domenica 12 aprile 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.35) (E sempre di Pasqua...)


Non so se fu per caso, ma a questo punto penso proprio di no, che mi tirasti in ballo proprio a Pasqua, e fu così ancora e ancora continui...
Adesso poi nella confusione di una pandemia a tratti mi sento persa, scemano le forze, nascono tanti dubbi, sbiadiscono le motivazioni. Ma non voglio dire, mio Dio perché mi abbandoni, non ne sarei degna, e poi... sempre la solita esagerata che cerca certezze, a volte pure consensi per andare avanti. Non ero cambiata?
Forse avevo trovato solo un nuovo equilibrio, però in sostanza sono rimasta sempre la stessa, nel bene e nel male.
Non dormo più bene perché i pensieri si strattonano, ed io resto in mezzo. Così di giorno mi sento una zombie che cerca di adattarsi a tutto ciò che è luce, e va a tentoni fino a sera. E a sera comincio a stare meglio.
Mi sento ingrata, perché vivo alti e bassi in questa quarantena, quando dovrei far frutto di ciò che mi arriva, di un messaggio che diventa una chiacchierata al telefono, perché sono consapevole che far arrivare la "voce" è meglio che niente, ed è senz'altro qualcosa in più di un freddo messaggio per informazione.
Per fortuna che non sono poi così di "dura cervice", e rifletto e riconosco che davvero Qualcuno mi ama di un amore che non conosce limiti.
Stasera, Venerdì Santo... sta per iniziare la Via Crucis con il Papa in piazza San Pietro. Vuota e come in attesa.
Termina la Quaresima, tempo forte di Fede e conversione. Vento che con roca voce scuote le coscienze. È con la Carità e la Misericordia che si realizza il grande disegno di salvezza... non più nell'egoismo ma con premure al prossimo. Come le gioie del Cielo fossero già disponibili qui, sulla terra.
Su quel sagrato insolitamente deserto...
"Nulla è impossibile a Dio", e la Via Crucis diventa "Via Lucis".
Terminato il sacro rito, inteso nella sua completa bellezza, la sera cede il passo alla notte e al silenzio.

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