita.
Comunque è ora tarda e questi discorsi certamente non si accompagnano al riposo della notte, quando la mente cerca un'oasi di ristoro. Quindi cerchiamo altro guardando oltre.
Vero è che non si può né si vuole dimenticare, però se ci si sofferma a pensare, nel dolore c'è, a saper vedere, un'opportunità, trasformare lo stesso in vita.
E tra delicatezza e timore per me si pose il primo seme di speranza.
Ne riparleremo, perché vuoi o non vuoi, di Marzo domani sarà solo il primo giorno e altri ne verranno, sicuramente da raccontare come furono quelli miei e i giorni per l'Arcobaleno, all'apparenza persi ma tutti da rivalutare per consapevolezza.
Vi lascio intanto ripetendo l'inizio della mia antica favola, un "c'era una volta" cui farà seguito un "... e poi", sempre coi colori dell'arcobaleno,Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-18343280542571163902024-03-01T00:54:00.001+01:002024-03-01T00:54:49.964+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.37) (Un arcobaleno per tutti)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqPwpNNlSE4Kn_LkKsia5NZxtVVRjkdXwxKHQpIU3oPPG3-LI2_PUeBoB88dGhd5XqBCndkKgg4LTu-RfBs8LBBuI-PFKDBkt4nqLDrUrH1bZFRtNRvJ1M_oh3RcXNeR9V65prIJPv0LTNGbuCKB6diE0NhTdZ8kbqZ1C3R3NkMXNiQMX8P5V4DpGL9s0/s960/FB_IMG_1709250703126.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="720" data-original-width="960" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqPwpNNlSE4Kn_LkKsia5NZxtVVRjkdXwxKHQpIU3oPPG3-LI2_PUeBoB88dGhd5XqBCndkKgg4LTu-RfBs8LBBuI-PFKDBkt4nqLDrUrH1bZFRtNRvJ1M_oh3RcXNeR9V65prIJPv0LTNGbuCKB6diE0NhTdZ8kbqZ1C3R3NkMXNiQMX8P5V4DpGL9s0/s400/FB_IMG_1709250703126.jpg"/></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiInBfPD0Vr3sZ2AtYCYz9wjS5QPa23p18ExgjU_NFaFGyKTkCsdEjAI7pyoDGIRUN8uL1K85VJ4teoem_jOTVaJ9RoytMouJq3snQmUYEq8P-rgedTdbe2PxswAL7lk8c4HcnaGYV5R3JtDcH6PZt0v76tky6CISKU-Rgl2IqhEdG0_kaWK_YS8DqN_TE/s1171/FB_IMG_1709250709381.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="400" data-original-height="1171" data-original-width="1080" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiInBfPD0Vr3sZ2AtYCYz9wjS5QPa23p18ExgjU_NFaFGyKTkCsdEjAI7pyoDGIRUN8uL1K85VJ4teoem_jOTVaJ9RoytMouJq3snQmUYEq8P-rgedTdbe2PxswAL7lk8c4HcnaGYV5R3JtDcH6PZt0v76tky6CISKU-Rgl2IqhEdG0_kaWK_YS8DqN_TE/s400/FB_IMG_1709250709381.jpg"/></a></div><div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj46j5UtCQCApn3h6rCf0uMqNYnVwjHsZoQjRt1mQyzQF6vCowucZrhmnEFZA7uJ64u5yTW7l8OBouRtPlpXkqNtaXAerQWf4h30lUHv4jIKbrnRqaaJXrfnLo2Jwocj6_NmFaWuYWDrz0oWITxGOJTRiRZ3UJPBF8fGQ_PzxdiuLgTM-dcY4fJBDLYOYQ/s960/FB_IMG_1709250715119.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="720" data-original-width="960" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj46j5UtCQCApn3h6rCf0uMqNYnVwjHsZoQjRt1mQyzQF6vCowucZrhmnEFZA7uJ64u5yTW7l8OBouRtPlpXkqNtaXAerQWf4h30lUHv4jIKbrnRqaaJXrfnLo2Jwocj6_NmFaWuYWDrz0oWITxGOJTRiRZ3UJPBF8fGQ_PzxdiuLgTM-dcY4fJBDLYOYQ/s400/FB_IMG_1709250715119.jpg"/></a></div>
Ora i miei fiocchi di tenerezza portano tutti i colori, solo a Natale sono in oro e in argento, all'inizio erano rossi e blu. Rosso come il sole a mezzogiorno in estate e blu come la notte mai nel buio più totale.
