sabato 2 maggio 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.55) (Prendere o lasciare...)




Io non lascio, tanto per incominciare. A volte può sembrare un po' così, perché mi si nota sulle righe ma è solo una finta, è per raggirare l'ostacolo, disorientare il cambiamento, insomma prendere tempo. I miei sono tempi lunghi infatti, ma in compenso mai a rischio di ripensamento.
È ovvio, non si può restare fermi ad una realtà trovata pronta o anche creata in seguito, resa soddisfacente...
Guai a Chi ce la tocca... urliamo tra i pensieri, ché poi non la tocca nessuno, fa parte della naturale evoluzione delle cose, nulla resta uguale e la vita è in sé cambiamento. E allora...? Prendere o lasciare, accettare il cambiamento o lasciarsi andare, arrendersi.
All'improvviso. Lasciare tutto e correre là dove in fondo si è rimasti. Coi ricordi, i pensieri... tutto il Cuore.
Si potrà per un po', ma poi bisognerà assecondare l'evento, che sembrerà stravolgere ogni cosa, mettere un punto all'esistenza, segnarne quasi la fine... e non sarà così, ma solo un nuovo inizio.
Si potrà capire in seguito, quando per sopravvivere finalmente ci si adatterà al cambiamento.
Scrivo seguendo l'onda dei ricordi, quando spaventata affrontavo un futuro che non riuscivo ad immaginare e mi dava conforto e forza l'affetto che mi circondava, che era protezione, sicurezza.
Sentir ripetere... insieme guardiamo al domani e facciamo progetti.
Soprattutto questa era allora ed è importante oggi, la progettualità, una sorta di orientamento interiore ad agire sempre, perché non ci sia una fine, bensì un fine. Ed è una forte spinta alla positività, un crescendo della Speranza, un "ottimista" giro vizioso. Più sei positivo, più cresce la speranza, e poi di nuovo... si ricomincia per continuare.
Ci penso su da qualche giorno, da quando mi sono resa conto che fuori la vita scorre uguale, con intoppi e difficoltà ma va. Un po' come un ruscello quando da tempo non piove, deve farsi strada tra i ciottoli non potendo scivolarvi sopra, ma scorre. Natura vuole che si unisca ad altri corsi d'acqua, e poi al mare. Per continuare.

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