domenica 9 agosto 2020

VULNERABILE


Uno strano senso di stanchezza simile a quello dopo una gran corsa mi ha preso anche oggi.

Sarà perché forse pretendo troppo da me stessa, metto da parte esigenze e desideri personali per curare quelli di Chi mi appartiene, vorrei essere ripagata con quella gratitudine che fa sentire importanti e unici, e invece...

O forse sarà perché di correre non ho smesso mai, desiderando restare in pista con l'energia di una volta che inevitabilmente non può essere come un tempo, e poi dover accettare i rischi che la gara con se stessi comporta.

La gara con la Vita... non è sempre facile.

Ritorna tutto come in un film, un'esistenza intera.

Le aspettative della giovinezza, la strada che si apre dinanzi lunga ed interminabile, le gioie della maternità, l'ostacolo all'improvviso e il vicolo cieco... stop!

Tornare indietro, sfoltendo le foglie del superfluo e i rami della sofferenza, di buono resta più di qualcosa, ma ci sono giorni a fine corsa che ci si sente fuori luogo e tempo, come non aver fatto niente, come non aver vissuto.

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