Quando decisi di cambiare i colori dei nastri, dal rosso e blu pensai al verde, tipico della speranza, ma qualcuno suggerì... perché non arcobaleno? Ci sono i braccialetti rossi, facciamo i fiocchi di tenerezza arcobaleno.
Bella idea...pensai, ma più che un nastro arcobaleno ne avrei usato diversi, a più colori, nel cestino avrebbero fatto lo stesso effetto variopinto e gioioso.
Ero sicura di stupire ancora, non per mio vanto, ma perché tutti potessero sentirsi al meglio, provare pur tra cento pensieri e altrettante ansie, un breve momento di benessere da leggenda. Uniti insieme, forti e solidali.
Un arcobaleno per tutti.
Un’antica leggenda colombiana racconta la storia di sette bellissime farfalle, ognuna di un colore diverso, che danzavano sempre insieme, unite da grande affetto, e dell’avventura che un giorno le trasformò in un grande arcobaleno, legandole per sempre. È una storia sull’affetto come sentimento forte e duraturo, sul superamento dell’individualismo a favore di una solidarietà degli uni verso gli altri.
Una bella immagine.
Sii l'arcobaleno nella nuvola di qualcuno... questo il testo di uno dei bigliettini, scelto da una nuora "caregiver", costantemente presente ed affettuosa con la suocera.
Ma vedi un po' che cosa le era capitato, proprio azzeccato! Più arcobaleno di lei... sempre accanto, sorridente e colorata, nei momenti bui come nei periodi incerti.
Aveva preso per caso il biglietto giusto, dopo che il caso aveva scelto lei.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-85371451575121779402024-02-29T01:06:00.001+01:002024-02-29T01:06:48.279+01:00❤ QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.36) (La mia storia con Te)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLBmJY8H1aYVMcJujAgwOsjXkDZJ6TXBIdRsgGJ9pXP41Si0kr6fPxFz8I8J7_XXqMMo7J1bwvM_Tp0cENSGheJCM6wb5TlFLLFghXeALn-7KKGTgf9iMEsH8oR6k08fqkFRZhlWLgrW9ehbuqmb4hTno1D3c5E3d2xxo-6r-Fv7Phvws2k4mCUltlcSs/s720/FB_IMG_1709164715947.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="540" data-original-width="720" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiLBmJY8H1aYVMcJujAgwOsjXkDZJ6TXBIdRsgGJ9pXP41Si0kr6fPxFz8I8J7_XXqMMo7J1bwvM_Tp0cENSGheJCM6wb5TlFLLFghXeALn-7KKGTgf9iMEsH8oR6k08fqkFRZhlWLgrW9ehbuqmb4hTno1D3c5E3d2xxo-6r-Fv7Phvws2k4mCUltlcSs/s400/FB_IMG_1709164715947.jpg"/></a></div>
Oggi avresti compiuto gli anni. A Te sono molto legata, ancora e sempre, lo sai. Non userò per questo mai il passato remoto, perché l'amore va oltre la morte.
Sorridente hai sempre accettato quel che ti toccava.
Comunque vada sarà per il bene... dicevi.
E il bene che cos'è se non amore?
Mamma cara...
se persona c'è stata a saper interpretare in modo perfetto, quasi sublime l'atto unico che è la Vita, quella sei Tu.
A Chi dice che io Ti somiglio, rispondo... forse, ma in realtà di Te sento essere solo la brutta copia, inevitabile ereditarietà, null'altro.
La mia storia con Te comincia una caldissima domenica di luglio, quando mi desti alla luce, rischiando di morire, ed io con Te, perché non ti avrei mai lasciato andar via da sola.
