venerdì 2 aprile 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE... E DELLA FRAGILITÀ" (n.77) (Col Cuore sospeso)

Ripensando alla giornata odierna. Mattino di sole e colori, pomeriggio tra ricordi e speranza. Sera in attesa.
Stamane in reparto per la distribuzione di gadget pasquali abbiamo provato le stesse emozioni di qualche tempo fa, infuso speranza, suscitato sorrisi.
Tutto uguale, compresa la paziente di turno che non accetta e ti guarda male.
Ci sta. È comprensibile, e poi non si può essere graditi sempre.
Incredule che non si chiedesse loro nulla, le persone incontrate hanno regalato apprezzamento e considerazione. Per il GAMA il massimo della ricchezza.
Essere riconosciuti e fermarsi a parlare, entrare nelle stanze con il permesso della caposala per distribuire gallinelle di polistirolo, ovetti di cioccolato e fiocchi di tenerezza dai colori della primavera,
e ricavarne sorriso, quella stupenda "curva" sul volto, seguendo la quale cambia il momento e ciò che si vive, almeno nell'immaginario.
Per cui accade che all'affermazione solita di questi tempi... "è un momento triste", si possa replicare... "un momento triste? Ma no, è solo 《un momento》.
Il ritorno a casa quindi è stato "a tutta ricarica", non so quanto in autonomia potrò continuare, cercherò comunque di farmi bastare tutto il bene, l'affetto ricevuto.
"Ho riconosciuto il tuo passo...
Ho sentito la Tua voce...
Solo Tu potevi essere".
Parole da tenere nell'angolo più sensibile del Cuore, a rilascio lento per i momenti infetti di solitudine e per il vuoto da demotivazione.
Il giorno declina e la notte avanza, qualche dubbio per ansia.
Succede quando si ama ma pure solo per il grande affetto che fa legame.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante fiore

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