sabato 3 ottobre 2020

COME RAPIDE LE TUE PAROLE


Senza fermarsi mai e protette dal mio silenzio.

Sto pensando che da quando sono tornata al servizio in reparto, mi ritrovo sempre più di frequente ad ascoltare storie forti ed incredibili, non tanto per quello che riguarda la malattia vera e propria, quanto per il vissuto intenso e doloroso che c'è dietro. E di fronte a tutto, resto muta come non mai, e poi ci penso, ci penso ed è come voragine che scava dentro.

Sarò diventata ipersensibile, sarà l'età o perché dalla scorsa primavera dobbiamo cercare con il lanternino un giorno e più per gioire e continuare a farlo?

Comunque quando sono a casa, al ritorno dal tempo trascorso per il servizio in ospedale sento di averne bisogno altrettanto per far "silenzio" dentro me... per elaborare racconti di vissuti, sguardi smarriti oppure di sfida, altri infastiditi, stufi se non rassegnati.

Oggi ho ascoltato una storia da chiedersi come possa essere possibile una serenità di fondo e una speranza senza fine dopo tanto dolore, ogni tipo di dolore, tutto insieme.

Scusami se ho afflitto anche te... ha concluso la paziente mia coetanea, ignara come tanti del fatto che in realtà io ascolto, aiuto in empatia ma ancor più imparo.

Saper Ascoltare è importante, e soprattutto lo è fare silenzio. Dopo.

A volte il silenzio mentre si ascolta è domanda e risposta, è conforto e carezza, persino sprone ed incoraggiamento, nella serena pacatezza che accoglie.

Accade pure che si desideri restare in assoluto silenzio dopo sole poche battute iniziali, e andrà bene così. Il "silenzio pieno" è quello più denso di parole...

"Oggi è stata una giornata difficile", disse Pooh.

Ci fu una pausa.

"Vuoi parlarne?" chiese Pimpi.

"No" disse Pooh dopo un po'. "No, non credo".

"Va bene", disse Pimpi, e si sedette accanto al suo amico.

"Cosa stai facendo?" chiese Pooh.

"Niente" disse Pimpi. "Solo, so come sono i giorni difficili. Molto spesso non va di parlare neanche a me nei miei giorni difficili".

"Ma..." continuò Pimpi, "i giorni difficili sono molto più facili quando sai di avere qualcuno lì per te. E io sarò sempre qui per te, Pooh."

E mentre Pooh sedeva lì, rimuginando sulle difficoltà della giornata, mentre Pimpi sedeva accanto a lui in silenzio, facendo oscillare le sue piccole gambe... pensava che il suo migliore amico aveva proprio ragione".

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