sabato 9 maggio 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.62) (Dall'ansia di "prima" alla paura del "dopo")




Questi pensieri scritti durante la quarantena forse diventeranno un libro, una testimonianza di sentimenti veri.
Dopo due mesi di isolamento, quando la vita di tutti è stata in qualche modo stravolta, arriva da sé il momento di tirare le somme e sottrarre i danni per quel che si potrà.
Vorrei tornare alla mia "antica"stabilità, guadagnata con fatica, apprezzata per amore della Vita.
Dov'è finita?
A rileggere quello che scrivo ogni giorno di questi ultimi tempi, m'accorgo d'apparire per lo meno strana...
Un giorno... triste, l'indomani... meno e poi ancora... ironica che si sforza di essere allegra. Ma forse è così che si ritorna a sé, gradatamente e a momenti alterni, dall'ansia di prima alla paura del dopo.
Una spiegazione c'è. I giorni passano e sempre meno trovo risposte a quesiti espressi e mal celati. O meglio... credo d'averle intuite ma poi mi sfuggono ed io mi perdo.
Mi sento una "quasi squilibrata" perchè intorno a me, a quello che di me è stato non vedo più l'equilibrio che mi donò la serenità.
All'inizio temevo l'obbligo di dover restare tra le pareti di casa, poi me le sono adattate, ora che posso lasciarle sia pure ad esiguo part time, non sono poi tanto sicura di volerlo fare, e non è paura del contagio ma di quanto sarà cambiato l'approccio nella relazione, e non solo da parte mia.
E i miei giorni passano così, tra faccende che non termino mai perchè, distratta torno a fare quel che ho fatto, e ricordi che mi scaldano il Cuore ma che mi portano anche a pensare...
E se la "mia storia a lieto fine" dovesse cambiare? Vorrei continuare con capitoli diversi ma con le stesse righe, se così non fosse... quante certezze in meno!
Ma pur devo andare avanti, e l'unico modo è aggrapparmi di nuovo alla "normalità", alla vita d'ogni giorno per il momento ancora strana, a volte gravosa, e intanto non perdere mai di vista l'orizzonte, dove non potrà mancare il guizzo di luce per orientarmi.

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