sabato 29 agosto 2020

MI MANCA L'ABBRACCIO



("Dentro un abbraccio puoi piangere e ridere, trovare il calore che manca")

Mi trattengo a stento, e per non restarci male all'ovvia mancanza di corrispondenza, metto le mani dietro la schiena o giocherello con il portachiavi.

Mi manca fortemente l'abbraccio, quello della conoscenza, del ritrovarsi, la stretta che dà calore ad un Cuore quando gela.

È difficilissimo per me "astenermi", è come andassi in apnea, poi il respiro torna, ma devo concentrarmi ed ascoltarlo per riuscire ad abbracciare con gli occhi in primis e stringere forte poi con le parole.

Perché sono fatta così, mi piace percepire sintonia e far sentire vicinanza, anche al primo incontro o dopo tanto tempo.

Amo il contatto fisico, non invadente, affatto a sproposito, spontaneo e naturale. Il tocco delicato di una carezza, stringere la mano, cingere le spalle per sorreggere ed accompagnare. La forza di un abbraccio per non sentirsi soli.

La massima espressione del contatto fisico oltre la fisicità. Trasmette forza, riporta l'equilibrio quando pare tutto perso, è come riuscire a non far cadere un corpo che imprevedibilmente si abbandona.

Per il momento, purtroppo ogni abbraccio ancora resta vuoto, baci e carezze si perdono nell'aria. Rivedi un'Amica dopo mesi causa lockdown, e sembra una violenza rimanere lì impalate a far gioire i soli sguardi. Così deve essere, occorre andare cauti, mostrarsi estranei che si evitano come "antipatici a pelle".

E a Noi, tanto lontani da tale "scostumanza", tocca ricordare il profumo di una tenerezza inaspettata.


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