sabato 12 dicembre 2020

CANCELLA E SCRIVI... (n.41) (Per ogni cuore afflitto e stanco)


È periodo, perciò siamo Tutti sotto un cielo stellato, per intenderci quello sempre uguale dei presepi di cartapesta con le statuine di gesso.
Mi piace questa immagine da garbata rivisitazione di frase non proprio scontata e tanto efficace. Mi piace perché fa intravedere la luce, e Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno, passato quasi un anno.
E Natale è sempre più vicino e bisognerà "adattarlo" al momento.
Se fosse stato possibile, avremmo "incapsulato" e spedito il virus nello spazio o almeno fermato il tempo, perché a Natale nessuno dovrebbe patire alcuna pena, e invece già in epoche non sospette tante, troppe volte non è così.
Quest'anno poi con la pandemia, tutto sembra un'enorme matrioska, dolore, problemi, timori... gli uni dentro gli altri, e a non finire.
Vorremmo lo stato d'animo consueto, ma si fa il conto dei giorni, la situazione è altalenante, e si desidera dormire o isolarsi aspettando che il periodo passi.
Per non vedere e non pensare.
Tornerà alla fine la normalità che riporta in parte l'equilibrio?
Converrà crederlo, dopo tutto è Natale e la speranza c'è che tutto possa cambiare. Nulla è impossibile.
Intanto Noi... insieme siamo e saremo per tutto il tempo e oltre, per ascoltare, riflettere e tenerci compagnia, è una speranza legittima ma pure realtà.
Perché Natale è anche questo, continuità e speranza.
È volersi bene.
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