Tu, ed io sempre attaccata a Te, così bella e gioiosa e rassicurante.
Sono cresciuta ascoltando i racconti che mai ti mancavano, la risata come carezza e la tua voce.
Unica per generosità, abnegazione... spirito di sacrificio e sopportazione, fino all'ultimo... vivendo la sofferenza fisica senza farla mai pesare ad alcuno, anche quando avresti dovuto perché era un tuo diritto.
Da quando non ci sei più sono successe tante cose... Tu le sai già... e quante volte ho pensato che forse la Morte a tal proposito non è stata proprio matrigna... Ti ha risparmiato tanto dolore.
Nella condizione in cui sei tutto certamente appare diverso, perchè motivato e visto nell'ottica della Luce. Perchè ne sono certa, Tu sei nella Luce, non può non essere, altrimenti non mi saresti accanto quando e dove altri non possono, non saresti artefice della mia pacatezza in risposta a mille provocazioni, della tranquillità all'ansia che sopraggiunge improvvisa.
Mamma... mamma, dall'inizio alla fine ed oltre... una lunga storia.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-73538542800746923912024-02-28T00:43:00.001+01:002024-02-28T00:43:42.586+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.35) (L'Accettazione)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFFaawMb23DN34Tg920PXbGgetN-jdir2N08JjAu5Zoou9F-ZCTVLEqrasymbdE3C92jJMiVHG-wi0Qinkve8wGxR8GveziWPBF-mr9XbfixPhv51ltsY8QAtzS9b-4jyv5RZ5KpXshogoIKYCgUE3dc8I70d2mVl5afMF-u1_QohhTF-o_NEUjpqAtQ0/s720/FB_IMG_1709077196371.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="517" data-original-width="720" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFFaawMb23DN34Tg920PXbGgetN-jdir2N08JjAu5Zoou9F-ZCTVLEqrasymbdE3C92jJMiVHG-wi0Qinkve8wGxR8GveziWPBF-mr9XbfixPhv51ltsY8QAtzS9b-4jyv5RZ5KpXshogoIKYCgUE3dc8I70d2mVl5afMF-u1_QohhTF-o_NEUjpqAtQ0/s400/FB_IMG_1709077196371.jpg"/></a></div>
Dio dacci la forza di accettare con serenità le cose che non possono essere cambiate,
il coraggio di cambiare le cose che vanno cambiate e la saggezza di distinguere le une dalle altre.
(Preghiera della serenità
K. P.Reinhold Niebuhr)
Ha iniziato così il secondo incontro di "(Ri)conoscersi" la dott.ssa Nadia Genzano, con la Preghiera della serenità, e niente sarebbe stato più appropriato.
Sopportare... portare addosso un peso e farci l'abitudine, piuttosto che cercare di evitarlo mentre sta sempre lì davanti agli occhi.
Devi portare pazienza... si dice di solito, e d'impulso sarebbe da replicare... ancora!?! Che cos'altro dovrei che già non (sop)porto?
È cosa tosta accettare la malattia, dalla diagnosi in poi, e possono gli altri darsi anche un gran da fare a rassicurare, incoraggiare, se non si ha la pazienza di accettare e di conseguenza adattarsi ai cambiamenti, sarà un continuo patire.
L'Accettazione di quel che è, qui e ora. Ovvero uscire dalla Mente ed entrare nella propria vita.
Accettare non significa essere rassegnati, passivi né tollerare o sopportare, bensì abbandonare tutti i tentativi di soluzione inutile e accogliere ciò che la vita comporta se riconosciamo che stiamo andando nella direzione di ciò che vogliamo dalla nostra esistenza.
Nonostante quel che succede, perchè non dipende da Noi, ed è inevitabile perché al di fuori di Noi.
Per la piena realizzazione di una vita appagante, quindi occorre Iniziare - Entrare in contatto - Muoversi verso i propri valori.
Allora che cosa non è l'Accettazione?
Non è Sopportazione - Rassegnazione - Perdita di speranza, sentirsi senza alternative - Passività.
