giovedì 26 luglio 2018

NOTE DIVERSE PER UNA STESSA SINFONIA

Solo in apparenza stonate tra loro, a tratti pure fuorvianti ma intense e ricche le storie in una giornata di "straordinaria" normalità.
Su e giù, entro le poche righe di un immaginario pentagramma sempre uguale, sempre quello , si compongono le più impetuose "sinfonie umane".
Giunge la prima nota da lontano, un "la". Non occorre io sia già sul posto, o abbia indossato il camice che non fa la differenza, Lei mi ferma... io l'abbraccio...
Come va?
Non tanto bene. Devo ricominciare.
E in quel momento ricordo dovrebbe essere per la terza volta, e nel frattempo ha perso il marito che l'accompagnava ma non il sorriso. Anche se stavolta appare tirato e stanco.
Tranquilla... le dico... andrà bene ancora. Hai tutte le ragioni del mondo, ma devi continuare a crederci. Motivarti.
Neanche venti passi, ed ecco la seconda, forse un "do"...
Nooo, io do di matto, sono piena di acciacchi, il medico mi ha detto che ormai è tutto a posto, potrei persino cominciare ad eliminare qualche farmaco, ma io non mi fido. E se poi torna...?
E' un pensiero frequente questo dal quinto anno in poi, sembra impossibile cavarsela con "così poco". E vieni a sapere di quell'amica che aveva il tumore più piccolo del Tuo, eppure...
E ancora, chissà quel signore che non vedi da tanto come se la passa... ma poi, quale sarà il motivo per cui non l'hai più incontrato?
E a questo punto c'è il picco alto della tonalità di un animo nel dubbio.
Mentre scrivo mi chiedo, convinta che pure Chi legge queste mie note notturne, incuriosito si faccia la stessa domanda... ma perché continuo su questo "motivo", a raccontare, raccontare e non voler mettere un punto fermo?
Chi può comprendere, se non l'ha provato, lo sconvolgimento e gli alti e bassi di un qualcosa che lascia il segno?
E non è finita... perché le note sono infinite.

Nessun commento:

Posta un commento