sabato 1 agosto 2020

L'ASSE DA STIRO




Tutto ha una fine, anche una giornata d'inferno come questa. Caldo torrido, faccende domestiche ad oltranza, discussioni inutili, del tipo porte girevoli... quando entri pensando di venir fuori velocemente e invece continuando a girare, ci sei sempre dentro e per giunta col nervosismo alle stelle.
Inizialmente avrei voluto raccontare, descrivere, citare "i personaggi", poi ho pensato non fosse giusto perché sarebbe stato assumere una posizione di giudizio, ed essendo coinvolta a 360°, avrei avuto la peggio, sarei passata dalla parte del torto.
Ché poi nello specifico, nessuno aveva ragione né torto, responsabilità unica attribuibile al difetto di comunicazione, e all'equilibrio precario per la stagione calda e lo stress.
E allora... qualcuno si chiederà, che cosa c'entra l'asse da stiro?
C'entra come una delle mie amate metafore, mi è venuta in mente perché oggi non avrei dovuto stirare e poi l'ho fatto ugualmente, perché oppressa da arretrati, costretta dai tempi, e controvoglia ho impiegato una vita solo per mettere in piedi l'asse che uso da anni, ho rischiato di schiacciarmi le dita, e in compenso c'ho rimediato pure una scottatura al braccio destro, per fortuna cosa lieve ma... insomma tutto per aver perso l'orientamento giusto, per qualche programma saltato, e la stanchezza crescente. Bisogna saper fermarsi ogni tanto, dare le giuste priorità, e tanto per restare in tema, cominciare dalle camicie e finire con i fazzoletti.

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