sabato 18 giugno 2022

UN VIAGGIO PERSONALISSIMO (n.17) (Tanto la Vita va avanti lo stesso)

Sapete quante volte l'ho ripetuto a me stessa? Con me o senza di me la Vita procede uguale, e allora? Meglio che m'impegni ad esserci comunque sia, perché almeno posso sostare e guardare. È una filosofia di vita anche questa. Un tempo ci credevo proprio che sarebbe bastata la condivisione semplice, quella verbale per intenderci, a risolvere parte del dolore, a risollevare dai turbamenti. Occorreva invece mettersi in gioco fino in fondo, scendere in campo e sporcarsi le mani, e certe volte provare lo sgomento noto, tradotto nel restare lì, muta e attonita. Come stamattina... - Sono una volontaria del GAMA, associazione e ancor prima gruppo di auto mutuo aiuto, a disposizione di Chi vuole. - In che senso? - Per ogni bisogno, soprattutto supporto. Qualcuno di Noi ha vissuto la Malattia, conosce, sa... io ad esempio. - Bene, così ho una speranza anch'io, pure se sono certa, non ce la farò. E qui un pianto sommesso ma intenso, ed io senza parole. Solo una carezza sul ginocchio coperto dal lenzuolo. Questi dodici anni non saranno passati invano, qualcosa l'avrò pure elaborata quando in quei "giorni no" mai mi sono chiesta... perché a me?... e direttamente sono passata all'azione... va bene, ora c'è. Come posso fare? Non so resistere quando di Vita si tratta... di quella vera che riprendi in mano come un pugno di sabbia appena umida e fai fatica a tenere stretta una volta che è asciutta. La Vita quindi è accettazione, serena disponibilità. È realtà e sogno, speranza e illusione. La Vita è malattia e dolore, rinascita e gioia da cui e per cui giunge Amore, non più circoscritto e limitato entro rigidi e banali paletti, che ha pudore ma non conosce vergogna perché finalmente sa e può mettersi a nudo. Così ho ascoltato ancor più attentamente, tanto dolore e tanto amore intorno, e la paura e la ricerca di un senso in tutto quanto, forse nascosto in quell'amore sfoltito del superfluo e vano.

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