mercoledì 16 dicembre 2020

CANCELLA E SCRIVI... (n.46) (Di questi tempi shopping "essenziale")


Inizio settimana, tarda mattinata quasi ora di pranzo, spese oculate e necessarie.
Una scappata veloce al centro commerciale per acquisti altrettanto rapidi e indispensabili.
Già, di questi tempi si programma, poi responsabili il tempo dilatato e lo scarso entusiasmo si rimanda fino a quando non si può fare a meno.
Così di quest'anno porteremo immagini sfocate, suoni smorzati e colori stinti di stagioni e festività, comunque l'essenziale avendo vissuto ogni momento con la bottiglia in mano per riempire il famoso mezzo bicchiere vuoto, ed essere ugualmente contenti.
L'Essenziale ed essenziale, stessa parola, medesimo numero di lettere, la differenza la fa la maiuscola all'inizio e non è a caso.
Si dice che questa esperienza ci porta a cogliere l'Essenziale, ad averne consapevolezza.
Eppure a giudicare da quel che si legge e vede per le strade, pare si cerchi la consuetudine del superfluo.
Aggregarsi, divertirsi, la corsa al regalo pensato tutto l'anno, per qualcuno sarà "necessario", non può definirsi "essenziale".
L'Essenziale, con la maiuscola, per me è lavorare costantemente, pur tra alti e bassi per l'equilibrio interiore e restare sereni.
La serenità è una conquista, cosa non scontata.
Sono sereni e fortunati coloro che non si lasciano sfuggire la bellezza delle piccole cose, e colgono ogni espressione grata.
Sono contenti persino se trovano nel fondo del cassetto un bigliettino del loro primo amore.
Insomma dell'esistenza prendono il meglio... colgono l'Essenziale e lo trattengono.
Soddisfatti e bravi pure se i loro sogni sono senza pretese.
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