venerdì 8 maggio 2020

I GIORNI PER L'ARCOBALENO (n.61) ("Ci siamo e continueremo a esserci")





Il GAMA on line procede spedito, gli incontri puntano sempre più alla concretezza degli intenti, prova che sia pure a distanza i contatti resistono perché esistono.
Oggi si è iniziato con un'iniezione di fiducia, finalmente a cinque anni dall'iscrizione al registro delle Onlus, ci è stato riconosciuto per la prima volta il 5 x 1000. Una discreta somma che ci consentirà di pensare ad un progetto in totale autonomia, e qualcuno in verità è già più di un pensiero.
Abbiamo quindi dato il benvenuto a Fabio, che avendo partecipato a qualche incontro in presenza, ha voluto esserci anche per questi, gli unici possibili a causa della situazione attuale.
Siamo passati poi al vivo della riunione.
Da "Noi" in quanto "gruppo", dalla "mission" che non deve mai essere persa di vista, con tanta tenacia e sempre grande impegno, nuovi progetti in vista da ben strutturare perché siano efficaci.
Pazienti e familiari ci hanno contattato perché sentono la mancanza dei volontari in reparto, i pazienti soprattutto vivono l'appuntamento terapeutico con maggiore ansia, focalizzati unicamente sul "problema" e non la "risoluzione", prospettata magari nella normalità di una conversazione pacata e rasserenante.
Come poter continuare ad essere accanto e ancor più in questo momento di particolare fragilità?
Una soluzione immediata potrebbe essere l' "ascolto telefonico" durante la terapia, ed anche in momenti seguenti ad orari stabiliti per garantire la presenza. Anche la messaggistica può essere valida per Chi vuole lasciarsi uno spazio di riservatezza, comunque si tratterebbe di "accogliere" i pensieri, le paure, gli sfoghi ma anche la "narrazione di sé" che non esclude i traguardi raggiunti. Una condivisione a 360° insomma, la prosecuzione del "servizio" prestato per anni, allo scopo di non perdere l'indispensabile "contatto", compreso quello fra Noi, volontari.
Tiziana ha proposto poi belle idee da rendere in progetti. Far pervenire ai pazienti quotidianamente fiocchi di tenerezza, racconti brevi, disegni, persino kit per colorare, e per quando torneremo al servizio in reparto anche ciò che serve per ascoltare musica, e così rilassarsi favorendo il massimo potenziamento dei farmaci chemioterapici.
Il giorno che saremo di nuovo dove tutto si è interrotto all'improvviso quell'inizio di Marzo, sarà un po' diverso, a partire da Noi stessi, rivedremo anche il Nostro ruolo, e forse ci scopriremo ancora più validi ed efficaci accanto a pazienti e familiari che sono uniti dalla stessa vicenda ma vivono le emozioni non in egual modo e misura.
Per usare un'immagine, suggerita dall'Amica Serafina, saremo "vagoni" della medesima "locomotiva", tutti "motori" per poter continuare a...

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