giovedì 2 aprile 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.27 ) ("Ho una storia in testa")




Questa quarantena, che alla fine sarà di quaranta giorni davvero, guarda caso gli stessi di quest'anno prima della Santa Pasqua, doveva pur essere sublimata in qualche modo, così tra alti e bassi di giorni sempre uguali, tra una lacrima e un sorriso legati a ricordi che sbiadiscono per il tempo ma nel tempo non si perdono, ancor più Cuore ho messo nella scrittura, la mia àncora di salvezza da sempre.
Ma se dieci anni fa fu l'inizio di una storia tutto sommato uguale a tante altre, oggi è diverso, perché è quella storia e poi altre ancora insieme, ed è compresa pure un' "appendice" che tratta giorni grigi e tristi, comunque necessari prima di qualsiasi arcobaleno.
Storie nelle storie che s'intrecciano a speranze a lungo coltivate, ma pure ad illusioni disilluse nella falsa convinzione di potercela fare da soli perché tutto dovuto e scontato. Capriccio presuntuoso che impedisce di comprendere il vero senso della vita.
Alla fine si sarà compreso che sto scrivendo quel famoso libro la cui idea fu concepita un giorno lontano, perché fosse sollievo del momento e cura nel tempo.
Oggi è a buon punto, e rileggendo, e ritrovando in me molte di quelle pagine, penso che...
"Ho una storia in testa", che comincia da lontano, bella da raccontare, quella di tanti fino ad ora e poi di Tutti Noi, chiusi ancora in casa ad aspettare. L'alba di un nuovo giorno, quando saremo liberi di andare, abbracciare, sorridere a volto scoperto, non costretti più ad immaginare dell'Altro la gioia o la tristezza.
Concediamoci al sonno così, con questo pensiero, tutto finirà presto, ma non la storia che ho in testa, ricca di Noi, sempre più bella e da raccontare.

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