lunedì 25 gennaio 2021

DAL MIO "DIARIO DELLA GRATITUDINE" (n.11) (Il "giusto" Arcobaleno)


Non tutti gli arcobaleni sono uguali.
C'è l'arcobaleno dopo un temporale.
L'arcobaleno col suo ponte, paradiso dei Nostri piccoli amici animali.
Infine l'Arcobaleno che accompagna il sogno più importante, una vita con poche, pochissime nuvole e ampi squarci d'azzurro.
Bello l'arcobaleno che può accompagnare per la via del ritorno a casa.
Una strada lunga che pare infinita, lo sguardo perso all'orizzonte, all'improvviso l'Iride che s'inarca imponente.
È almente bello e significativo da sembrare un messaggio.
In questi giorni per me più intensi del solito, mi ci vuole un po' di colore, perché per quanto io sia forte o mi imponga di esserlo, la porta da aprire è grigia e il cielo da "ammirare", uguale.
Lo ammiro lo stesso... è un dono per me.
Come pure dovrei essere abituata a quel genere di porte, e mi ritrovo sempre a non esserlo mai abbastanza.
Ricordo un fiocco di tenerezza legato con un nastrino verde brillante, diceva...
"Sii l'arcobaleno nel cielo di qualcuno".
Beh, credo proprio che un arcobaleno che segua un percorso sia come una presenza rassicurante. Invita a non perderlo di vista, perché ci tiene a mantener fede alle promesse del Cielo dopo che le Stelle sono andate via.
La Vita parla a Chi sa, può, vuole intendere.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante strada e natura

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