mercoledì 14 aprile 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ" (n.90) (Tra le mie scatole di latta)


C'è bisogno di pensieri leggeri, di immagini colorate per riuscire a proseguire.
C'è bisogno di aggrapparsi a qualcosa, qualunque cosa, magari ad un ricordo, oppure... ad una scatola di latta.
Io adoro le scatole di latta, ne ho messe insieme moltissime di varia grandezza e forma.
È una vecchia passione che mi porto da bambina, cominciai con quella rotonda delle "pasticche" per la gola e l'altra di quei famosi "biscotti per la prima infanzia", e non ho più smesso.
Quando cominciai il servizio da volontaria in reparto, anche allora, prima che col cestino a quadretti giravo con una scatola di latta, le caramelle e in po' di cioccolatini.
La "scatola magica", la chiamavano così perché trasformava ansia e malinconia nella più tenera dolcezza.
Col tempo qualcuna delle mie scatole l'ho pure regalata con delle "pastarelle", torroncini... per le feste o un compleanno... come quella volta ad una delle mie Amiche infermiere dopo averla riempita di "gelatine di frutta", le Sue preferite.
Qualcosa di mio... un dono pensato, fatto col Cuore perchè è questo che fa la differenza vera.
Poi ne ho fatto pure uso conservando il riso e la pastina, lo zucchero e il caffè, e poi in bella mostra sulle mensole in cucina.
Passione vintage scalda Cuore...
Stamattina ad esempio mi sono ritrovata a fissare il coperchio di quella che contiene i biscotti per la colazione. Quasi ipnotizzata, perché il pensiero era in quel momento altrove, ho provato un'antica emozione. Il conforto caldo che cerchi e trovi quando hai freddo dentro per i pensieri grigi.
Mai stanca di cercare tra ricordi e cose la normalità.

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