martedì 18 agosto 2020

GRATITUDINE E COMUNICAZIONE


Ogni giornata vissuta nella sua pienezza è fatta di esperienze, momenti di relazione.

Così quando volge alla naturale conclusione è quasi istintivo pensare ad una sintesi che resti a memoria, quale insegnamento.

Mi chiedevo appunto, ci può essere nesso o relazione tra gratitudine e comunicazione?

Credo bisognerebbe pensarci, sicuramente si farebbero meno danni e molti rapporti sarebbero migliori.

Anche lasciando passare una certa presunzione, la gratitudine ci sta. Ci si crede superiori per un qualsiasi motivo? Di certo non sarà per proprio merito, grati alla Vita che ha permesso tanto e tale privilegio di cui non vantarsi mai.

Comunicazione e gratitudine prevedono l' "apertura" all'Altro.

La gratitudine in particolare è quel momento in cui semplicemente ti senti sopraffatto dall'apertura del Tuo Cuore, e dimentico di Te stesso ti predisponi verso l'Altro con pazienza e gentilezza.

Ci si relaziona con le parole che, ahimé non sempre son felici e per questo non facili da digerire per l'altra parte.

Parole sofferte che non risparmiano nessuno, parole esagerate, rovesciate addosso per liberarsi di un peso. Parole trattenute a stento per sollevare da un peso, un'ansia nota che si vorrebbe cancellata del tutto.

E' strano poi quando le due cose capitano nello stesso giorno, quasi contemporaneamente. Inevitabile è sentirsi sdoppiati, non riconoscersi più. Sono quella che non si trattiene e va ad oltranza, pare incurante sia pur sofferente? O colei che per troppa cura soffre e si trattiene a stento?

Quanto dolore c'è dietro questi atteggiamenti, ma anche "durante" e "dopo" perché è violentata la propria natura, l'innata in ogni essere umano... l'esprimersi con parole "in piena" senza remore né fare del male. La "maschera tragica" a due facce è "ingombro" pesante da indossare, soprattutto dopo la dolorosa esperienza che un giorno mi vide dall'altra parte.

Eppure, facendo scivolar via ogni zavorra del passato ché al presente ormai non potrebbe più riguardare, basterebbe

pronunciare una sola parola, grazie.

Grazie alla Vita perché ci sono, grazie a Te perché ci sei e mi ascolti, e a volte pure fingi di non sentire parole sofferte che non risparmiano nessuno.

L'immagine può contenere: pianta, fiore e spazio all'aperto

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