sabato 1 agosto 2020

AD OGNUNO LA PROPRIA STAGIONE


Non so proprio come possa piacere questa stagione...
Estemporanea esclamazione odierna all'ennesima sudata, ma in realtà più o meno simile a quelle degli anni passati, allo sfiorare i 40°.
È vero sono molto più tollerante rispetto ad una volta, però quando è troppo...
Quando è troppo, concludo che l'estate non mi piace proprio, e per dar maggior credito al tutto vado alla ricerca pure di motivazioni più sostanziali, all'abbandono per esempio, e al senso di solitudine che ne deriva. In estate pare sia concesso vivere degnamente solo a Chi può permettersi spensieratezza e superficialità. Per fortuna non dura a lungo, e tempo tre mesi, con la complicità della luce che presto si ritira, i conti si pareggiano, e l'estate scende dal podio, tornando ad essere solo una delle quattro stagioni.
Personalmente amo la primavera, in cui riconosco la mia rinascita e una nuova opportunità.
Il confronto tra stagione preferita e quella non amata non mi esonera dal riconoscere l'utilità di tutte, e la similitudine con le stagioni della Vita.
Queste sono un principio che possiamo davvero applicare in ogni ambito della nostra esistenza. E’ un principio tanto semplice quanto efficace, in quattro passaggi si spiega l’alternanza di momenti diversi che la Vita ci pone dinnanzi, andando di pari passo con la forza e le esperienze degli anni dell'infanzia, della giovinezza, della maturità e della vecchiaia.
Osservare l’alternanza delle Stagioni nella nostra Vita è davvero fondamentale, ci permette di essere consapevoli e quindi di applicare delle correzioni ove necessario.
E così anche stasera sono andata per metafora, pensiero a mezza voce tra scienza, coscienza e poesia.

Nessun commento:

Posta un commento