Invece l'Accettazione è... un 'Azione
un Comportamento - un Muoversi verso.
È far cadere una barriera e creare un'apertura - un Atteggiamento non giudicante - Fare spazio anche a sentimenti dolorosi, sensazioni ed emozioni mantenendoli come tali.
È imparare a fare un passo indietro, distaccarci da pensieri, convinzioni o "credenze", ricordi e autocritiche distruttivi. Invece di rimanere impigliati in questi pensieri, di farci dominare da loro o di lottarci contro, impariamo a lasciarli andare e venire. In questo modo avranno un minor impatto sulla nostra vita e perderanno il loro potere di spaventarci, preoccuparci, stressarci.
Facciamo pure spazio a emozioni e sensazioni dolorose. Smettendo di lottare contro di loro e lasciando che siano ciò che sono senza farci catturare o schiacciare, scopriamo che ci danno meno fastidio e fluiscono molto più rapidamente invece di fermarsi e angosciarci.
Restiamo connessi con qualsiasi cosa ci stia accadendo qui e in questo momento,
anche se avremmo voluto il contrario. Concentrarci e impegnarci in ciò che stiamo facendo, vivere senza indugiare sul passato o preoccuparci del futuro ci aiuteranno a superare le difficoltà.
Ciò che è importante per noi, sono i Nostri Valori. I Valori sono la Nostra bussola, tracciano la direzione della nostra vita e ci motivano a realizzare cambiamenti importanti.
Quando mettiamo tutte queste cose insieme, sviluppiamo flessibilità psicologica. La capacità di stare nel momento presente, con consapevolezza e apertura, di agire guidati dai nostri valori.
Così saremo presenti, aperti e capaci di fare ciò che conta per noi, migliore sarà la qualità della nostra vita e maggiore sarà il nostro senso di vitalità, benessere e soddisfazione.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-90994763961605883122024-02-27T01:04:00.001+01:002024-02-27T01:04:07.978+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.34) (Mai soli)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn0L8VPSyh3vOIzZX1Hpa5COoRWsjF6k-KOKtIeMVMn5EutSosdUkEpC8Z3YXqZR1HRBkd-ST6hIghCp_0Knds6l74ZbnzQW3z4mOGZLCIOfRaLHAqhzE_L2rIvFYYw27lSIu2bw26oFWkm-dMtNRaYGGTOc6GOaC6M7uY6tfCFXs92DS1dtaPLxO3pLI/s960/FB_IMG_1708992115285.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" height="400" data-original-height="960" data-original-width="720" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjn0L8VPSyh3vOIzZX1Hpa5COoRWsjF6k-KOKtIeMVMn5EutSosdUkEpC8Z3YXqZR1HRBkd-ST6hIghCp_0Knds6l74ZbnzQW3z4mOGZLCIOfRaLHAqhzE_L2rIvFYYw27lSIu2bw26oFWkm-dMtNRaYGGTOc6GOaC6M7uY6tfCFXs92DS1dtaPLxO3pLI/s400/FB_IMG_1708992115285.jpg"/></a></div>
Non si cancellano i ricordi, sentinelle perenni della nostra memoria, mescolano il dolce e amaro della vita.
(cit.)
Anche se per certi "fatti" della vita non occorre nemmeno che la memoria sia di ferro.
Il 25 febbraio di molti anni fa nasceva una delle mie sorelle, che visse nel breve arco di otto anni una vita intera. Aveva tre anni meno di me ma nel ricordo mi appare come fosse di tutte l'età.
A otto anni morì per una meningo-polio-encefalite. Questo evento segnò un po' tutta la famiglia... fece maturare in fretta i piccoli di casa, lasciò una ferita profonda nel Cuore dei genitori, è inutile dire che non fu mai dimenticata anzi divenne per Tutti Noi l'Angelo Custode certo perché eletto da Dio.
Restò tale per sempre...
