giovedì 9 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.8) (La Carezza)

Ho letto da qualche parte una frase che dice più o meno così... Se non sai che cosa fare delle mani trasformale in carezze. Le "mani"... quanto sono importanti le mani? Senza le mani sarebbe impossibile vivere. Le mani servono a creare, a difenderci, ad accarezzare. Le mani, diramazione del cervello, diventano il mezzo della relazione con l'esterno. Le mani portano all'"abbraccio", all'unità e ad annullare la solitudine. Le mani colmano il vuoto. Che meraviglia. Un contatto continuo per accogliersi e accogliere. Come dovrebbe essere sempre, visto che siamo stati fatti per questo. Toccare commuove e smuove e rimanda alla carezza materna, quella che trasmette un sogno e che è respiro per l'anima. Stasera avrei voluto essere presente all'incontro, " Dal tocco alla carezza", uno dei relatori era un giovane Amico cui mi sento legata da materno affetto, ma in questo particolare momento devo vagliare le mie forze, e purtroppo ho dovuto rinunciare. Un tocco per approcciare, una carezza per accogliere. Da due anni ne abbiamo perso l'abitudine fisica, cercando di compensarla con lo sguardo e la parola, questa addirittura anche da lontano. "Non è un'abitudine per me ma una carezza sul Cuore sapere che ci sei". È il testo di un sms inviatomi qualche tempo fa, e anche se l'autore era persona a me nota, mi fece venire il batticuore. Come fosse compagno di un mazzo di rose rosse da un ammiratore. È ché si nomina il Cuore, e nel Cuore risiede ogni sentimento... Affetto, Amicizia, Simpatia o quant'altro sono forme nobili d'Amore. E fa piacere essere ricordati, perché amiamo essere amati.

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