giovedì 1 aprile 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ" (n.76) (È Pasqua... parliamone)

 La scuola media di una volta era a misura di ragazzini, praticamente bambini, non c'era la tecnologia, la calcolatrice era di esclusivo possesso dei papà, letture consigliate: "Piccole donne" e "I ragazzi della via Pal".

Grandi novità furono le "ricerche" e il "centro d'interesse", un argomento cardine che cambiava mensilmente e su cui si basavano letture, poesie, e persino capitoli di storia.
La traccia del compito in classe di sicuro avrebbe contenuto l'immancabile centro di interesse.
Da un anno e più anche al mondo è stato imposto un centro d'interesse di cui parlare e argomentare, ma senza una conclusione.
Pandemia pandemonio, campagna vaccinale con vaccino a gocce, tira di qua tira di là, pare più un tiro alla fune.
E si parla, e si parla... e si ascolta, e si ascolta. E scampo non c'è.
Risultato, giorni arrancanti e molte notti insonni.
Almeno per un po', per questa settimana che conduce a Pasqua, perché di Pasqua non parliamo?
Riti, tradizioni, ricordi personali legati al memoriale della Resurrezione, ci sarebbe tanto da condividere e pure da imparare.
Giuro, non intendo essere pedante, e non sono instancabile, né manca il da fare, ma se siamo insieme e condividiamo ansie e timori, sono convinta che dobbiamo adoperarci al meglio per superare questo momento che pare adombrare la vita passata di ognuno.
Non l'apprezzavamo sempre e ora ne proviamo rimpianto. A tratti pare vissuta in sogno, e questa attuale l'unica e sola realtà possibile.
Ovvio, non è così. Allora concentriamoci su un momento preciso del passato, in questo caso la Santa Pasqua, liberiamolo dalla polvere del tempo, e raccontiamo...
"La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla".
- GABRIEL GARCÍA MÁRQUEZ -
Affioreranno particolari, dettagli come carezze all'animo, saranno importanti "distrattori mentali" dall'effetto benefico, supporto per questi giorni ad alterne vicende.
“I dettagli hanno grande importanza. In un certo senso fungono da adesivo, fissano la materia essenziale dei ricordi.”
- SÁNDOR MÁRAI -
È l'infanzia soprattutto che ritorna, quell'oasi felice dove la mente riposa e si ristora, e l'animo finalmente trova pace.
Proviamo a rivivere insieme i ricordi di ognuno.
Potrebbe essere un'illustrazione raffigurante fiore

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