lunedì 12 aprile 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ" (n.88) (Nella confusione solo Dio)


Dalla padella alla brace, ti bruci e non te ne rendi conto tanta è la confusione.
A tratti mi sento persa, scemano le forze, nascono tanti dubbi, sbiadiscono le motivazioni.
Chiamo a raccolta i pensieri, mi focalizzo sulle esperienze passate, tutte nessuna esclusa, valuto e tiro le somme.
Alla fine non mi resta che Dio davvero.
E non voglio dire, mio Dio perché non mi illumini, non ne sarei degna, e poi... sempre la solita esagerata che cerca certezze, a volte pure consensi per andare avanti.
Non mi dicevo cambiata?
Forse avevo trovato solo un nuovo equilibrio, però in sostanza sono rimasta sempre la stessa, nel bene e nel male.
Ovvio, devo "navigare" in questa confusione, evitare gli "scogli" improvvisi, e comunque "restare" a galla pure se urtassi contro.
"Che cos’è Dio?” domanda un bambino.
La madre lo stringe tra le braccia e gli chiede: “Cosa provi?”.
“Ti voglio bene” risponde il bambino.
“Ecco, Dio è questo”.
- Krzysztof Kieslowski -
La personale esperienza di vita mi ha insegnato che Dio è sempre dalla mia parte, e che non sono mai sola nei travagli e nella massima confusione.
Ripeto a me stessa che tutto accade per il bene più alto. E ci credo.
Credo in un'altra vita come dimensione, e che non si finisce mai di essere ma si continua ancor più a Sua immagine e somiglianza.
E in questo profumo improvviso ed intenso come di tigli a maggio, sento che mi è vicino e sussurra, amore e infinita misericordia.

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