giovedì 16 aprile 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.39) (Come una farfalla in un barattolo)




Ricordo che una volta da bambina riuscii a prendere una farfalla, era bellissima. Ali che parevano dipinte da un artista, volteggiava sulla mia testa ed io seguivo le sue evoluzioni a bocca aperta. Ad un tratto si posò sul davanzale, quasi all'interno e fu tutt'uno, la colsi di sorpresa e con delicatezza la posai nel barattolo di vetro, svuotato delle biglie colorate. Per impedirle di fuggire avvitai il coperchio, poi sostituito da un ritaglio di tulle per non farle mancare ossigeno. In realtà non avrei voluto tenerla prigioniera a lungo, solo qualche giorno per osservare quanto bella fosse. Mi bastava averla "conquistata".
La povera farfalla però non riusciva più a volare, sbatteva le ali, questo si... reagiva, è cosa certa per non lasciarsi andare, in attesa di venir fuori da quella situazione contro natura capitata all'improvviso. Ogni tanto si fermava a metà, poi saliva su e lasciava un po' di pulviscolo contro il velo. Dopo 36 ore le ali avevano perso i bei colori. In uno spazio angusto, inadeguato alle esigenze, con poca luce e senza fiori su cui posare, la farfalla stava venendo meno. La sua vita, già così breve, rischiava di esserlo maggiormente e non solo, pure di finire in modo triste. La liberai, e in un secondo la persi di vista.
Dopo tanti anni questo ricordo è tornato a galla nella coscienza e alla memoria, così apparentemente senza un motivo, o magari proprio senza... no.
Questa quarantena è diventata come quel barattolo coperto da un tulle leggero.
Forse non bastano più i dieci minuti di buon mattino spesi alla finestra a respiro profondo, ad ascoltare i suoni che resteranno unici per tutto il giorno.
Mi muovo per casa simile a quella farfalla imprigionata, come se sull'anima ci fosse una patina.
Poche le parole, messe insieme per banalità o comunicazioni di servizio. Molti i pensieri per cercare risposte che nessuno sa.
Per giungere con poco danno all'uscita, continuo a ripetermi che niente avviene per caso, e che se comunque sono qui ad "ali sospese" e resisto, un motivo dovrà esserci. Assolutamente.

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