sabato 18 aprile 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.41) (Raccontarsi favole)


Premessa indispensabile. Raccontarsi favole non vuol dire mentire a se stessi o illudersi, non avrebbe senso. Significa invece vestire di sogno e speranza la realtà, quando questa pare negare speranza e sogni.
Dieci anni che scrivo con l'intento tacito di venir fuori, raccontarmi "spudoratamente", per fare di quel che era storia grigia una favola bella, comunque andasse.
Perché nessuno conosce il futuro, ma qualcuno almeno troverà nel presente, durante qualsiasi tempo o percorso, pause di riposo, "note rosa" pure in mezzo a tanto dolore.
Pensavo ad esempio... in questo preciso momento storico come in altri momenti particolari della Nostra vita, abbiamo bisogno di "raccontarci favole". Ne abbiamo necessità per condurre il gioco delle giornate e addormentarci senza timore degli incubi, per sperare, per scrivere un "lieto fine" che comunque ci sarà se riusciremo a reggere tensione e pressioni.
Abbiamo bisogno di raccontarci favole.
Immaginarci cavalieri contro il "drago del momento", il drago verrà sconfitto, e vivremo felici e contenti per sempre.
Poiché non può essere in altro modo, dovrà essere così.

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