martedì 19 gennaio 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE" (n.5) (La mia età)


"Alziamoci e ringraziamo, perché se non abbiamo imparato molto oggi, almeno abbiamo imparato poco, e se non abbiamo imparato poco, almeno non ci siamo ammalati, e se ci siamo ammalati, almeno non siamo morti; dunque, siamo tutti grati"
- Buddha -
Una citazione pregna di speranza, dettagliata e pur semplice, comprensibile anche per un bambino.
Come dire... Chi si contenta gode... ove contentarsi sta per apprezzare tutto, e godere è da interpretare come essere grati di quel tutto sempre, in qualsiasi situazione o condizione.
Solo alla morte non c'è rimedio, si è soliti dire, e qualche volta persino la morte può risultare un rimedio.
Gratitudine ad oltranza quindi, e niente farà paura, la fiducia colmerà il vuoto del disorientamento, l'umore resterà alto, o se non altro stabile.
Aveva più o meno la mia età attuale quando entrò in dialisi per uremia terminale a causa del diabete, ma già prima questa patologia subdola e silenziosa le aveva procurato un mucchio di problemi.
Povera mamma... 36 anni di tira e molla senza mai gettare la spugna.
A suo confronto io mi vergognerei a lamentarmi, ho avuto solo il tumore, un po' di conseguenze, metto troppe qua e là e posso andare avanti.
Ricordo il mio oncologo al primo incontro, per rassicurarmi mi chiese fino a quale età volessi vivere. Pensai a mia madre, Lei era andata via a 72 anni, ne aggiunsi altri tre e risposi... 75.
Lui replicò...
- Ma no, sono pochi. Te ne garantisco almeno altri dieci, poi se sarà il caso ci penserà il "Primario dei primari".
... alludeva ovviamente al buon Dio, e mi sentii sollevata.
Ricordo ancora che nel leggere "sopravvivenza a cinque anni", non sapendo fosse un'espressione standard per tutti gli 048, mi sentii raggelare il sangue, gli anni che son seguiti hanno smentito ogni mio timore, e quelli che vivo ora sono dono, gioia pura di cui sono infinitamente grata.
Ricordo poi... non ho mai detto e neanche pensato pur nei momenti più duri... perchè proprio a me? Anzi ho sempre sostenuto, trovando conforto... perchè non doveva, proprio a me?
Oggi rifletto ancora e consapevole di tante realtà nella malattia, sono più concreta... non posso lamentarmi più di tanto, ho fatto la mia vita, e di ogni giorno in più posso solo ringraziare.
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