lunedì 17 agosto 2020

COME FUOCHI D'ARTIFICIO A FERRAGOSTO


Premessa importante, sono una madre come tante, che ama, pensa e non si controlla, e alla fine fa "troppo". Pensa, a volte parla e soprattutto ama troppo.

Così anche stavolta è andata, nel senso... mia figlia è partita. È stata un mese, la permanenza più lunga da quando è andata via, e insomma è stato come essere tornati indietro, nel bene e nel male.

Ed ora più di sempre mi ha lasciato il vuoto.

Quando arriva è come dovessi affrontare un esame, e questo ogni volta. Osserva e critica, discute, rimprovera... c'è sempre più di un errore da "matita blu". Poi, va via e si porta un pezzo di Cuore, ed io che con l'età sono facile alle lacrime, faccio fatica.

Lei lo sa bene, così oggi nel salutarmi "ha stemperato" così...

Se ti accorgi che ti manco, pensa a quando ti faccio innervosire.

Già, ognuno a proprio modo i figli sono così, con la scusa di tirarti su in realtà si fanno forza loro.

Va be', deve andare in questo modo, e intanto penso già alla prossima venuta.

Del fatto che mia figlia mi esamina tutte le volte non me la prendo. E come potrei? Non la conoscessi, magari sarei capace anche di metterle un muso senza fine. Ma io sono Sua madre o meglio la Mamma e se non è la mamma a comprendere e girar pagina, Chi lo potrà mai fare?

Una volta ascoltai in chiesa durante un'omelia...

Nessuno è più simile a Gesù Cristo della mamma... ha dato la Vita, perdona ed accoglie sempre... ed oggi io aggiungo, è anche capace di un Amore "troppo" grande, praticamente immenso.

E alla resa dei conti neanche basta, serve pure notevole comprensione e infinita pazienza per contrastare un livore latente che viene dal profondo.

Quella generazione anni '80 fa scontare a Noi disagio e malcontento quasi avessimo la colpa di averli messi al mondo nell'epoca sbagliata.

Bisogna pazientare, e sperare che qualcosa presto cambi... la responsabilità, io credo sia tutta di questo difficile momento che agli occhi dei figli appare come un'età senza futuro. Loro intanto restano per Noi sempre unici e speciali, oltre ad essere tanto amati.

Non mancano quei conflitti che se pur dolorosi comunque fanno crescere e capire molte cose, come imparare a non lasciarsi andare con parole che "portano peso", perché spesso l'istinto e la rabbia prendono il sopravvento e si combina "il guaio".

Per Amore bisogna impegnarsi a contare non fino a 10 prima di parlare, bensì fino a 50... a questo punto sarà dimenticato tutto quanto e non solo le parole dettate dall'irritazione del momento.

Ai figli ormai adulti non si può donare niente che non sia esclusivamente a Loro vantaggio... lo so bene, ho imparato non senza sofferenza a sacrificare il mio "io" perché fossero liberi di fare scelte non condizionate.

Ho commesso però errori di valutazione... questo lo ammetto, e ho pagato a mie spese riconoscendo la superficialità di giudizio e un pizzico di egoismo.

Ora ho imparato... guardo da lontano, il più delle volte taccio ma manca ancora tanto. Non sono i libri ad insegnartelo e non è un diploma a farti mamma.

1 commento:

  1. Sono adulti Mary, ma le preoccupazioni di una mamma, secondo me.... rimangono. Un abbraccio.

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