Una sera ero per strada da sola, non c'erano molte luci tanto da sembrare più buio del solito. Non avevo borsa con me, solo una rivista piegata sotto il braccio per avere le mani impegnate, nient'altro. Ad un certo punto mi venne in mente il Suo ricordo, così vivo da sentirmi chiamare per nome... nello stesso tempo dei passi affrettati ed incalzanti dietro di me. Provai un brivido freddo lungo la schiena, poi fu tutt'uno... un ragazzo mi aggredì alle spalle, ebbi paura ma la sorpresa non fu eccessiva, come se qualcuno mi avesse avvisato.
Mi difesi non so come, anzi lo so... con quella rivista, non era un granché d'arma ma funzionò. La rabbia, l'istinto di conservazione e l'aiuto provvidenziale trasformarono quell'insieme cartaceo in un manganello improvvisato ma efficace. Il teppistello se la diede a gambe... ed io la scampai bella.
Mi convinsi che fosse stata mia sorella a venirmi in aiuto... poi in altre occasioni, soprattutto quelle riguardanti il mio noto vissuto, la convinzione si fece più forte ed ora, pur in tempo di bonaccia non mi abbandona.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-35828898756875121782024-02-26T01:19:00.001+01:002024-02-26T01:19:06.102+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.33) (A questo mondo assurdo)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL4If_Gdb8zXB907zeOycdR1O5ilhLp4QZzQQW16YROjT1Maqyl_zaoXlkQ-GKlPP6aYytnettipywP1pR0tqG6L7ETHhJcDOIAXH_1zfJH68Occ38Z5P6Vcj4rtsdaogQgbW5sSkqz8XoO5vgIA8ViQeF21MzYuhxNzWbvbrOB_quoohDCuwgdbX8C6Y/s640/FB_IMG_1708906602368.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="640" data-original-width="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjL4If_Gdb8zXB907zeOycdR1O5ilhLp4QZzQQW16YROjT1Maqyl_zaoXlkQ-GKlPP6aYytnettipywP1pR0tqG6L7ETHhJcDOIAXH_1zfJH68Occ38Z5P6Vcj4rtsdaogQgbW5sSkqz8XoO5vgIA8ViQeF21MzYuhxNzWbvbrOB_quoohDCuwgdbX8C6Y/s400/FB_IMG_1708906602368.jpg"/></a></div>
Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine tra una nazione e l'altra, né la linea di divisione tra una fattoria e l'altra.
Peccato tu non possa sedere su una nuvola.
- K. Gibran -
Già, sarebbe toccare il cielo con un dito.
Mi chiedo se l'uomo, l'uomo di oggi intendo, possa rendersi conto verso cosa stia andando incontro, o... contro.
Le guerre, le ultime tristi vicende, polizia che va a manganellate su manifestanti, evidenziano quanto alla Vita si dia poco valore. E la "persona umana" a volte è trattata come non fosse degna di rispetto. Che esista o meno poco importa, può essere cancellata se "disturba".
Così non conta l'uso della parola, la libera opinione, si preferisce ricorrere o assistere alla violenza e poi scappare dalle proprie responsabilità, tornando alla propria vita come fosse avulsa da quella altrui.
L'indifferenza poi...
È sconvolgente ancora di più se si considera invece...
... Chi alla Vita dà un valore immenso e si impegna, e con gli occhi vivi ascolta la persona che spera, per dar prova che è ben attento... che ci crede... che sì, vivrà perché lo vuole.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-91698373160103995962024-02-25T00:22:00.001+01:002024-02-25T00:22:04.126+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.32) (Accettazione. Prima strategia.)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDlR0pvsTKq48g6CsmNyMAiUyklBMRyHR488qiUzj1WQK0qn-4f4GOQquQYXaOy4UwPURFXK88vRuqn5NtQ4bkq4Y3NAcX9pfJVLlJq2MG5RHfWFbPKMkCvV8DwHikVSYtJc_UbB5yRTFgZsorOIEl0XyghJbTNQ5cdqolvAHmWQ3BSqEfnd2N_ZrwtGc/s778/FB_IMG_1708816730410.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="778" data-original-width="778" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDlR0pvsTKq48g6CsmNyMAiUyklBMRyHR488qiUzj1WQK0qn-4f4GOQquQYXaOy4UwPURFXK88vRuqn5NtQ4bkq4Y3NAcX9pfJVLlJq2MG5RHfWFbPKMkCvV8DwHikVSYtJc_UbB5yRTFgZsorOIEl0XyghJbTNQ5cdqolvAHmWQ3BSqEfnd2N_ZrwtGc/s400/FB_IMG_1708816730410.jpg"/></a></div>
Accettazione, tornano alla mente alcuni incontri, quando ad un certo punto ho sentito dire, anzi ripetere più volte... sono stanco.
