mercoledì 1 aprile 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.25) (Ma domani un altro giorno sarà)




Che periodaccio, pare esserci dentro da un'eternità, e stranamente sembra volato via questo mese di Marzo.
Chi mai potrà dimenticarlo? Ha colpito tutti in un modo o nell'altro, annullato differenze e non ha ancora finito.
Un'Italia martoriata dalla cruda guerra con un nemico invisibile di cui sente la continua minaccia e subisce le conseguenze.
Ora si lotta... e dopo? Se non veniamo fuori in tempi ragionevoli, sarà come ogni dopo guerra, conteremo i morti e faremo la fame.
Qualcuno ci aiuterà? Credo solo il buon Dio, perché pur essendo l'Italia "parte di un Tutto", quest'ultimo volutamente se ne scorda, perché si reputa più forte, potente e poi gli conviene. La Nostra Italia, ora in debolezza, è costretta a "rimirar" le spalle di Chi credeva amico, e invece la ricatta, perché di questo si tratta quando le dice... o ti mangi questa minestra o ti butti dalla finestra.
Ma Noi siamo "Italiani", geniali e creativi, e alla finestra sempre aperta ci affacciamo solo per guardare il mare, le colline, i monti e i prati in fiore, e fare di tutto questo un dipinto coi colori del sole e del cielo, tinte vive che parlano di coraggio e resilienza, ottimismo e voglia di ricominciare.
Oggi è tanta stanchezza, i giorni di reclusione sono pesanti, non è il "Grande Fratello", e se pure lì danno di matto, figurarsi Chi non sa che cosa ne sarà del Suo domani.
Certo, supereremo la prova insieme, da Nord a Sud, perché siamo uniti e solidali, questo si avverte nelle difficoltà, siamo Italiani con l'orgoglio di esserlo, perciò mai cederemo ad alcun ricatto. Cercheremo di uscirne a testa alta come sempre.
"E quest'Italia, un'Italia che c'è anche se viene zittita o irrisa o insultata, guai a chi me la tocca. Guai a chi me la ruba, guai a chi me la invade".
- Oriana Fallaci -

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