lunedì 11 marzo 2013

... nel mio cuore c'è un uccello azzurro che vuole uscire
ma... lo lascio uscire
solo di notte qualche volta
quando dormono tutti...
(Charles Bukowski)




Giunta finalmente alla conclusione (ma quante volte sarà già successo, non so...) che se "ci credo" non devo farmi destabilizzare da niente e da nessuno, tanto meno da uno sguardo dubbioso, decido di non ritornare più a pensarci. E subito mi sento serena.
Mi addormento in tale stato di grazia e così mi sono svegliata stamattina, felice che ci fosse il sole e che la sua luce, filtrata dalla veneziana dello stanzino, illuminasse l'intero corridoio. Fa giorno sempre più presto, ormai per l'inverno c'è poco da fare... il tempo giusto per qualche saluto qua e là e poi via.
In cucina per la colazione, mentre mi annodavo il grembiule, dietro i vetri guardavo sul balcone... ecco un uccellino ad ali spiegate, planare sulla ringhiera. Rapidamente e a scatti muoveva il capino, a destra e sinistra, si fermava reclinandolo da un lato... sembrava in attesa... poi all'improvviso, forse allertato dal movimento sospetto della tendina a malapena percepito, ha riaperto le alucce ed ha spiccato il volo.
Gli uccelli sono timide creature... riservati e paurosi cercano la quiete per vivere in tranquillità la vita che è data loro.
Chissà dove era diretto quel "mio" uccellino!? Continuavo a... pensare a lui e intanto mi rasserenavo sempre di più... oggi sarebbe stata una giornata diversa.
"Che cosa vuoi che ti porti al mio ritorno?"... ho fatto quasi un sobbalzo! Nella stessa luce, col medesimo profumo nell'aria, quella domanda... come tre anni fa. L'Amore della mia vita mi stava chiedendo se desideravo che mi portasse qualcosa... come tre anni fa, quando gli risposi... "sì, portami un cappello", e Lui me ne regalò tre. Furono i "primi alleati" nella battaglia.
Ho capito che cosa muove l'altalena dei miei sentimenti attuali, d'altra parte da qualche tempo è sempre lo stesso "meccanismo"... il ritorno dei ricordi, vivi e fortemente sentiti perchè collocati come un tempo.
Sembra che tutto sia  fermo ad allora e di conseguenza tutto abbia da ricominciare.  Un "groppo" alla gola ed un sussulto... no, quel che doveva essere è passato.
Ho aperto la finestra, un respiro profondo... l'uccellino non era andato troppo lontano.
Si era posato solo sui fili stendi-biancheria del balcone accanto.

4 commenti:

  1. Ora puoi sentire il vento tra i capelli cara Mary.
    Il passato è passato... Serena giornata, e un grande abbraccio.

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    1. Il passato ritorna, cara Ale... ma solo per renderci migliori.
      Un abbraccio grande e... GRAZIE
      Mary

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  2. Portarsi il passato alle spalle e guardare il futuro con ottimismo.
    Saluti a presto.

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    1. Infatti, Cavaliere... ricordare il passato serve anche a questo... scartare il peggio che è stato per apprezzare il meglio del presente e l'"ottimo" che sarà.
      Un saluto...
      Mary

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