domenica 3 gennaio 2021

CANCELLA E SCRIVI... (n.64) ("Auguri")


L'anno vecchio è andato via tristemente accompagnato da ricordi che, fosse possibile, sarebbero del tutto da cancellare.
Lo stesso anno meriterebbe medesima sorte, non si può e ieri, ognuno isolato nella propria solitudine, con un respiro profondo ha deciso di non voltarsi più indietro.
Oggi pensavo agli auguri di buon anno degli anni passati...
Che sia un anno migliore,
Tanta fortuna, prosperità, salute,
Si possa realizzare ciò che desideri...
... e via discorrendo, quando bastava solo...
Ti auguro che sia per Te ogni giorno dell'anno fino alla fine...
e aver così incluso tutto.
Stavolta il "tutto" da augurare era la "normalità", che poi è sintomo di buona salute, anche prova che hai da vivere e bene o male qualche desiderio puoi concretizzare.
Ad un certo punto, dopo la mezzanotte il fragore dei botti è cambiato e ogni stanza, pure la più buia ha avuto la sua luce.
In tutti i cieli d'Italia si auspicava la desiderata normalità con fuochi d'artificio.
Insensibilità, indifferenza, superficialità per quello che stiamo vivendo?
Io non la vedo così, altrimenti dovremmo rimettere in discussione anche il cantare sui balconi della scorsa primavera.
È stato palesare una forma di resilienza, con qualche minuto di luci fuori dall'ordinario augurarsi rinascita dopo dolore, timore ed anche a volte ingiusto livore.
Si volta pagina, si è detto, cerchiamo il fiore nel deserto, ecco... coerenti concentriamoci su questo, il resto lasciamolo ai confusi cronici.
L'immagine può contenere: notte e fuochi_d'artificio

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