giovedì 30 agosto 2018

UN PUGNO DI TERRA


Tutto ciò che distrae dal "problema" costituisce una forma di terapia, se poi riporta alla vita come fosse richiamo o promemoria, dà ulteriore motivazione e rinnova l'entusiasmo.
Nel confrontarmi con realtà diverse, ho notato che cambia qualcosa già nello sguardo e dal tono di voce, quando la conversazione è incentrata sulla campagna, la fecondità della terra e i suoi frutti.
Chi coltiva e raccoglie per mestiere, ma pure Chi possiede un pugno di terra e ne ha fatto un orto, entrambi si svegliano al mattino con la curiosità della scoperta e l'entusiasmo di fare. E questo sempre, anche in presenza di malattia. E' come se la terra cui si presta cura mostrasse gratitudine, ricambiando i benefici. Grande soddisfazione dà coltivare un orto, perché i frutti sono veloci e quasi certi.
Ehhh, con l'orto si finisce col "buttare via" un sacco di roba...
Diceva stamattina un esperto in materia, arrivato in stanza pallido come un lenzuolo e in breve tempo tornato in forze e colore, parlando di peperoni e melanzane...
Hai un fazzoletto di terra, ti sembra poco e il lavoro inutile, e poi ti ritrovi sommerso da zucchine, tanto che le regali a destra e sinistra...
Beh, regalarle è già cosa buona, di certo è meglio che gettarle via. Non si ricambierebbe il favore di toccare sempre con mano la vita.
L'ortoterapia, pratica positiva ben documentata, agisce sulla psiche di Chi affronta la malattia. E' una vera e propria scienza che si sta diffondendo rapidamente perché facilita il movimento e se si fa in gruppo, pure la socializzazione.
L'orto dunque può essere a giusta ragione considerato una terapia. In un fazzoletto di terra i pazienti vedono nascere fiori e frutti e si convincono che la vita continua, e se ci mettono impegno, è anche loro merito. Diventa sostegno reciproco.
Possiamo dire allora cosa aspettarci se torniamo alla terra quando siamo malati o se lo è un nostro familiare. Tante piccole e grandi cose. Uscire di casa, dimenticare almeno per un attimo la malattia, acquisire l’abitudine al movimento, imparare a rilassarci e a passeggiare nel verde, ridurre l’impiego di antidolorifici e sonniferi, imparare tecniche di orticoltura e tecniche di giardinaggio. Imparare a convivere con il problema.

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