martedì 14 aprile 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.37) (Di questa Pasqua...)




Che cosa tratterrò e quanto lascerò andar via?
Sono estremamente realista, soprattutto ora, credo non si possa non esserlo, è come farsi scudo per proteggersi, non illudersi.
Al termine di questa giornata se vogliamo anomala, vissuta comunque tra Cielo e terra, faccio il resoconto dalle "corde tese" oltre misura della mia sensibilità.
Voce passiva... ciò che mi ha dato fastidio e creato disagio.
Quindi... lascerò andare l'ipocrisia andata a iosa, l'incoerenza palese, e l'indifferenza, quella che "resta a casa" e finge di non sentire né vedere. Tutto molto comodo assai.
E poi lascerò andare quasi del tutto la mia "fame di ossigeno", conservando quel tanto di linfa vitale che serve nello scambio a tal punto da alimentare più vite in contemporanea, e che ora mi manca da morire.
Tratterrò invece due cose belle che mi sono successe oggi.
Mi sentivo triste e la mia attenzione è andata al cinguettio insistente di un passerotto dietro i vetri del mio balcone. Dopo poco, una "coincidenza", cioè uno di quei messaggi tra le righe che la Vita ti manda a dire per qualcuno, che forse sta soffrendo per qualcosa, e la coincidenza curerà.
Nel giorno della Pasqua di Resurrezione sono stata animo da consolare e tramite di consolazione.
In breve tempo sono tornata alla "vita che amo".
Ecco, queste due "note" mi restano nel Cuore, e sono state oggi conforto e domani saranno motivazione.

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