martedì 13 ottobre 2020

SERIE DI PENSIERI


E ci risiamo, con l'emergenza, le restrizioni, l'incoscienza, e le mascherine, e il guardarsi intorno, lo scansarsi...

E tutto questo è lo "straordinario" che ci ritroviamo a vivere ormai dalla primavera, se poi si aggiunge l' "ordinario" che abbiamo sempre sotto gli occhi, verrebbe da mandare tutto all'aria come si fa con un castello di carte quando ci si rende conto che con l'ultima crollerebbe lo stesso.

Come si può "più o meno" con le cose di sempre?

Lavorare...? Di più, se ti è permesso, così non pensi.

Mangiare...? Meno, digerisci meglio, non ingrassi, ti risparmi l'attività fisica e forse, dico forse non ti ammali, ché in questo periodo, sai che privilegio!?

Dormire...? Più o meno, se riesci a trovare un bel pensiero che fissato in mente ti accompagni la notte intera.

Divertirsi...? Non se ne parla proprio, meno... meno... meno. Ti sei distratto troppo già in passato. Non lo sai che sei nato per soffrire?

Eppure... una via d'uscita dovrà esserci.

Perché ogni giorno deve essere mirato ad un obiettivo, giustificato da un motivo qualsiasi... è così che ci si dà la spinta per arrivare a sera in positività sempre, anche quando le cose non vanno bene.

Dal 6 marzo io ho preso a scrivere un pensiero al giorno. Finora ne ho messi insieme 235. Un proposito, una riflessione, una metafora persino al posto di una parolaccia. Le parolacce sono sconvenienti ma i pensieri in qualunque forma fanno bene. Sono il "vaccino" per ogni accidente contro cui non puoi niente. Fortemente consigliato, assolutamente da provare.

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