giovedì 17 dicembre 2020

CANCELLA E SCRIVI... (n.47) (Sottovoce a... Babbo Natale)


Beh... che volete farci, ad una certa età cambiano le prospettive, improntate soprattutto sull'utile e necessario, e di conseguenza mutano pure i desideri che diventano concreti.
Ma poiché ad una certa età è noto pure che si torna bambini, Chi dice non si possa scrivere o almeno immaginare una lettera a Babbo Natale?
Sarebbe una assai speciale, che vada in parte controcorrente, scrivendo "beni ideali" che letti subito sembrano parole tanto per dire, farsi belli e poi dimenticare. Pace, Salute, Serenità per Tutti... quante volte negli anni ne abbiamo sentito parlare?
Ce n'è stato sempre un gran bisogno, ma ora, secondo me, ne servirebbero vagonate di salute, e pure di serenità ed anche pace.
Non è disdicevole per Chi gli "anta" ha superato da un pezzo conservare in segreto una convinzione... Babbo Natale esiste. Certo sarebbe come credere alle favole, oppure crearne una che salva da tante amare realtà.
Per desideri semplici, quotidiani non occorre letterina, Babbo Natale, uomo di esperienza, sa bene che cosa può far piacere a ragazzi attempati che sognano, proclamano, protestano e poi... vivono così, normale... tra alti e bassi cercando di non farsi troppo male.
All'età in cui si torna bambini ci si accorge che dopo tutto le pretese non sono poi tante. Però le "esigenze", quelle si, non mancano, poche ma grandi.
Sarà ad esempio pretendere che si avveri un sogno impossibile, ma non importa perché continuare a desiderare e sognare non è vivere di illusioni, almeno non sempre, e smettere di farlo equivale a non sperare più nell'Uomo e nel futuro che l'attende.
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