lunedì 28 dicembre 2020

CANCELLA E SCRIVI... (n.58) ("Miei segni particolari: incanto e disperazione" - Wislawa Szymborska -)

 

Santo Stefano come la Vigilia e poi Natale, in casa e nel silenzio. Un silenzio fastidioso perché occupato da pensieri e non da progetti. In tre, così com'eravamo, si poteva mai fare una tavola rotonda?
Qualcosa abbiamo pure tentato, ma si finiva sempre lì... virus, cattiva gestione della pandemia e giusto un accenno al vaccino che si presume occuperà la scena nei prossimi giorni. Quindi passo indietro e... silenzio.
E continuo a riempirlo con cose da fare, nessuno se ne accorge perché "tanto è normale, è routine, e se non si lamenta sotto sotto le piacerà pure".
Un po' lo lascio credere, mentre mi assento rifugiandomi tra le volute dei miei pensieri.
Oggi, dopo la festa così mi sono sentita ancora tra gli impicci, non sapevo come districarmi.
Va be', il giorno dopo di qualsiasi giorno c'è sempre da fare, ma quest'anno pare le feste siano arrivate in anticipo, quasi cogliendo di sorpresa, perciò...
Resta Capodanno, converrà darsi un'ulteriore regolata, e qua la cosa si fa ancora più complessa.
Bisognerà pure mettere in discussione ogni convincimento, dicasi... credenza, rivedere le parole e il loro senso.
Ci si augura che il prossimo anno sia migliore, a me basta sia normale, coi tedi, le preoccupazioni, persino le malattie e... la morte, tutto semplicemente normale e possibilmente senza numeri.
Forse dopo un anno di tira e molla, stabilità ed equilibrio saranno ancora a singhiozzo, pazienza... dovremo lavorare anche su questo.
Del resto ogni tanto viene imposto un cambio nel "passo di danza", quindi
non possiamo fare altro che "adeguarci".
Un "disguido" nell'ordine delle cose non potrà impedire mai di continuare ad essere in armonia con Noi stessi e in sintonia con gli Altri.
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