lunedì 18 gennaio 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE" (n.4) (In Tua compagnia)

 

Il Covid ha messo in pausa tante Nostre abitudini, viaggiare, andare al cinema e al teatro, pranzare fuori, feste e gite... per quel che mi riguarda ho cercato di andarci oltre, convinta che nulla dura per sempre, sperando...
Non lo nego, mi mancano però molto il contatto in presenza coi pazienti, mi pesa la lontananza dei parenti e delle amicizie.
E come non bastasse, in più quest'anno ho dovuto rinunciare a ciò che nella mia famiglia è quasi tradizione, ricordare Nostra madre nel giorno della Sua nascita al Cielo.
Sedici anni fa, una sera fredda come questa, quando non si erano ancora spente le luci del presepio, Lei ci lasciava.
Le luci erano ancora accese, e senza volerlo, quasi inconsciamente per quel legame forte che ci univa, ho voluto che dopo anni andasse così, un presepe perpetuo, una situazione costante che fosse come presenza a lenire la tristezza, a farne gemme di nostalgia.
Da allora ogni anno fui io, da figlia primogenita a convocare tutti per una celebrazione che non fosse mesta commemorazione, ma ricordo sereno della mamma allegra sempre, che non fece mai pesare difficoltà e sofferenze, e che in quattro anni di dialisi fece di tutto per lasciare di sé un buon ricordo.
Già, perché non solo Noi, nessuno l'ha dimenticata. In ogni cosa metteva il Cuore, e da Cuore a Cuore fissa va la memoria e resta indelebile.
Stasera preparavo la pizza, ero da sola in cucina, in silenzio.
Gli occhi sono andati all'orologio sulla mensola... le 21.33
Una pressione alle tempie, una forte stretta al Cuore.
L'immagine può contenere: albero, cielo, spazio all'aperto e natura

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