sabato 10 ottobre 2020

DOLCE GROVIGLIO DI EMOZIONI

 Sarà sensazione o emozione, forte, senz'altro intensa, ciò che si prova quando pare essere di fronte ad un ultimatum e non avere pronta la risposta?

Comunque si voglia denominare quel nodo che sale e stringe in gola all'improvviso, so per certo che non conviene lasciarsi andare, magari prendere tempo e intanto "distaccarsi", come se quel che accade, la realtà intorno, riguardasse altri.

La pacata condizione che segue, compensa il senso di mancamento precedente.

Dopo averlo vissuto, ne ricevo testimonianza ogni volta che mi pongo in ascolto di una storia, sia il racconto di un vissuto intero, fosse solo un accenno.

Così stamane un'insegnante ritrova nel medico che l'ha presa in cura, il ragazzo che fu Suo alunno, e prova la dolcezza di un ritorno, la certezza amorevole che sarà oltre la cura.

Una paziente poi, che ieri appena, ha rasato il capo racconta il giorno in cui ha visto tra le mani la prima ciocca, il grande dolore provato allora, e il "nulla" ieri, assoluta indifferenza.

Quante emozioni, spesso contrastanti ma comuni a tutti coloro che incontrano la malattia. Forse possono cambiare l'atteggiamento e le decisioni, ma questa è un'altra storia nella storia.

Perciò la condivisione è terapeutica, s'impara, si apprezza e si cresce, a tutto vantaggio dell'autostima, primo step del percorso di cura.

E tornando all'inizio di questi pensieri, saranno sensazioni o emozioni?

È un dolce groviglio, inoltrarsi è carezza, e la mente comunque non si perde.

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