Così allora il ragionevole dubbio... e se a me non fosse andata come fino ad ora, sarei stata stanca anch'io, avrei avuto sempre la forza di sorridere? O più verosimilmente arrabbiata, delusa, al massimo avrei sfidato ogni giorno la vita e pure Chi mi si presentava davanti?
Chi lo sa... forse posso solo immaginarlo, per un momento e poi allontanarlo, perché certi pensieri meglio non farli sostare troppo a lungo.
Di certo non sono stata mai arrabbiata, e neppure rassegnata. Cercai di pensare a ciò che succedeva come riguardasse la persona a me più cara, cui dedicare affetto, cure e premura. Con equilibrato distacco.
Mantenersi lucidi può essere un primo passo verso l'accettazione?
Tempo fa una paziente mi stupì. In modo del tutto estemporaneo, e quasi raggiante esclamò...
- Siamo nati per il Cielo. E Dio ci ama così tanto da donare anche l'esperienza della terra, un passaggio rapido ma sufficiente.
Non si può desiderare di più.
E un altro signore anziano in terapia...
- Ma si... l'importante è che la morte ci trovi vivi.
Tra ironia e acciacchi, lacrime e ironia... e ironia e basta.
Con questa sana filosofia si aggira la più cruda realtà.
O in verità la si accetta...?Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-91359650896894522822024-02-23T21:30:00.003+01:002024-02-23T21:30:44.333+01:00 QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.31) (Rapido va un ricordo del passato)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRT6yqoCe30_VSytlUM44HcBJacHtWgvM6XfHaLbC1LaiEagOeOvPH_CBcM1iSq-6iFLfXjK4gLmT82LFRIw8T35l8TH4ddC82FfntqeuNXwOsxwEpkTVGwtfk5jqapJO12Ad6z6CJdoWcDjprqmMcmPYLzIH2_F9TKpCRZtTXClousfQxwGO00PBhu2I/s400/FB_IMG_1708719990465.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="300" data-original-width="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRT6yqoCe30_VSytlUM44HcBJacHtWgvM6XfHaLbC1LaiEagOeOvPH_CBcM1iSq-6iFLfXjK4gLmT82LFRIw8T35l8TH4ddC82FfntqeuNXwOsxwEpkTVGwtfk5jqapJO12Ad6z6CJdoWcDjprqmMcmPYLzIH2_F9TKpCRZtTXClousfQxwGO00PBhu2I/s400/FB_IMG_1708719990465.jpg"/></a></div>
Quando si vorrebbe definitivamente archiviare.
Chi non ha ricordi? Ne abbiamo Tutti, tanti, belli e gioiosi e con un pizzico di nostalgia
Ma c'è pure quello difficile, della conferma che non si vorrebbe mai ricevere, dell'accettazione forzata di un incubo ad occhi aperti, sbarrati per la paura.
Bisogna dimenticare?
Non si può né si vuole dimenticare, perché sofferenza a parte, nel dolore c'è, a saper vedere, un'opportunità, trasformare lo stesso in vita, e poi esser grati per il resto della vita.
- Qual è il vostro ruolo qui, signora?
- Sono una volontaria .
- E allora siete una bella persona, perché preferite perdere tempo con noi, invece che fare i fatti vostri.
E vorrei rispondere che "i fatti miei" sono anche fatti loro e viceversa, ma forse non saprei spiegarlo in modo degno, e così me la cavo con uno sbrigativo... in un modo dovevo pur mostrare gratitudine
- ... e può mai essere grata una persona egoista?
