lunedì 13 aprile 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.36) (Una Pasqua essenziale)




E finalmente è Pasqua. Pareva così lontana quando quarantena iniziò, in tanti pensavamo, c'è tempo, a Pasqua torneremo a sorridere e abbracciarci. Il sorriso c'è, sia pure a tratti bisogna cercarlo, le braccia invece restano conserte, come in attesa, e in questi ultimi giorni a mani giunte in atto di preghiera.
Signore, se puoi allontana questo calice..
e poi... non secondo la Nostra, bensì la Tua volontà.
E la Pasqua quest'anno si è fatta "essenziale", privata della prima veste della bella stagione, ma sentita nel profondo e vissuta "con passione".
In isolamento, nelle Nostre case, passate all'improvviso da "stazioni di posta" a "luoghi di culto" della spiritualità individuale, abbiamo cercato di andare con Lui, Gesù e con Lui salire indegnamente il Calvario. Oggi speriamo che inizi un breve percorso che porti all'uscita, e sarà come risorgere a "nuova vita"
Sentiamo forte il desiderio di tornare a vivere, che non sia solo fluire del tempo, alternarsi dei giorni, ma impegno e dedizione accompagnati da serenità.
Sono stati giorni difficili che hanno scombussolato le esistenze, ora da questa Pasqua essenziale si vuole uscire "rinnovati".
Perché Cristo ancora una volta non è venuto invano, e il memoriale della Sua morte e resurrezione non è raccontare una favola.
Rappresenta invece la "buona novella" che non si muore davvero, se porti sorriso, offri una mano, se per amore di pace elimini i conflitti alla radice, in primis quelli con Te stesso.
Arriverà la Luce, continuiamo a crederci. Se ci crederemo, impareremo ad aspettare pazientemente. Così sarà risorgere a poco a poco, a nuova vita ogni giorno.

Nessun commento:

Posta un commento