giovedì 29 ottobre 2020

RI-CREARSI LA VITA


Per dirla tutta, a questo punto non si sa che cosa si debba temere di più.

Nota di preoccupazione e non di meraviglia per le tensioni sociali scatenate in questi ultimi giorni. Le piazze manifestano, ci si contagia di negatività pure a distanza.

Che cosa succede?

È il palesarsi dell'esasperata evoluzione di una brutta storia di pandemia e soluzioni estreme, di informazione che va oltre per enfasi e alimenta paure.

Tutto come onda di tsunami.

La storia è testimone di altre epidemie di vasta portata, non possiamo esprimere opinioni obiettive sul modo in cui furono vissute, di certo non finì il mondo se siamo qui ora a parlare dell'ultima.

Come per ogni esperienza che sovverte le certezze della vita, sarà l'uomo a dover cercare altre tessere per comporre un "mosaico" che gli dia sempre luce.

Nel 1348 la peste fece di Firenze un cimitero, e Boccaccio nel "Decameron" immagina dieci ragazzi che dopo aver pregato si rifugiano in campagna per "ricreare" la vita. Lavorano e raccontano l'amore. Dieci novelle per dieci giorni, in tutto cento come i canti della "Divina Commedia". Profano e Sacro, Ingegno e Amore.

Credo che per mantenere un buon equilibrio, per non andare fuori di testa... tanto per intenderci... anche perché possiamo essere ligi a tutti i decreti, ordinanze, lockdown e quanto ancor più si voglia, ciò che dovrà essere sarà, credo... ripeto... dovremmo provare anche Noi a ri-crearci la vita. Perché non sia altro dal virus a sfinirci.

Una volta scrissi di crearsi una "favola" che sia al pari della normalità, un binario parallelo da non perdere di vista, uno spazio sicuro in cui rifugiarsi se necessario.

È ovvio che in questo periodo e per alcune categorie ci vorrebbe altro che favola, quando si vede il proprio futuro a rischio...

Ma la violenza può mai portare a qualcosa?

Vero è pure che non si sopravvive solo di Amuchina, mascherine e isolamento, validissimo sarà invece il distanziamento, sociale e non, perché prendere le distanze dall'informazione ossessiva, salva la mente che resterà lucida e imparziale, e saprà cogliere pure dalle minime certezze il meglio.

L'immagine può contenere: natura, il seguente testo "È erroneo credere che la scala delle paure corrisponda a quella dei pericoli che la ispirano. (Marcel Proust) www.mammaebambini.it"

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