Già non può esserlo soprattutto perché non scorda.
Istantanee, fotogrammi, perché il ricordo di un dolore è così, può essere descritto a tratti per non morire dentro un'altra volta, anche se ce l'hai fatta, ce la farai, e il tempo trascorso lo conferma.
Intanto oggi ho perso il cappello che indossavo ogni inverno da quell'inverno.
Doveva andare cosi, ha fatto il suo tempo e in un modo andava archiviato. Definitivamente.
.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6270926802138988753.post-58934857943922208292024-02-23T01:25:00.001+01:002024-02-23T01:25:41.496+01:00QUANDO È LA VITA A DECIDERE (n.30) (La Regolazione emotiva - parte terza)<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ_wetmZY6nvEUtPu0Td8gHQRzYglgVKgVE_6_TQ9Wzf9zHT3JX2iyKBu00DjWOEJXVJ5YVSCmoCBb2978onAAlDHyFQ9m8V6fhg1vGFc_RXKmlCuAW6cCEMjFY9erffPXP8yXROCTyBpbfRfmqQvxHUbWRUfHWMkP35IxBf5IZva3aHkoJsiAvLx_WXU/s1964/PSX_20190117_203052.jpg" style="display: block; padding: 1em 0; text-align: center; "><img alt="" border="0" width="400" data-original-height="1028" data-original-width="1964" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZ_wetmZY6nvEUtPu0Td8gHQRzYglgVKgVE_6_TQ9Wzf9zHT3JX2iyKBu00DjWOEJXVJ5YVSCmoCBb2978onAAlDHyFQ9m8V6fhg1vGFc_RXKmlCuAW6cCEMjFY9erffPXP8yXROCTyBpbfRfmqQvxHUbWRUfHWMkP35IxBf5IZva3aHkoJsiAvLx_WXU/s400/PSX_20190117_203052.jpg"/></a></div>
LA TRISTEZZA
È una delle emozioni più difficili da gestire.
È l'emozione della Perdita. La morte di una persona cara e non solo. Il fallimento, una separazione, la mancata realizzazione di sé sono ugualmente una perdita.
La morte che tocca da vicino sgomenta e sempre tanto, perché per alcuni cui nel tempo ci siamo affezionati, nel nostro immaginario quel tempo stesso si è fermato.
Realizzare ciò che per fatto naturale succede è dura. Anche perché ogni volta si prende ulteriore consapevolezza.
Non saremo mai pronti al "grande cambiamento".
LA COLPA
Altro non è che il giudizio morale dato a Noi stessi in quel contesto.
A Chi non è mai capitato di sentirsi in colpa? Talvolta a ragione, altre volte senza motivo, senza aver fatto nulla di male. Comunque il senso di colpa non sempre è ritenuto negativo, è un sentimento che porta necessariamente a pensare e aiuta implicitamente a mantenere le relazioni umane.
È stato chiesto allora Chi avesse mai provato il disagio per una colpa. Ovviamente le risposte sono state quasi tutte relative alla "malattia". La colpa di "dare fastidio" ai figli da parte soprattutto delle mamme, che più dei padri sentono l'onere e l'onore di essere "accudenti" a vita. La sensazione di una figlia e anche di un marito, convinti di non aver fatto abbastanza per i propri cari, probabilmente non considerando i limiti comuni ad ogni essere umano. Quando invece di certo hanno operato giorno per giorno, volta per volta secondo "il meglio del momento", e che altro non potevano fare, visto che tutto va come deve e ad un certo punto davvero non può essere diversamente.
La soluzione per risollevarsi dal senso di colpa, elaborare ed uscire dal cerchio vizioso venuto a crearsi, è pensare che sicuramente ha fatto tutto quello che poteva, che altro non avrebbe potuto perché condizionato dal legame affettivo, dalla paura, ansia e timore di sbagliare.Maryhttp://www.blogger.com/profile/11996852461659806149noreply@blogger.com0