mercoledì 21 ottobre 2020

UN PO' DI AZZURRO E QUALCHE NUVOLA ROSA


Disagi e problemi, questioni irrisolte, campa cavallo ché l'erba cresce. Non c'è classifica per la sofferenza di ogni genere, alcun podio, ed ora come non mai c'è un accavallarsi di cose, un susseguirsi di problematiche come anelli di una catena troppo rumorosa. In realtà ci trasciniamo fatti in sospeso, presi a chiacchiere e lasciati in archivio. La Sanità, la Scuola... e su questa ne avrei da dire sai quante, storia vecchia e disastro nuovo, e tra un po' infatti qualcosa dirò.

Colpa del Coronavirus? Lui purtroppo fa il suo becero mestiere, sta dalla parte opposta e spara a zero come nulla fosse. Spara anche Chi gli sta di fronte, e non lo prende perché non lo vede, non lo immagina neppure e allora s'inerpica per tortuosi sentieri.

Racconto una storia che spero sarà a lieto fine, non si sa quando ma ci si spera sempre.

Una ragazza, generazione anni '80, diligente e studiosa, conclude nei termini il percorso universitario. Orgogliosa del Suo titolo, avrebbe voluto impegnarsi per la carriera da giornalista...

Insegnare io?! Giammai, gli stupidi mi danno l'orticaria, i somari il nervoso, poiché in una classe non possono essere tutti i primi, mai e poi mai insegnerò.

Va via di casa, si getta nella mischia, e come una palla da rugby vola lontano, e non si ritrova più. Là dove finisce, comprende e si ricrede...

Ok, devo pur vivere, quindi insegnerò. Però alle superiori, mi sento giovane e coi giovani tratterrò.

Come si dice...? L'uomo propone e Dio dispone, ma in una vicenda così profana meglio sarà... la giovane di tante belle speranze propone ma la sorte scarsa indispone, e così comincia l'avventura da precaria senza paura. Lotta, litiga, smania... improvvisa pure la DaD causa pandemia...

Prof, sei grande... prof, te per sempre... prof, speriamo di vederci a settembre.

Settembre passò, Ottobre sta passando e Lei ancora una volta da brava palla perfettamente ovale si ritrova fuori, sempre precaria a fare da sostegno a Chi non capisce la lingua italiana, a Chi ha il Suo mondo e a Chi è assente.

Quindi fuori dal Suo ruolo e momentaneamente senza stipendio, perché si sa, i soldi "piovono" altrove...

Eppure la ragazza che ormai sente tutto il peso degli anni da precaria, non è che aspiri alla luna, le basterebbe solo un po' di azzurro e giusto qualche nuvola rosa per continuare a sperare.

L'immagine può contenere: nuvola, cielo, spazio all'aperto e natura

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